L’Ue ha approvato la nuova legge sulle materie prime critiche – La Nuova Ecologia
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Il 10% dovrà arrivare da estrazione locale; il 40% verrà lavorato nell’Ue e il 25% proverrà da materiali riciclati.
Il Consiglio dell’Ue ha dato l’approvazione finale alla nuova legge europea sulle materie prime critiche (Crma, cioè tutti quei materiali e terre rare che l’Europa recupera da Paesi extra Ue), già votata dall’Europarlamento lo scorso dicembre. Dopo essere stato firmato dal presidente del Parlamento europeo e da quello del Consiglio, l’atto sarà pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell’Ue per poi entrare in vigore il ventesimo giorno successivo alla sua pubblicazione. Il testo finale della legge individua due elenchi di materiali (34 critici e 17 strategici) che sono cruciali per le transizioni verde e digitale, nonché per l’industria della difesa e dello spazio. La Crma stabilisce anche tre parametri di riferimento per il consumo annuale di materie prime critiche nell’Ue: almeno il 10% dovrà arrivare da estrazione locale; il 40% verrà lavorato nell’Ue e il 25% proverrà da materiali riciclati.
La legge introduce poi scadenze chiare per le procedure di autorizzazione dei progetti di estrazione mineraria, che riceveranno i permessi entro un periodo massimo di 27 mesi, mentre i progetti di riciclaggio e trattamento dovrebbero ricevere i permessi entro 15 mesi, con limitate eccezioni volte a garantire un impegno significativo con le comunità locali interessate dai progetti e una corretta valutazione di impatto ambientale in casi complessi.
Nel testo ci sono anche misure per realizzare partenariati strategici tra l’Ue e Paesi terzi sulle materie prime critiche, incentrati sul trasferimento di conoscenze e tecnologie, sulla formazione e sull’applicazione dei “migliori standard ecologici” nell’estrazione e lavorazione nei Paesi partner.
March 20, 2024 at 12:46PM