Quelle sonde stratosferiche che studiano il clima alla ricerca di strategie anti-crisi idrica – La Stampa

Quelle sonde stratosferiche che studiano il clima alla ricerca di strategie anti-crisi idrica – La Stampa

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Sonde stratosferiche per l’agricoltura di precisione sono al lavoro nel cielo sopra i territori del Consorzio irriguo Brobbio Pesio. Per la precisione sui campi di Pogliola. Il progetto si chiama Stratag (Stratospheric technologies for agriculture), è finanziato con fondi Pnrr, elaborato da Ithaca srl di Torino ed ha lo scopo di indagare i potenziali effetti a lungo termine del cambiamento climatico per poi riferire dello stato di salute della vegetazione e delle dinamiche di allagamento controllato di irrigazione dei campi. Un piano innovativo testato per la prima volta nel settore agricolo proprio nel Monregalese.

Non è che una parte di una strategia più ampia chiamata «Mount Resilience», ovvero resilienza negli ambienti montanti. Quest’ultima è finanziata nel complesso dall’Unione europea ed è rivolta ad elaborare soluzioni a lungo termine alla crisi idrica. «Perché la terra diventi resiliente e si adatti ai cambiamenti per evolversi e non soccombere» ha spiegato Paolo Aceto della direzione Agricoltura della Regione alla presentazione del progetto ospitata a Mondovì, poiché nelle aree del Consorzio Brobbio Pesio si svolge una parte della sperimentazione. Consorzio cui spetta il merito di aver sempre saputo fare buon uso delle risorse a disposizione. «Oggi sono a rischio anche quelle – ha ricordato il presidente del Ezio Filippi -: dobbiamo imparare a proteggerle».

La strategia Mount Resilience vale 18 milioni, è coordinata dal polo Unimont dell’Università di Milano e coinvolge 46 partner di 13 Paesi europei. Proporranno politiche e strumenti di adattamento al cambiamento climatico a seconda delle proprie caratteristiche geomorfologiche. In alta montagna si studierà il comportamento dell’acqua in riferimento agli impianti di sci e all’innevamento artificiale, nelle zone del Brobbio Pesio quello dell’acqua in agricoltura. Le regioni coinvolte nella ricerca sono sei: Piemonte, Tirolo (Austria), Gabrovo (Bulgaria), Râu Sadului (Romania), Vallese (Svizzera) e Lapponia (Finlandia). Come funziona? Acquisendo informazioni in modo scientifico, da chi la terra la lavora, da chi gestisce le risorse idriche e dalle nuove tecnologie. Sulla base dei dati raccolti verrà elaborata la strategia. L’analisi a Pogliola entrerà nel vivo a giugno e nella stagione di irrigazione dei campi rivelando la capacità della terra di assorbire l’acqua e metterla a servizio delle colture.

April 2, 2024 at 06:06AM

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