Cambiamento Climatico: il lavoro fatto dall’ENEA – MeridianaNotizie
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L’ENEA è l’ente pubblico che si occupa di numerose attività di ricerca, innovazione e servizi nel settore delle nuove tecnologie, dell’energia, dell’ambiente e della sostenibilità; dispone di personale altamente qualificato, laboratori avanzati, impianti sperimentali e strumentazioni di eccellenza. Il più grande centro di ricerca? È situato a Casaccia, 30 chilometri a nord della capitale.
Il clima
Uno dei settori maggiormente attenzionati è il cambiamento climatico, tramite lo studio dei vari fenomeni e dell’andamento meteorologico terrestre passato e presente, avendo il fine di anticiparne il futuro. L’emergenza climatica non è una novità, ma di che si parla veramente quando si dice “cambiamento climatico”? Bisogna partire dalla definizione di clima, ovvero l’insieme di condizioni medie atmosferiche calcolate in una certa area geografica per un periodo di tempo di circa 30 anni. Il clima è sempre stato in equilibrio sulla terra, poiché per migliaia di anni le uniche variabili in grado di modificarlo erano variabili astronomiche (glaciazioni, eruzioni vulcaniche…), tutto questo fino all’intervento dell’uomo.
Il cambiamento climatico
Le domande che sorgono sono diverse, cos’è che veramente fa mutare il clima? Come siamo giunti in questa situazione? Ormai è sapere comune che il problema sia la concentrazione di CO2 (anidride carbonica) nell’atmosfera, ma ciò risulta essere così dannoso poiché rappresenta un incredibile aumento di energia, accumulata nel sistema terra: negli ultimi 150 anni, come mostrato da diversi studi dell’ENEA, l’uomo ha accumulato una quantità di energia pari all’esplosione di 6 bombe atomiche al secondo per i prossimi 60 anni. Dall’inizio dell’età industriale, quindi, l’uomo non ha mai smesso di avvelenare la sua stessa casa raggiungendo e superando dei punti critici ai quali non si potrà più fare ritorno.
L’ENEA
Il ruolo dell’ENEA, in questo campo, è quello della ricerca e dello studio del clima tramite dei modelli matematici: questi rendono possibile effettuare diverse previsioni su come le temperature varieranno, come apparirà la terra con il passare degli anni e individuare le zone a rischio dei sempre più violenti e incontrollabili cambiamenti climatici. I numerosi studi dell’ente dimostrano che nel corso qualche decennio moltissimi chilometri di coste saranno sommersi, le temperature diventeranno sempre più ostiche e imprevedibili e nel corso di pochi secoli il mediterraneo sarà ridotto a un enorme deserto. Lo scopo di questi studi, è quello di adattare e mitigare, utilizzare le nostre conoscenze per adeguare le nostre vite a questi cambiamenti ed evitare che peggiorino in modo esponenziale, raggiungendo il punto in cui la vita sul nostro pianeta non sarà più la stessa.
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Riccardo Corrao
March 29, 2024 at 06:35PM