Imprese, credito più facile per chi adotta politiche di sostenibilità – ItaliaOggi.it – Italia Oggi
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Concessione del credito condizionata dal rispetto delle politiche di sostenibilità ambientale. In primis, le linee guida Esg (acronimo di Environmental, social and governance, ovvero fattori ambientali, sociali e di governance).
L’incontro tra domanda e offerta di credito, infatti, dipende sempre più da una crescente verifica da parte delle banche del possesso di requisiti idonei a garantire lo sviluppo sostenibile dell’azienda. Per accedere al mercato dei capitali è richiesto con maggiore frequenza di dimostrare al sistema bancario che l’impresa (quotata e non quotata) è in grado di guidare il mutamento e la transizione verso la sostenibilità attraverso forme innovative di gestione, volte a un aumento dell’affidabilità e delle competitività dell’organizzazione.
Le ricadute
Tale attitudine, documentabile attraverso la rendicontazione “non finanziaria”, è destinata ad essere sempre più premiante in termini di merito creditizio per accedere al credito bancario in quanto i fattori Esg possono incidere notevolmente sulla performance finanziaria e quindi anche sulla solvibilità delle imprese affidate e, di conseguenza, sulla stabilità e solidità degli stessi istituti finanziari sempre più esposti a nuovi rischi derivanti dai cambiamenti ambientali e climatici che si sono verificati negli ultimi anni.
Il report
È quanto emerge dallo studio «Sostenibilità, governance e finanza dell’impresa: impatto degli Esg con particolare riferimento alla pmi», pubblicato lo scorso 8 marzo dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, il cui obiettivo è fornire alcune indicazioni che devono guidare il mutamento e la transizione verso la sostenibilità, nonché comprenderne le origini, lo sviluppo, il contesto normativo e le relative best practice che stanno emergendo. In un futuro affatto lontano l’affidabilità delle imprese e la loro continuità aziendale sarà dunque inevitabilmente filtrata dalla valutazione degli impatti in tema di sostenibilità, in considerazione del ruolo centrale che l’intero sistema finanziario ricoprirà nel contesto della transizione a modelli di business sostenibili.
La prospettiva
Al momento né le pmi né le microimprese sono tenute a fornire una rendicontazione non finanziaria; tuttavia, l’ampliamento del perimetro di società soggette alla disclosure obbligatoria e la necessità di coinvolgere la loro value chain negli obblighi di rendicontazione, comporterà una sempre maggiore diffusione della consapevolezza e della disponibilità di dati in materia ambientale e sociale anche da parte delle imprese ad oggi non obbligate. Per tutti questi motivi è sempre più frequente che le banche e gli investitori finanziari richiedano alle pmi o microimprese con le quali si relazionano, la compilazione di questionari qualitativi in ambito Esg al fine di utilizzare le informazioni per la valutazione del loro merito creditizio e per la “bancabilità” delle operazioni richieste.
La tassonomia Ue
La tassonomia dell’Ue, ovvero il sistema di classificazione che stabilisce un elenco di attività economiche eco-sostenibili, può essere utilizzata come parametro di riferimento per valutare la qualità ambientale delle attività economiche. Gli obiettivi previsti dalla tassonomia sono sei: mitigazione dei cambiamenti climatici; adattamento ai cambiamenti climatici; uso sostenibile e protezione delle acque e delle risorse marine; transizione verso un’economia circolare; prevenzione e riduzione dell’inquinamento; protezione e ripristino della biodiversità e degli ecosistemi.
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March 12, 2024 at 11:27AM