Quali Kpi impattano di più sul rating Esg? – ET.Group powered by ETicaNews – ETicaNews
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Da uno studio di alcuni accademici è emerso che esistono alcuni Kpi Esg, soprattutto ambientali, in grado di influenzare più di altri il rating Esg. A livello di singoli pilastri, emerge sia una forte correlazione del fattore E con gli altri, sia una certa influenza di quest’ultimo sullo score complessivo
La presenza di revisori esterni, una politica ambientale della supply chain, l’attenzione ai rischi climatici e la presenza di target di emissioni sono alcuni dei kpi Esg che hanno una forte influenza sui rating Esg, e confermano il ruolo decisivo che il fattore ambientale gioca all’interno della valutazione Esg complessiva di un’azienda da parte dei provider di rating Esg. Queste considerazioni emergono dal paper “Unpacking the Esg Ratings: Does One Size Fit All?” redatto da Monica Billio e Loriana Pelizzon del dipartimento di Economia dell’università Ca’ Foscari di Venezia, assieme a Aoife Claire Fitzpatrick e Carmelo Latino del Leibniz Institute for Financial Research Safe.
Lo studio (scarica il documento) si basa sull’analisi dei rating Esg di quattro importanti provider in Europa. Tralasciando la ormai nota divergenza tra i rating Esg, gli autori hanno osservato che ogni singolo pilastro E, S, G spiega il punteggio Esg complessivo in modo diverso. Non solo, sono stati individuati alcuni Kpi Esg che impattano su questi rating più di altri.
Gli aspetti evidenziati nel paper assumono ancora più rilevanza alla luce dell’accordo raggiunto lo scorso febbraio tra Consiglio e Parlamento sui rating Esg, la cui proposta prevede la possibilità per i provider di fornire rating distinti per i fattori E, S e G ma, qualora sia fornito un rating unico, è necessario rendere esplicita la ponderazione dei fattori E, S e G.
I FATTORI E, S, G NEI RATING ESG
Spacchettando i rating Esg, emergono delle correlazioni interne tra i pilastri E, S e G che evidenziano come la divergenza tra i diversi data provider non riguarda solo i rating Esg complessivi, ma persiste anche a un livello più dettagliato.
L’analisi ha preso in considerazione i rating Esg elaborati da Sustainalytics, RobecoSAM, Refinitiv e Bloomberg per 2.648 aziende quotate nei 27 Paesi dell’UE e nel Regno Unito. L’arco temporale dell’indagine va dal 2016 al 2021.
Il pilastro ambientale è quello che incide maggiormente sui rating Esg (una correlazione superiore a 0,76 con lo score Esg complessivo per tutti e quattro i provider), mentre il fattore Governance è quello meno rilevante, presenta il maggior disaccordo tra i provider, e non è correlato con gli altri pilastri.
KPI ESG
Gli autori hanno inoltre individuato una serie di kpi Esg in grado di influenzare maggiormente il rating Esg di tutti e quattro i provider analizzati. L’analisi è stata svolta su 600 Kpi Esg rilevati da Refinitiv e Bloomberg, valutando le loro correlazioni con i rating Esg forniti dai data provider.
Lo studio evidenzia che vi sono ben 20 kpi che hanno una correlazione con i punteggi Esg, e tra questi quelli che si distinguono per la maggior correlazione sono la presenza di revisori esterni, una politica ambientale della catena di fornitura e le emissioni target.
L’immagine sopra riportata evidenzia il grado di correlazione tra i rating Esg e i Kpi Esg (più la cella è scura, maggiore è la correlazione).
Tra i quattro provider, Refinitiv presenta la più alta correlazione tra rating Esg e Kpi Esg. Questo non stupisce visto e considerato che la maggior parte dei Kpi Esg deriva dal suo database. Tuttavia, emerge l’esistenza di un’elevata correlazione anche tra i rating Esg di altri provider e questi Kpi, pertanto, le informazioni specifiche sui singoli indicatori sono determinanti per tutte le agenzie di rating.
Ad esempio, la presenza di un Csr Sustainability External Audit sembra avere una particolare rilevanza anche per le altre tre le agenzie di rating. Questo suggerire che «le agenzie di rating attribuiscono importanza alla verifica esterna della sostenibilità, oppure potrebbe indicare che le aziende con un rating Esg elevato cercano di rafforzare la propria posizione attraverso verifiche esterne». Altrettanto rilevanti per i provider sono Policy Environmental Supply Chain, Target emissions e Climate change commercial risks Opportunities.
«Questa enfasi sulle strategie ambientali delle imprese conferma quanto il pilastro E sia ancora il più rilevante nell’influenzare i rating Esg». Secondo gli studiosi «le forti correlazioni fanno pensare che i manager delle aziende possano enfatizzare strategicamente alcuni aspetti per migliorare i loro punteggi Esg complessivi». Questo potrebbe quindi «sollevare interrogativi sull’accuratezza e sull’efficacia dei rating Esg sia nello spiegare la sostenibilità sia nell’indirizzare i capitali verso le aziende sostenibili».
Noemi Primini
Noemi Primini
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March 21, 2024 at 08:20AM