Esg rating, aziende leader rendono di più – ET.Group powered by ETicaNews – ETicaNews
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L’analisi si concentra sulle aziende all’interno degli indici globali azionari dei mercati sviluppati. I titoli con rating Esg elevato registrano performance finanziarie migliori dei competitor con rating Esg basso su diversi orizzonti temporali. Lo stesso vale per la maggior parte dei singoli settori analizzati
Le società che si distinguono per profilo Esg, ossia hanno un rating Esg più alto, hanno sovraperformato le loro controparti con rating inferiore nei due indici azionari globali. Inoltre, da un confronto con il parent index Msci ACWI, gli indici Esg di Msci si rivelano più performanti. Questi dati emergono dallo studio condotto da Guido Giese e Drashti Shah, rispettivamente Managing Director e Associate di Msci Research, i cui risultati sono riassunti nel paper Msci Esg Ratings in Global Equity Markets pubblicato lo scorso 1 marzo.
Lo studio ha esaminato la performance dei Rating Esg Msci nei mercati globali (Msci ACWI Index) e sviluppati (Msci World Index) nel corso della loro storia, rispettivamente di 11 e 17 anni.
Come premessa, si ricorda che il rating Esg di Msci misura l’esposizione e la gestione dei rischi e delle opportunità Esg finanziariamente rilevanti di una società che potrebbero influenzarne i guadagni e quindi il prezzo delle azioni o delle obbligazioni.
IL SUCCESSO DEI LEADER ESG
Come anticipato, attraverso l’analisi in quintili degli Score Esg di Msci (tenendo conto dei settori, dell’area geografica e delle dimensioni dell’azienda), è emerso che le società con rating Esg più elevati hanno sovraperformato le loro controparti con un rating più basso, sia nell’indice Msci ACWI sia nell’indice Msci World nei periodi sopra citati.
Dal grafico si nota un altro aspetto interessante: l’over-performance dei titoli con rating Esg più elevati è maggiore se si considera il dato aggregato rispetto ai singoli punteggi ottenuti nei pilastri E, S e G. Non solo, anche la volatilità risulta più contenuta, pertanto «l’aggregazione dei rischi ambientali, sociali e di governance in un punteggio Esg complessivo ha aggiunto valore finanziario. Quest’ultimo deriva, come dimostrato da altri studi, dalla metodologia adottata dai rating Msci che non pondera in modo uguale i tre fattori, ma prevede la selezione e la ponderazione dei principali aspetti di rischio specifici del settore».
E lo stesso vale se si analizza la performance a livello di singole regioni dell’indice Msci ACWI, ossia Nord America, Europa, Pacifico e mercati emergenti (EM).
DIFFERENZE PER SETTORE
I rating Esg di Msci adottano un approccio specifico per ogni settore, in quanto per il calcolo dei rating vengono selezionati i temi chiave più rilevanti dal punto di vista finanziario. In questo studio sono state analizzate le differenze di performance tra i quintili dei settori dell’indice Msci ACWI utilizzando i punteggi Esg corretti per dimensione e area geografica.
Ebbene, esistono differenze sostanziali nelle performance tra i vari settori, con le società con rating Esg più elevati che hanno generato sovra-performance in otto settori su 11 analizzati (in particolar modo nel settore Industrial e IT). Degli altri tre settori, Beni di consumo ha registrato una performance sostanzialmente nulla, mentre Energy e il Real Estate hanno registrato una leggera sottoperformance.
ATTENZIONE ALLA TRANSIZIONE
È interessante sottolineare la performance dei tre settori a maggiore intensità di carbonio: Energy, Utilities e Materials. La consapevolezza della transizione climatica come rischio potenziale nei settori ad alta intensità di carbonio è aumentata nell’ultimo decennio e, di conseguenza, l’esposizione e la gestione dei rischi di transizione climatica da parte delle società hanno un peso relativo maggiore rispetto ad altri settori nel calcolo del Rating Esg di Msci.
Nei settori Materials e Utilities le società con un elevato rating Esg hanno registrato una netta sovra-performance mentre nel settore Energy la differenza di performance è stata leggermente negativa, nonostante sia uno dei settori più esposti alla transizione climatica.
Questa differenza tra i settori ad alta intensità di carbonio, può essere spiegata analizzando separatamente le performance dei settori all’interno dei mercati sviluppati (DM) e dei Paesi Emergenti (EM): in tutti e tre i settori ad alta intensità di carbonio dei mercati sviluppati, le società con un rating Esg più alto hanno nettamente sovra-performato, mentre nei Paesi Emergenti è avvenuto il contrario. Sebbene in entrambe le aree geografiche si sia assistito a un aumento delle politiche e delle normative in materia di clima per promuovere la low-carbon transition, i paesi sviluppati e quelli emergenti si trovano in fasi diverse della transizione. Pertanto la differenza di performance potrebbe essere legata al diverso contesto politico e di mercato per le attività ad alta intensità di carbonio.
ESG MEGLIO DEGLI INVESTIMENTI TRADIZIONALI
Infine, esaminando la performance storica degli indici Esg di Msci nei mercati azionari globali, è emerso che, nell’orizzonte temporale che va da maggio 2013 a fine 2023, tutti gli indici Msci Esg standard hanno generato una sovraperformance rispetto al loro parent index, l’ Msci ACWI. La performance positiva è stata generata anche durante le crisi (la pandemia COVID-19 e lo scoppio della guerra Russia-Ucraina).
Nello specifico sono stati analizzati gli indici Msci Esg Universal che adotta un approcchio Esg-weight-tilt, l’indice Msci Esg Leaders che invece utilizza un approccio 50% best-in-class di settore; nell’indice Msci Sri tale percentuale è del 25% e infine, l’Msci Esg Focus Index ricorre a un approccio ottimizzato che massimizza l’esposizione Esg.
Noemi Primini
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March 12, 2024 at 08:37AM