Moda Donna 2024: tendenze moda sostenibile – Marie Claire

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Da l’Essenziale al Futuro. Dal Limite alla Partecipazione. Passando per Transizione, Decrescita, Finanza Etica, Diritti, Migranti; Pace, Gruppi d’Acquisto, Turismo responsabile; Bene Comune. Ma anche Ecoansia, Digitale, Greenwashing, Fast Fashion e Sovranità. Sono 80 le parole che ci servono per raccontare la sostenibilità. Non sono in ordine alfabetico come in un normale dizionario, ma fanno parte del nuovo glossario Dal Dire al Fare di Massimo Acanfora, giornalista che da sempre scrive di consumo critico, e ci permettono di capire cosa fare quotidianamente e come comportarci per avere uno stile di vita sostenibile, oggi e domani. Parole nuove o dimesticate, pronte per il decluttering nella nostra mente o che hanno cambiato significato negli anni. E allora vediamo alcune. Prossimità "un superlativo (proximus, sup. di prope) che indica una vicinanza intima, un’opportunità a portata di mano, un luogo liminale con il tuo. Un concetto che in questi anni si è adattato in modo efficace alle funzioni di aiuto (servizi di prossimità) ai rapporti di vicinato (relazioni di prossimità), microcredito (prestito di prossimità), ai viaggi (turismo di prossimità), alle forze dell’ordine (vigile di prossimità) e alla capacità delle persone e delle organizzazioni di confrontarsi come nella Biennale della prossimità, (la prossima edizione 2025 si terrà a Genova). L’Italia vuota un lemma che racconta di "territori dalla destinazione incerta", 4.000 Comuni, quasi il 50% di quelli italiani, abitati da circa 13 milioni di persone, lontano dai servizi essenziali come salute, istruzione, mobilità, un lemma che ne immagina i rischi futuri di abbandono, marginalizzazione, ma anche di grande opportunità. Ecco perché lo mettiamo vicino alla parola Restanza un’azione apparentemente passiva, quella di chi decide di rimanere ad abitare in un territorio o un borgo, spesso quasi abbandonato. "La parola è potente e nuova di conio (secondo la Crusca la prima attestazione è del 2011) ma ha qualcosa di antico”. E poi EcoAspromonte, la valuta corrente parallela all’euro del Parco dell’Aspromonte, ideata dal il professor Tonino Perna, nel 2004 allora presidente del Parco che ci ricorda come nel mondo le monete locali sono una cosa seria e che “il denaro è una convenzione, un atto di fiducia collettivo. E che senza fiducia l’economia non funzionerebbe”.

Courtesy Terre di Mezzo

Il logo di Fa’ la cosa giusta, la fiera di consumi critici e sostenibili nata nel 2004 a Milano per volontà di Terre di Mezzo Editore, che festeggia con questa edizione 20 anni.

Il glossario viene presentato a Fa’ la cosa giusta! (sabato 23 con l’autore, l’appuntamento milanese dura tre giorni, dal 22 al 24 marzo all’Allianz MiCo), la fiera di consumi critici e degli stili di vita nata nel 2004 a Milano per volontà di Terre di Mezzo Editore per far conoscere le “buone pratiche” di consumo, valorizzando le specificità eccellenze dei territori e creando sinergie tra associazioni, istituzioni e imprenditori locali: Che festeggia con questa edizione 20 anni di vita insieme ai 30 del suo “ideatore”, la casa editrice Terre di Mezzo editore. "Due segni su quanto i tempi sono cambiati: 32mila mq, 475 espositori ("tutti sono brandizzati con bandiere della Pace, per non dimenticare senza giudicare quello che sta succedendo in Ucraina e Palestina" spiegano i responsabili) e 350 incontri culturali per una tre giorni che vuole Rendere visibile l’essenziale (questo il claim di questa ventesima edizione) che muove scelte e valori del nostro quotidiano e che spesso ci mette anche in difficoltà» ha spiegato Miriam Giovanzana, direttrice editoriale di Terre di Mezzo.
Negli spazi della fiera anche mostre immersive: Wild in the city, sugli ecosistemi urbani realizzata con il Muse di Trento, il museo dedicato alla Natura e alla Scienza; una sull’acqua marina con l’area protetta Miramare di Trieste. E al centro della fiera un grande pianoforte, simbolo del progetto di crowdfunding che era stato lanciato per salvare gli alberi caduti durante la terribile tempesta Vaia nel 2018 in Val di Fiemme.
Ricchissimo il palinsesto degli incontri. Tra questi l’arcivescovo di Bologna Matteo Maria Zuppi che "apre" la fiera (il 22 marzo) e che, come inviato speciale del Papa, viene a parlare di pace in Ucraina o meglio di "Perdono come strumento per costruire la storia". E Marco Paolini che (sabato 23 marzo) racconta storie sulla terra che si è inceppata; sulla biosfera che è anche un’antroposfera di animali, piante, pietre, dighe, plastiche, bombe, rigassificatori, barconi, treni e ferri da calza; sulle interconnessioni che fingiamo di non vedere; sui problemi e sulle soluzioni, senza purismi e moralismi.

Camilla Morandi – Corbis//Getty Images

Marco Paolini a Fa’ la cosa giusta racconta storie sulla terra che si è inceppata.

Interessante è anche La Fiera dei Grandi Cammini, una sorta di fiera nella fiera che potrebbe vivere anche a sé stante, ma che è qui inserita perché quello del turismo lento e responsabile è uno dei pilastri fondanti di Fa’ la cosa giusta! sin dalla sua prima edizione. Un turismo che, ironicamente, va veloce: boom, fenomeno, moda attenzione per questo tema cresce in Italia soprattutto e che porta luce sui territori e luoghi dimenticati di ben 14 regioni italiane, tutte presenti in Fiera.

Courtesy Terre di Mezzo

La Fiera dei Cammini, oltre 100 quelli che vengono presentati a Fa’ la cosa giusta!

Come consueto le aree della fiera si dividono in Critical fashion, dove ci sono produttori di abbigliamento e accessori realizzati con materiali riciclati o di riuso, filati biologici o naturali, materie prime organiche; Abitare green con complementi di arredamento ma anche informazioni sull’energia prodotta da fonti rinnovabili. Poi ci sono le sezioni Cosmesi naturale e biologica dove sono in mostra prodotti per la bellezza e cura del corpo e della casa. Immancabili Il pianeta dei piccoli attento a prodotti e servizi per i bambini, e Mangia come parli, la sezione giusta per chi desidera approfondire, con degustazioni, laboratori e street food, la conoscenza dei prodotti provenienti da agricoltura biologica, biodinamica, a Km0 o del commercio equo e solidale. La fiera Fa’ la cosa giusta! comprende anche un circuito di eventi minori locali a Torino, Trento e in Sicilia: il prossimo appuntamento 2024 è a novembre in Umbria (data da definire) a Bastia Umbria in provincia di Perugia.

Courtesy Terre di Mezzo

Mangia come Parli, una delle sezioni della fiera, utile per approfondire, con degustazioni, laboratori e street food, la conoscenza dei prodotti di agricoltura biologica, biodinamica, a Km0 o del commercio equo e solidale.

March 21, 2024 at 08:46AM

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