Nuovi materiali dagli scarti di fibra di carbonio – Il Sole 24 ORE
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Dagli scarti di lavorazione delle fibre di carbonio nuovi materiali low cost per settore automobilistico e aerospaziale. È quanto sta mettendo a punto il progetto triennale MARiS, finanziato dal ministero delle Imprese e del made in Italy con oltre 5 milioni di euro e a cui partecipa l’Enea insieme ad Aerosoft spa (capofila), Cnr (Istituto per i polimeri, compositi e biomateriali), Università di Salerno (Dipartimento di Fisica) e ATM srl. Il progetto si sviluppa in tre fasi: la prima prevede lo studio dei costituenti del materiale composito fibrorinforzato, fibra e matrice plastica, al fine di testarne il grado di riciclabilità. La seconda vede la messa a punto della tecnologia di consolidamento dei materiali ottenuti dallo studio del riciclo. La terza e ultima fase prevede il test dei materiali consolidati, ottenuti dal riciclo, nella realizzazione di componenti di prova. «Negli ultimi decenni l’impiego dei compositi in fibra di carbonio, un materiale molto costoso, è cresciuto esponenzialmente in ambito aerospace e automotive – spiega Sergio Galvagno, ricercatore del Laboratorio di Nanomateriali e dispositivi dell’Enea e responsabile del progetto -. Allo stesso tempo è cresciuta la quantità sia dei prodotti in composito a fine vita, sia degli scarti di produzione, che possono arrivare fino al 20% del materiale utilizzato già nella prima fase della lavorazione».
Punto di forza del progetto, la proprietà di «alto livello dei compositi a matrice plastica rinforzati con fibra di carbonio che permettono di realizzare manufatti estremamente leggeri» e resistenti con cui fabbricare componenti per fusoliere, ali e seggiolini degli aerei, scocche e rivestimenti delle automobili fino ad arrivare alle racchette da tennis di ultima generazione.
«Il progetto nasce, su richiesta delle aziende partner, dall’esigenza di perseguire gli obiettivi dettati dalle politiche e direttive europee sul tema dello sviluppo industriale sostenibile – aggiunge il ricercatore -: tendere verso un’economia e un’industria circolare, che soddisfi i requisiti di salvaguardia delle risorse naturali e sostenibilità ambientale». Quanto all’utilizzo dei materiali utilizzati: «In primo luogo saranno impiegati sfridi e scarti di pre-preg a matrice plastica rinforzata con fibre di carbonio, provenienti dai processi produttivi di Aerosoft e Atm – argomenta ancora il ricercatore -. L’ambizione del progetto è quella di fornire un modello virtuoso ed efficace per consolidare il riutilizzo delle fibre di carbonio recuperate in applicazioni industriali».
April 1, 2024 at 05:35PM