Acea, risultati in crescita nel 2023, lotta al climate change al centro del Piano al 2028 – ESGNews.it

Acea, risultati in crescita nel 2023, lotta al climate change al centro del Piano al 2028 – ESGNews.it

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Acea, multiutility italiana e primo operatore nel settore idrico del paese, chiude il 2023 con risultati finanziari solidi. L’Ebitda si attesta a 1,4 miliardi di euro (+7% rispetto al 2022) e l’utile netto è pari a 294 milioni di euro (+22%). In un contesto globale sempre più attento agli impatti ambientali e sociali, Acea ha anche proseguito il suo impegno nelle iniziative di contrasto e adattamento al climate change, al centro della strategia aziendale e in linea con il percorso di transizione energetica intrapreso, in un approccio sistemico all’economia circolare e nel perseguimento di obiettivi sostenibili di business.

Gli obiettivi ESG conseguiti nel 2023

In particolare, nell’ambito degli obiettivi di sostenibilità conseguiti nel 2023 dal gruppo, il 72% dell’energia prodotta da Acea viene da fonti rinnovabili (pari a circa 238.400 t di CO2 risparmiate), circa 2,7 milioni di m3 di acque sono state recuperate per i processi operativi (+12,5% rispetto al 2022), sono state erogate oltre 226.000 ore di formazione (+8,5%) e 640 fornitori sono stati valutati per la sostenibilità secondo il modello Ecovadis (+89% rispetto al 2022), ovvero il 71% di tutti i fornitori di Acea.

Dal punto di vista dei riconoscimenti ESG, Acea ha visto un upgrade da parte di “Carbon Disclosure Project” che l’ha promossa tra i leader del contrasto al cambiamento climatico migliorando il rating ad “A-“. Inoltre, a settembre 2023 sono stati validati da SBTi i target di riduzione delle emissioni di CO2.

Approvazione del piano industriale 24-28

Il Cda di Acea ha anche approvato il piano industriale 24-28 “Green Diligent Growth” che rafforza il ruolo del gruppo quale operatore infrastrutturale in un contesto in forte evoluzione che offre importanti opportunità di investimento: nell’acqua (per l’ammodernamento dell’infrastruttura), nell’elettrico (per la resilienza delle reti), nell’ambiente (per l’economia circolare). La centralità delle persone, la forte disciplina sui costi e sugli investimenti e l’ottimizzazione della struttura finanziaria rappresentato i pilastri del piano, che prevede un significativo incremento dei capex e un crescente valore per gli azionisti.

Nel dettaglio, il piano prevede investimenti pari a 7,6 miliardi di euro (di cui 5,5 miliardi correlati ad ambiti significativi per la sostenibilità e in linea con gli SDGs Onu) per confermare il ruolo di Acea come primario operatore infrastrutturale, protagonista della transizione energetica, della decarbonizzazione e della valorizzazione del territorio, in un’ottica di economia circolare.

Nell’ambito idrico, tali investimenti saranno rivolti all’aumento della resilienza dei sistemi idrici, all’ottimizzazione e all’innovazione della gestione delle reti, allo sviluppo di processi di collegamento e depurazione dell’acqua, alla riduzione delle perdite idriche e alla creazione di nuovi impianti idrici e fognari per potenziare il riuso di acque reflue e meteoriche per far fronte ai crescenti fenomeni di alluvioni e siccità.

Per quanto riguarda l’elettrico, Acea punterà a garantire la resilienza della rete e ad aumentare la qualità del servizio promuovendo la transizione energetica nell’ambito dell’elettrificazione dei consumi e dei grandi servizi di rete. In tal senso, sarà potenziata la rete in bassa tensione di Roma per aumentarne la resilienza, la potenza disponibile e la hosting capacità di 800 MW. Sarà inoltre ammodernata la rete in media e bassa tensione per incrementarne la sicurezza tramite iagnostica avanzata, telecontrollo e automazione, sarà sviluppata l’illuminazione pubblica smart.

Lato ambiente, invece, in quanto operatore di crescente rilievo nazionale, Acea consoliderà la leadership nel centro Italia nel trattamento dei rifiuti. Lo farà attraverso la semplificazione della struttura societaria in cinque filiere di trattamento (Termovalorizzazione,Compostaggio, Discariche e TMB, Selezione e Riciclo Plastica e Rifiuti Industriali), l’ampliamento e il potenziamento di impianti esistenti, la chiusura del ciclo di trattamento con iniziative EoW (End-of-Waste) e il consolidamento della filiera delle plastiche puntando ad un incremento della marginalità anche mediante partnership per assicurare la vendita di prodotti in uscita dagli impianti.

Infine, Acea intende aumentare la capacità produttiva di energia da fonti rinnovabili a sostegno dei consumi interni e della riduzione del carbon footprint aziendale rispettando i target SBTi. La società prevede, pertanto, la realizzazione dell’attuale pipeline solare (870 MW di cui 210 MW già autorizzati), anche attraverso partnership con operatori finanziari.

Infine, gli obiettivi ESG principali che Acea intende raggiungere tramite le azioni previste dal piano sono la riduzione delle emissioni Scope 1, 2 e 3 entro il 2032, il rafforzamento della policy su biodiversità, la tutela e la valorizzazione delle persone, l’introduzione della valutazione dell’impatto sociale delle iniziative di welfare, l’implementazione policy di gruppo sui diritti umani, il management incentive scheme con focus su ESG, la piena integrazione dei criteri ESG nei processi di Risk Compliance e la promozione performance ESG lungo la catena di fornitura.

“Il Piano Industriale che presentiamo oggi traccia la strategia che il gruppo intende attuare nei prossimi cinque anni.
Il Piano che abbiamo chiamato “Green Diligent Growth” prevede una significativa crescita e focalizzazione su tre business regolati per rendere le nostre infrastrutture sempre più sostenibili e resilienti, con 7,6 miliardi di euro di investimenti a supporto dello sviluppo del paese. La forte disciplina su costi e investimenti è un aspetto fondamentale della nostra strategia per sostenere la generazione di cassa combinata ad una ottimizzazione della struttura finanziaria e della allocazione del capitale. Il piano si caratterizza per una stabile crescita degli investimenti e della RAB che si tradurranno in una crescita solida dei risultati economico-finanziari e per una sempre più attraente politica di remunerazione per gli azionisti. I criteri ESG sono parte integrante delle nostre decisioni di business insieme al contributo e alla professionalità delle nostre persone. Proprio per incentivare tutto questo sono previsti programmi strategici di formazione e sviluppo professionale, all’insegna delle nuove tecnologie digitali”, ha commentato a proposito del piano Fabrizio Palermo, amministratore delegato di Acea .

March 6, 2024 at 11:18AM

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