Appunti Meccanica dei biomateriali – Skuola.net
https://ift.tt/TKglsEF
MODELLO DI MAXWELL
In questo modello i 2 elementi sono in serie.
La velocità di deformazione totale è la somma delle velocità dei
due elementi :
d γ d γ
dγ 1 2
= +
dt dt dt
Per l’elemento elastico si avrà: d γ 1 dσ
1
=Gγ =
σ → dt G dt
Per l’elemento viscoso si avrà invece:
d γ
dγ σ
2
=η =
σ →
dt dt η
Risolvo il modello per Creep e Stress Relaxation:
¿
δ δ
Nel caso di Creep lo sforzo è costante ( ) perciò lo sforzo
0
complessivo si riduce alla sola componente viscosa ovvero:
σ
dγ 0
=
dt η
Significa che il modello di Maxwell non è adatto quando si applica a materiali
viscoelastici nelle condizioni di Creep in quanto mi da’ solo la risposta viscosa del
materiale.
Nel caso di Stress Relaxation è costante la deformazione perciò la sua derivata rispetto
al tempo vale zero (velocità di deformazione nulla). La situazione è la seguente:
1 dσ σ
+ =0
G dt η
−σ
dσ =
→ G
dt η
Si separano≤variabili :
−G
dσ = dt
σ η
Si integra :
σ t −G
dσ
∫ ∫
= dt
σ η
σ 0
0 ‘
La soluzione dell equazione è :
−t
−G t τ
( )=σ ( )=σ
η
σ t e → σ t e M
0 0
τ è il tempo di rilassamento per il modello di Maxwell.
M
( )=σ
σ t
Per t=0 nell’equazione lo sforzo massimo è uguale a quello iniziale: .
0
All’aumentare del tempo lo sforzo decade esponenzialmente.
Il modello di Maxwell è adatto dunque per materiali nelle condizioni di Stress
Relaxation.
Entrambi i modelli mi danno cioè metà della risposta al problema (MODELLI
INCOMPLETI).
Il primo MODELLO COMPLETO è il MODELLO DI ZENER che consiste di un
accoppiamento in serie e parallelo di 3 elementi; si risolve poi un sistema differenziale
e si ottiene un modello che descrive sia l’esperimento di Creep che di Stress
Relaxation.
ESPERIMENTI MODULATI IN FREQUENZA
Negli esperimenti DINAMICO MECCANICI viene invece applicata al materiale una
DEFORMAZIONE o uno SFORZO SINUSOIDALE e si osserva la risposta in fase e fuori
fase ovvero quella viscosa ed elastica.
A seconda della frequenza e della temperatura è possibile determinare quale delle due
risposte (viscosa / elastica) avrà il materiale.
La deformazione e lo sforzo saranno perciò:
¿
γ γ senωt
0
¿
σ σ senωt
0
Applicando la deformazione sinusoidale, si controlla come varia lo sforzo in funzione
del tempo o della frequenza; al contrario, applicando sforzo sinusoidale si controlla la
variazione della deformazione.
Esistono perciò macchinari che registrano lo sforzo e macchinari che registrano la
deformazione.
Quelli che controllano lo sforzo costano meno; al 95% i 2 macchinari danno entrambi
risultati buoni.
Analizziamo i macchinari che controllano la deformazione e dunque a cui si applica
uno sforzo sinusoidale; analizziamo i casi limite ovvero per un materiale elastico e uno
viscoso: =G
σ γ
Per un materiale perfettamente elastico, lo sforzo è dato da che
0 0
=G
σ γ senωt
sostituisco alla formula sinusoidale: ; si nota subito che lo sforzo
0
è in fase con la deformazione.
Per un materiale perfettamente viscoso invece, lo sforzo è dato da
dγ ;
=η
=η σ γ ωcosωt
σ da cui si ha di conseguenza : perciò sforzo e
0 0
0 dt
deformazione sono sfalsati si 90° e dunque non sono in fase.
π
=η )
σ γ ωcosωt → η γ ωsen(ωt+
0 0 0 2
Per un materiale viscoelastico
invece applicando una deformazione
sinusoidale, lo sforzo è sfalsato di un
certo angolo che per i materiali
elastici vale zero e dunque sono in
fase, per i materiali viscosi vale 90°
mentre per i materiali viscoelastici è
compreso tra:
π
<
0<δ (delta è l’angolo di
2
safasamento).
Possiamo allora scrivere lo sforzo
come :
=σ (ωt +δ)
σ sen
0
Se delta è prossimo a zero, prevale la risposta elastica del materiale; se è prossimo a
90° prevale quella viscosa.
Possiamo riscrivere la formula dello sforzo nel seguente modo:
( )
=σ
σ sen ωt+δ →
0 [ ]
=σ
σ cosδsenωt+ senδcosωt
0
Ricordiamo che : =G (Caso
σ γ senωt elastico)
0 0
( )
=η
σ γ ωcosωt Caso viscoso
0 0 sostituendo :
[ ]
‘ ‘ ‘
=γ +G
σ G senωt cosωt
0 ‘ =G(Della
G componente elastica) ; ;
‘ ‘ =ηω(
G Della componente viscosa)
Perciò in un materiale viscoelastico la risposta dello sforzo è caratterizzata da una
parte in fase descritta da G’ che corrisponde al Modulo elastico (risposta conservativa)
e da una parte non in fase che viaggia sfalsata e descrive la risposta viscosa con G’’
ovvero il Modulo di perdita detto anche LOSS MODULUS (risposta dissipativa)
Egualiando membro a membro si ottiene:
‘
σ cosδ=γ G
0 0 ‘
da cui ricaviamo G :
σ
‘ 0
=
G cosδ
γ 0 ”
mentre per G :
”
σ senδ=γ G
0 0
cioè :
σ
” 0
=
G senδ
γ 0
Perciò se delta vale zero, G’’= 0 e dunque ho solo risposta elastica; se delta vale 90°
allora G’= 0 e ho solo risposta viscosa.
Per i materiali viscoelastici si introducono i numeri complessi; introduciamo il
complesso coniugato della deformazione e dello sforzo:
¿ iωt
=γ
γ e
0
¿ +δ)
i(ωt
=σ
σ e
0
Perciò il complesso coniugato di G sarà: σ
¿
σ
¿ +δ)
i(ωt iωt ¿ 0 iδ
= =σ / =
G e γ e G e
¿ 0 0 γ
γ 0
iδ =cosδ +isenδ
e σ
¿ ¿
0 ‘
( )
= +isenδ =G +iG
G cosδ → G ‘ ‘
γ 0
I materiali viscoelastici contengono dunque intrinsecamente una risposta reale che
corrisponde a quella elastica e una risposta immaginaria della perdita viscosa.
Definiamo ora il parametro di cedevolezza J come l’inverso del modulo G:
1 1
=
G= → J
J G
per cui: iωt γ
¿ γ e
γ
¿ 0 ¿ −iδ
0
= = =
J J e
¿ i(ωt+ δ) σ
σ σ e 0
0
γ
¿ 0
= ( ) ¿
J cosδ−isenδ ‘
=J −iJ
J ‘ ‘
σ 0
γ
‘ 0
=
J cosδ
σ 0
γ
‘ ‘ 0
=
J senδ
σ 0
Dunque nell’analisi dinamico meccanica G e J dipendono dalla frequenza e non dal
tempo come invece avviene negli esperimenti tempo dipendenti.
Comportamento di G e J negli esperimenti TEMPO DIPENDENTI
Consideriamo un esperimento di Creep; applicando un carico ad un campione
polimerico.
I fenomeni di Creep interessano materiali di tipo strutturale che devono dunque
sostenere un certo carico meccanico nel tempo.
Il provino si trova al di sotto di Tg in modo da avere un modulo alto / consistente.
Applicando il carico avviene una deformazione
istantanea in cui il modulo segue un preciso
percorso nel tempo:
All’inizio si ha un modulo Gu (unrelaxed) alto e
dunque una risposta elastica del materiale; in
questa fase il materiale non ha ancora iniziato a
rilassare il carico applicato.
Col tempo il materiale si deforma (allunga) e il
modulo scende fino a Gr (relaxed) che è il valore
minimo che raggiunge e corrisponde al fatto che
le catene; dono essersi distese a causa del carico, hanno poi controbilanciato la
deformazione rilassandola per tornare alla condizione di disordine massimo ovvero di
gomitolo statistico.
La tendenza delle catene al massimo disordine bilancia perfettamente il carico e
dunque il modulo non scende sotto a Gr che resta perciò costante.
Se si toglie il carico, il campione recupera totalmente la deformazione.
Perciò i materiali polimerici sotto esperimento di Creep ( o anche Stress Relaxation) si
deformano e col tempo recuperano la deformazione; una volta tolto il carico ritornano
alle condizioni iniziali.
Si tratta di una caratteristica unica dei
materiali polimerici; nel caso dei metalli ad
esempio viene recuperata solo la
deformazione elastica.
In termini di cedevolezza il grafico sopra
riportato si inverte.
SINGLE TIME RELAXATION MODEL (Modello di
Rilassamento a Tempo Singolo)
Al t=0 ho il gomitolo statistico; applico un carico e secondo questo modello, vale la
seguente formula:
( )
( ) −J
J t σ= λP
u
J(t) è la parte di cedevolezza tempo dipendente;
Ju è il valore di cedevolezza per il materiale non rilassato;
λ è una costante;
P è il parametro interno del materiale; indica di quanto le catene sono lontane
rispetto alla loro configurazione all’equilibrio. Significa che se t=0 allora P=0
perché non ho ancora applicato alcun carico (mi trovo già all’equilibrio);
applicandolo, le catene si deformano e successivamente rilassano fino a
controbilanciare il carico; una volta controbilanciato, le catene si trovano in un
nuovo punto di equilibrio diverso da quello in assenza di carico. Dunque P di
equilibrio dipende dall’entità del carico; il carico mi fa diminuire l’entropia fino
ad un certo punto in cui viene controbilanciata la deformazione:
Ṕ=Kσ
In cui K è una costante.
Il raggiungimento dell’equilibrio, dipende dal tempo. La velocità di raggiungimento
dell’equilibrio è data da :
( )
− P− Ṕ dP
=
Ṕ= τ
March 13, 2024 at 10:48PM