Cambiamento climatico: le incredibili conseguenze impreviste – METEO GIORNALE – Meteo Giornale
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Il clima sta cambiando e con esso anche il nostro pianeta. Una delle conseguenze più sorprendenti dell’emergenza climatica è la decelerazione della rotazione terrestre. Uno studio di Duncan Agnew, geofisico della University of California San Diego, pubblicato su Nature, ha evidenziato che questo fenomeno potrebbe posticipare di circa tre anni l’introduzione del cosiddetto “leap second” negativo, una misura mai adottata prima ma che si sta prendendo in considerazione a causa dell’accelerazione della rotazione terrestre negli ultimi anni.
La durata del giorno è determinata dalla rotazione terrestre, ma anche dalle convenzioni umane che richiedono la sincronizzazione degli orologi a livello globale. Gli orologi atomici, che scandiscono il tempo in base alle transizioni elettromagnetiche degli atomi di cesio, sono fondamentali per mantenere questa sincronizzazione. Tuttavia, la rotazione terrestre non è costante come il tempo coordinato universale (Utc), scandito dagli orologi atomici.
Patrizia Tavella, direttrice dell’International Bureau of Weights and Measures e autrice di un articolo di commento sullo studio di Agnew, ha spiegato che la rotazione terrestre è ancora poco compresa e che non è possibile prevedere a lungo termine le sue variazioni. Fino ad oggi, i “leap second” sono stati sempre aggiunti per compensare il rallentamento della rotazione terrestre, ma dal 2020 la Terra sembra aver aumentato la propria velocità di rotazione, aprendo la possibilità di dover togliere un secondo anziché aggiungerlo.
Il primo calcolo prevedeva che il “leap second” negativo sarebbe stato necessario attorno al 2026, ma lo scioglimento dei ghiacciai in Groenlandia e Antartide ha causato una ridistribuzione delle masse d’acqua verso l’equatore, rallentando nuovamente la velocità di rotazione terrestre. Secondo i calcoli di Agnew, il primo giorno in cui la differenza tra Utc e Ut1 supererà il secondo cadrà nel 2029, concedendo così più tempo per studiare e valutare le conseguenze di questa operazione.
Tavella ha sottolineato che un “leap second” negativo non è mai stato implementato e che ci sono sistemi che non sono stati progettati per affrontare questa situazione, il che rappresenta una preoccupazione per tutti gli utenti e i metrologi. Inoltre, la questione non riguarda solo il “se” e il “quando” introdurre un secondo intercalare negativo, ma anche il “come” farlo. Negli anni, infatti, non tutti hanno agito allo stesso modo, creando confusione su quale sia l’ora effettiva nei giorni dei secondi intercalari.
La Conferenza generale dei pesi e delle misure del 2022 ha deciso che, dal 2035 se non prima, l’Utc continuerà a essere legato alla rotazione terrestre, ma con una tolleranza maggiore. I dettagli relativi alla nuova tolleranza, la data esatta di attuazione e la procedura saranno decisi alla prossima conferenza del 2026. Gli esperti di metrologia stanno lavorando per preparare una proposta che possa rispondere alle esigenze degli utenti e al corretto utilizzo degli standard metrologici internazionali.
In conclusione, la necessità di modificare la pratica del “leap second” è evidente, in quanto rappresenta un rischio di anomalie che possono avere un impatto globale. La decisione deve essere presa entro il 2035 e senza perdere altro tempo.
March 31, 2024 at 11:58AM