Ambiente e sostenibilità, l’azione Ue e la consapevolezza del tempo scarso e dell’azione urgente – ReteAmbiente.it
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Milano, 2 aprile 2024 – 08:51
Ambiente e sostenibilità, l’azione Ue e la consapevolezza del tempo scarso e dell’azione urgente
Rifiuti (Attualità)
(Paola Ficco)
Presentiamo l’editoriale di Paola Ficco pubblicato sul numero 326 di aprile 2024 della Rivista "Rifiuti — Bollettino di informazione normativa"
Su ambiente e zone limitrofe c’è un’Europa a tutto campo. Un rapido censimento evidenzia molti settori compreso quello penale, inciso dalla direttiva sulla tutela penale dell’ambiente (approvata definitivamente lo scorso 27 febbraio). Un provvedimento importante e salutato con grande enfasi; tuttavia, non va taciuto che si tratta di una norma che, stante la severità delle sue previsioni (arresti fino a 10 anni e nuove ipotesi di reato) contribuirà al prevedibile svantaggio competitivo della manifattura nazionale ed europea. In un mercato globale, regole e obblighi diversi comportano inevitabili asimmetrie competitive.
Definitiva dallo scorso 12 marzo anche la direttiva cd. "sulle case green". Gli Stati membri dovranno definire i piani per ridurre i consumi del loro patrimonio edilizio-abitativo che, entro il 2050, dovrà essere a "emissioni zero".
Imminente, invece, è il regolamento sugli imballaggi. È stato raggiunto l’accordo nel negoziato inter-istituzionale tra Consiglio e Parlamento Ue sul regolamento imballaggi (Ppwr – Packagingand packaging waste regulation). La proposta mantiene una buona flessibilità rispetto alla scelta tra imballaggi riutilizzabili e monouso riciclabili.
A un passo dal testo definitivo, per raggiungere gli obiettivi Ue su clima e biodiversità e migliorare la sicurezza alimentare, c’è la proposta di regolamento sul ripristino della natura e gli habitat europei (foreste, praterie e zone umide, fiumi, laghi e coralli) approvata dal Parlamento Ue lo scorso 27 febbraio. Fino al 2030, hanno priorità gli habitat di rete "Natura 2000". La parola passa ora al Consiglio europeo e poi alla Gazzetta ufficiale.
Quasi pronte anche le modifiche alla direttiva Ippc (2010/75) perla produzione di batterie e alla direttiva 1999/31 sulle discariche, per le quali stanno per essere varate le apposite Bat (Best available technologies).
Su un fronte meno immediato, ma che ha i motori ben caldi, si registra la direttiva "Green claims" contro il "greenwashing", approvata dal Parlamento Ue lo scorso 12 marzo, con un voto giuridicamente vincolante anche per futura legislatura europea. Il provvedimento si propone di mettere la parola "fine" alle "dichiarazioni ecologiche" fuorvianti che ingannano i consumatori. Le aziende dovranno, dunque, adottare reali pratiche di sostenibilità per consentire ai consumatori scelte sostenibili. Per questo le loro dichiarazioni saranno verificate scientificamente.
Sul fronte dei rifiuti si registra l’imminenza della pubblicazione in Gazzetta ufficiale del nuovo regolamento sull’import-export di rifiuti che abroga, sostituendolo, il regolamento 1013/2006.Invece, della revisione della direttiva 2008/98 sui rifiuti si occuperà la nuova assemblea Ue dopo le elezioni del 6-9 giugno, ma sin da ora la proposta prevede la riduzione dello spreco alimentare e un rafforzamento dell’Epr per tessile, abbigliamento e calzature, rendendolo obbligatorio e armonizzato in tutti i Paesi Ue, con tariffe variabili in base all’inquinamento prodotto.
Da ultimo, anche i Raee si avviano al restyling della direttiva2012/19 e il nuovo testo (direttiva 2024/884/Ue) chiarisce che i costi relativi a gestione e smaltimento dei rifiuti da pannelli fotovoltaici spettano al loro produttore solo con riferimento ai prodotti immessi sul mercato dopo il 13 agosto 2012 (in esecuzione della sentenza Cgue 25 gennaio 2022 (C-181/20). In pratica viene eliminata la retroattività della responsabilità estesa del produttore (Epr).
Una lunga corsa verso la sostenibilità a tutto campo dove imprese, cittadini e istituzioni sono coinvolti per creare un mondo a misura di tutti, attraverso scelte non sempre facili. Ma la corsa non deve essere cieca. L’approdo, nel suo complicato rapporto con il reale, non è la gestione emergenziale di un infinito presente ma un progetto capace di futuro e, al tempo stesso, consapevole, della scarsità del tempo e dell’urgenza dell’azione.
April 2, 2024 at 09:10AM