Case green, ecco cosa cambia con la direttiva europea. Stop alle caldaie. Pannelli e pompe di calore per fare… – la Repubblica
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Stop agli incentivi fiscali per le caldaie a gas dal prossimo anno e divieto di installazione dal 2040. Sempre più pannelli sui tetti e avvio di piani di ristrutturazione nazionali per centrare i target stabiliti a livello europeo con la direttiva “Case Green”. Ora che il testo è stato approvato inizia il conto alla rovescia per trasformare il patrimonio edilizio nazionale in edifici a zero emissioni entro il 2050.
L’Italia ha circa 12,2 milioni di fabbricati residenziali, la metà dei quali nelle classi energetiche più basse, sui quali prima o poi sarà necessario intervenire. Nell’attesa della revisione dei bonus preannunciata dal governo è ancora possibile approfittare di quelli in scadenza di qui a fine anno per migliorare l’efficienza energetica in vista dei nuovi obbiettivi.
dalla nostra inviata Rosaria Amato
Incentivi solo per il riscaldamento ibrido
La direttiva europea punta a migliorare l’efficienza del patrimonio edilizio, facendo riferimento dunque agli edifici nel loro complesso, non ai singoli appartamenti. Quindi chi vive in condominio sarà tenuto a fare lavori sulle parti comuni, a partire dal riscaldamento, ma non avrà alcun obbligo di interventi aggiuntivi in casa. Per quanto riguarda il riscaldamento, in particolare, il prossimo anno segna la fine degli incentivi al gas, ma non al divieto di continuare ad utilizzare i carburanti fossili, che scatterà solo dal 2040.
di Antonella Donati
A partire dal 1° gennaio del prossimo anno, in pratica, chi vorrà cambiare caldaia contando sugli sconti fiscali dovrà rivolgersi solo ai sistemi ibridi, ossia agli impianti costituiti da una caldaia a gas abbinata ad una pompa di calore realizzati in maniera tale da poter essere utilizzati anche senza sostituire i radiatori. Per i sistemi di questo tipo c’è l’ecobonus al 65% con detrazione in dieci anni, o il Conto termico del Gse che consente di avere un rimborso immediato della spesa con la stessa aliquota, e che vale sia per i singoli appartamenti che per i condomini.
Più pannelli e meno costi
Peraltro sul fronte dei costi la spinta all’installazione dei pannelli solari, grazie anche al decreto sulle Comunità energetiche, sicuramente contribuirà a ridurre l’esborso per rendere gli edifici più efficienti.
L’abbinamento tra pannelli solari e caldaie a pompa di calore, infatti, è una delle tipologie di interventi che consentono più facilmente di fare il salto di classe energetica.
Fino a fine anno è possibile contare sulla detrazione del 50% per realizzare gli impianti, e una volta in funzione sarà possibile avere le tariffe incentivanti per l’energia prodotta e autoconsumata. Gli incentivi saranno riconosciuti dal Gse per un periodo di 20 anni non solo per le Cer ma anche per i gruppi di autoconsumo a livello condominiale e per chi si allaccerà ad impianti fotovoltaici di altri produttori. Tra l’altro, come previsto nell’ambito del decreto Cer, sarà dato sempre più spazio alle Esco, le Energy Service Company, ossia società certificate che si occuperanno sia della realizzazione dell’impianto, che della sua gestione, mantenendone la proprietà e quindi realizzandolo senza costi a carico degli utenti.
Cambiare gli infissi per ridurre i consumi
Chi abita in condominio, in attesa delle decisioni sulla parti comuni potrà comunque ridurre i consumi energetici del proprio appartamento intervenendo sugli infissi approfittando della detrazione del 50% ancora valida. Cambiare gli infissi può consentire di risparmiare fino al 20% sui costi di riscaldamento. Detrazione del 50% anche per chi decide di installare tende solari per ridurre l’uso dei climatizzatori d’estate.
Può invece contare sullo sconto fiscale del 65% chi decide di installare sistemi intelligenti per la gestione automatica di tutti i sistemi di climatizzazione puntando sulla domotica.
Il futuro dei bonus
La riforma degli incentivi fiscali che dovrà essere operativa dal prossimo anno, secondo quanto preannunciato dal governo, dovrebbe prevedere aliquote differenziate in base ai livelli di partenza e agli obiettivi da conseguire a livello di edificio. Previsti finanziamenti agevolati per i redditi bassi e il ritorno dello sconto in fattura e della possibilità di cessione del credito con criteri selettivi sempre per la stessa fascia di contribuenti.
March 13, 2024 at 09:59AM