Equiplanet certifica la sostenibilità agroalimentare – la Repubblica
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Nasce per rassicurare e tutelare gli ‘stakeholder’ dell’ecosistema agroalimentare – dai consumatori ai fornitori, dai distributori alle aziende di credito fino alle istituzioni italiane e internazionali – ovviando al rischio di ‘green-washing’. È Equiplanet, l’innovativo standard di certificazione della sostenibilità in linea con gli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda Onu 2030 (Sustainable development goal, Sdg), messo a punto da Valoritalia, ente di controllo dei vini a Denominazione di origine, e Santa Chiara Next, spin off dell’Università di Siena.
Complici le istanze sempre più pressanti di qualità e, soprattutto, trasparenza provenienti da tutti gli attori della filiera agroalimentare italiana, consumatori in primis, il nuovo protocollo non si limita, peraltro, a verificare la conformità formale di prodotti e processi aziendali agli standard internazionali di settore (Gri, Sasb, Esrs ecc.), bensì promuove una vera e propria ‘grammatica della sostenibilità’, indispensabile a fare dei requisiti Esg (Environment, social and governance) dei fattori competitivi d’impresa tout court anziché dei meri elementi di facciata.
Quattro gli ambiti nei quali si articola Equiplanet: buona cittadinanza d’impresa, riferita alla valutazione dell’impatto sociale e ambientale dell’azienda sulla comunità nella quale si trova a operare; sostenibilità di operazioni e processi, relativa al corretto uso delle risorse e al rispetto dei diritti umani; sostenibilità della ‘value chain’, con chiaro rimando alla condivisione di politiche sostenibili da parte di tutti gli attori coinvolti nella filiera; salute e sostenibilità, per promuovere direttamente e indirettamente salute e benessere attraverso l’adozione di una condotta alimentare sana. Venti, invece, le tematiche – dalle pratiche anticorruzione alla tutela dei diritti dei lavoratori, dall’economia circolare all’etichettatura – che, in base ai precetti suggeriti da Equiplanet, dovrebbero ispirare le aziende dell’agroalimentare nella definizione della loro strategia di crescita sostenibile.
In particolare, “Equiplanet permette di valorizzare aspetti della gestione di un’impresa che, altrimenti, passerebbero inosservati come, per esempio, la promozione di pari opportunità, il riconoscimento del merito o la salvaguardia della biodiversità – spiega Giuseppe Liberatore, direttore generale di Valoritalia – Aspetti che, oltre ad essere ormai parte integrante delle strategie di sviluppo sostenibile delle aziende, consentono loro di far fronte efficacemente tanto all’evoluzione delle normative a livello nazionale e comunitario quanto all’adozione da parte di istituti bancari e assicurazioni di nuovi criteri di rating”. All’insegna della concretezza.
March 11, 2024 at 11:54AM