Missione Ambiente: oggi doppio incontro a Cagliari – La Svolta

Missione Ambiente: oggi doppio incontro a Cagliari – La Svolta

https://ift.tt/cCpVZBX

Il viaggio di Missione Ambiente ha preso il via lo scorso 24 gennaio, giorno in cui si celebra la Giornata internazionale dell’educazione, da Benevento.

Dopo essere passato per Foggia, Catania e Catanzaro, oggi il progetto è circa a metà del suo percorso. L’iniziativa coinvolge, infatti, dieci città italiane e si propone di portare sui banchi delle scuole superiori di secondo grado un percorso educativo alla scoperta della tutela dell’ambiente e della transizione ecologica, senza dimenticare i 17 obiettivi per lo sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030.

Un’altra parte molto importante del progetto e di ogni lezione è l’impegno dei relatori per portare nelle scuole il racconto su come l’ambiente e la sua tutela “nell’interesse delle future generazioni” sono entrati per la prima volta, con la riforma di febbraio 2022, negli articoli 9 e 41 della Costituzione italiana.

La tappa di oggi è Cagliari, dove si è tenuto un doppio incontro con gli studenti e le studentesse: il primo presso l’Istituto Buccari-Marconi, il secondo all’Istituto Dante Alighieri.

Il progetto, di cui La Svolta è media partner, è stato promosso dalle aziende Tim e Erg e organizzato in collaborazione con l’ente educativo no-profit Elis. Lo scopo è quello di diffondere la cultura della sostenibilità tra i banchi di scuola catturando l’attenzione delle generazioni più giovani, già molto interessate ai temi ambientali come il cambiamento climatico, la riduzione degli sprechi e l’importanza delle fonti di energia rinnovabili. Per questo motivo gli incontri tra gli esperti di Tim e Erg e gli studenti non somigliano mai a delle lezioni frontali, ma più a un vivace dialogo in cui ognuno ha la possibilità di intervenire liberamente, di fare domande e anche di proporre nuovi spunti di riflessione.

Istituto Buccari-Marconi: l’impatto ambientale pesa anche sull’economia e sulle persone, non dobbiamo dimenticarlo

«Mi fa sempre piacere parlare di ambiente con i giovani. Se questo tema è stato molto dibattuto negli ultimi anni è perché sappiamo che c’è un problema», dice Gianluca Gramegna, responsabile dell’area sostenibilità di Erg. «In queste due ore metto a disposizione la mia esperienza all’interno dell’azienda per cui lavoro da 13 anni, ma mi piacerebbe più sapere dagli studenti cosa pensano dei temi ambientali di cui sentono parlare anche nelle notizie»

«Se doveste lavorare per un’azienda, sarebbe lo stesso per voi lavorare per una che ha un impatto negativo sull’ambiente e una che invece non ce l’ha?», chiede Gramegna.

Uno studente risponde alla domanda, dicendo che lavorare per un’azienda attenta alla sostenibilità ambientale sarebbe sicuramente un valore aggiunto, perché

«sai che stai facendo del bene facendo il tuo lavoro e che stai rendendo il mondo un posto più pulito. Penso anche alle auto elettriche e al loro sviluppo».

Gramegna, prima di proseguire spiegando come lavora Erg e soprattutto di cosa si occupa nello specifico, ricorda quanto sia difficile mettere a terra dei piani per la sostenibilità: lo vediamo anche con le Cop, le Conferenze delle Parti sul clima, durante le quali i molti Paesi partecipanti si accordano sulle azioni per contrastare il cambiamento climatico non senza difficoltà.

«Mettere a terra i piani per la sostenibilità è molto complicato, un po’ per le scelte del passato, ma anche perché i problemi ambientali impattano non solo sull’economia, ma soprattutto sulle persone. Mi auguro che le scelte che saranno attuate in futuro siano sempre più consapevoli e che abbiano sempre meno impatto», afferma.

Erg ha iniziato a investire nelle rinnovabili nel 2006, quando il tema non era così all’ordine del giorno, spiega ancora Gramegna. Oggi Erg è impegnato nello sviluppo di un piano di sostenibilità che abbia una correlazione con gli Sdg (Erg ne copre 14 su 17) integrato nel piano di business.

Nel piano sono sviluppate tutte le strategie per ridurre l’impatto ambientale, in più Erg produce anche una rendicontazione delle emissioni e degli sforzi per mettere a terra questi obiettivi per la sostenibilità. La maggior parte di queste informazioni sono raccolte in un documento che può essere definito “bilancio di sostenibilità”.

Andrea Ferrazzi di Tim, senatore della Repubblica che ha partecipato alla redazione degli emendamenti degli articoli 9 e 41 della Costituzione, è intervenuto subito dopo Gramegna per chiarire alcuni temi chiave che gli studenti potrebbero non conoscere, in particolare cosa sono le Cop e cosa sono gli obiettivi dell’Agenda 2030.

«Nel percorso per raggiunge gli obiettivi di sviluppo sostenibile a livello nazionale, nel febbraio 2022 si è deciso di inserire l’ambiente nella Costituzione. Nell’articolo 9 era stato scritto che “La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica” e che “Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”: abbiamo in Italia dei luoghi meravigliosi e un patrimonio artistico e culturale immenso, ma bisogna appunto tutelarlo», spiega.

L’articolo 9 fa parte dei “principi fondamentali”, che sono i primi 12 articoli della Costituzione, spiega Ferrazzi. «Nell’articolo 41, invece, era scritto che “L’iniziativa economica privata è libera”, noi abbiamo aggiunto che questa non può recare danno alla salute e all’ambiente».

La conversazione con gli studenti, moderata dalla direttrice di La Svolta Cristina Sivieri Tagliabue, ha riguardato lo stretto rapporto, spesso sottovalutato nel dibattito sul tema, tra l’economia e la sostenibilità ambientale. Ferrazzi ha voluto ricordare i molti disastri ambientali che ci sono stati in Italia nel corso degli ultimi anni: le alluvioni nelle Marche e in Emilia Romagna sono solo alcuni esempi che hanno avuto anche un enorme impatto economico. Le stime provvisorie dei danni dell’alluvione in Emilia Romagna parlavano di oltre 8,8 miliardi di euro. «La transizione ecologia costa, è vero, ma quanto costa non fare niente?», ha detto Ferrazzi.

Paola Ferrara è una manager di Erg che fa parte del team di permitting e si occupa di connessioni alla rete elettrica e cura i rapporti verso Terna e E-distribuzione per i progetti di rinnovabili. Ferrara si occupa si occupa nello specifico di repowering e revamping: il repowering è il miglioramento dell’efficienza degli impianti eolici esistenti, il secondo è invece il processo di ammodernamento degli impianti fotovoltaici.

Dal questionario somministrato agli studenti dell’istituto prima dell’incontro di oggi era emerso che i temi più interessanti, che avrebbero voluto approfondire nel corso della lezione, sono: energia rinnovabile, cambiamento climatico e modalità per inquinare di meno. Nessuno degli studenti crede che agire nel proprio piccolo per ridurre l’impatto ambientale possa portare a un cambiamento significativo.

L’ultima parte dell’incontro ha riguardato proprio questo aspetto: una studentessa ha chiesto infatti ai relatori che cosa fanno nel loro piccolo per ridurre l’impatto ambientale e ne è nato uno scambio di idee e di buone pratiche per avere un impatto positivo sull’ambiente.

La discussione ha riguardato le scelte che ognuno nel proprio piccolo può fare, per esempio acquistare meno vestiti e evitare il fast fashion o compare cibi a chilometro 0: come ha notato poi la studentessa, si tratta di scelte talvolta costose, quindi non sostenibili dal punto di vista economico.

Ferrazzi ha risposto invece a questa domanda parlando di responsabilità collettiva, ma anche di quella del singolo e di come anche spegnere la luce quando non serve sia un gesto utile a questo scopo, infine, ha fatto l’esempio dei molti attivisti che si battono per il clima.

Istituto Dante Alighieri: ragionare insieme sulla sostenibilità

Il secondo appuntamento di oggi è con gli studenti e le studentesse del Liceo scientifico Dante Alighieri: qui la rappresentanza femminile è decisamente maggiore rispetto agli incontri precedenti, che si sono tenuti negli istituiti a indirizzo tecnico, segno che le materie tecniche e le discipline Stem continuano a non essere scelte dalle ragazze, una tendenza che risente di motivazioni culturali e di un background sociale di stampo maschilista.

«Si parla sempre di sostenibilità, ma ognuno ha idea diversa di sostenibilità, quindi vi chiedo: cos’è per voi la sostenibilità?», inizia così il secondo intervento di oggi di Gramegna. «Aiutare qualcosa o qualcuno a crescere?», prova a rispondere uno studente. «Qual è l’elemento che fa della sostenibilità qualcosa che coinvolge tutti? Perché siete qui ad ascoltarci?», cerca di stimolare ancora gli studenti e le studentesse.

«Il centro della questione è il rispetto delle future generazioni. In passato tutte le scelte che sono state fatte avevano come obiettivo lo sviluppo economico, non sociale. Le scelte che voi prendere in futuro saranno più consapevoli di quelle del passato. Questo vuol dire sostenibilità»

L’obiettivo che Erg si è data in ambito engagement e social è supportare le no profit attraverso il riciclo dei pannelli solari, che quando vengono dismessi ma sono ancora in buono stato vengono donati a delle Ong che operano in Europa e in Africa. Erg collabora, per esempio, con la Comunità di Sant’Egidio e la donazione di pannelli solari servirà per alimentare un ambulatorio dell’associazione in Malawi, consentendo a questo help center di funzionare e di fornire le cure essenziali. In Madagascar, invece, Erg supporterà una scuola locale.

Ferrazzi non ha parlato solo della riforma della Costituzione, di disastri ambientali e di inquinamento ma anche del funzionamento e delle scelte che fanno le grandi aziende, come sono Tim e Erg, in materia di sostenibilità.

Ferrara, anche nel suo secondo intervento, ha parlato del percorso formativo che l’ha portata, a settembre dello scorso anno, a ricoprire il suo ruolo in Erg: dopo il liceo classico e una laurea in Giurisprudenza, si è avvicinata alle tematiche energetiche grazie a un master.

«L’impianto eolico o fotovoltaico non va solo installato, ci sono molti passaggi che bisogna fare prima e dopo. È un lavoro che mi appassiona e mi permette di occuparmi anche di aspetti più tecnici nonostante la formazione che ho avuto, parlo da non laureata in discipline Stem», spiega.

«Quando pensate al lavoro che farete in futuro, pensate anche agli aspetti ambientali e alla sostenibilità?», è questa la domanda di Gramegna agli studenti e alle studentesse, mentre l’incontro si avvia verso la fine. Finora, infatti, la discussione con gli studenti e le studentesse aveva riguardato soprattutto i mestieri del futuro.

L’opinione degli studenti e delle studentesse

«Questa lezione mi è piaciuta: abbiamo trattato il tema dell’ambiente e di quanto sia importante oggi e soprattutto per il futuro e le generazioni che verranno. Abbiamo capito che l’ambiente si può rispettare in molti modi», dice Federica Zandara.

«Perché è una passione tramandata da padre in figlio. È un bel lavoro ma non è per tutti, bisogna avere pazienza e stare attenti a non commettere errori», spiega Alberto Marcias, la cui famiglia gestisce L’orto di Eleonora, un’azienda che opera nel settore della produzione, lavorazione e commercializzazione dei prodotti ortofrutticoli.

Da Cagliari è tutto. Missione Ambiente parte di nuovo per incontrare, il 20 marzo, gli studenti e le studentesse del Liceo Redi di Arezzo. S

Sostenibilità

di Ilaria Marciano
3 min lettura

rinnovabili

di Valerio Verderio
4 min lettura

March 6, 2024 at 09:57PM

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *