Ecco le aziende che hanno inquinato di più negli ultimi 170 anni (c’è anche un’italiana) – EuropaToday
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La stragrande maggioranza delle emissioni di Co2 che stanno inquinando e riscaldando il Pianeta proviene da un gruppo di 57 produttori di combustibili fossili e di cemento. Tra questi, c’è anche l’italiana Eni. È quanto emerge dallo studio Carbon Majors del think tank no-profit InfluenceMap.
Lo studio parte da un database che raccoglie i principali inquinatori dei settori dell’energia e dell’industria del cemento, settori che insieme rappresentano oltre l’80 per cento di tutte le emissioni globali. Nella lista compaiono 122 grandi entità, ossia società private, aziende statali e singoli Paesi. I dati riguardano un arco di tempo che va dal 1854 al 2022, ma il rapporto si è focalizzato sugli ultimi anni, a partire dal 2016, ovvero da quando i governi di tutto il mondo hanno sottoscritto gli accordi di Parigi, il trattato Onu con il quale Stati e privati si erano impegnati a ridurre le loro emissioni per frenare il cambiamento climatico.
Un impegno che è stato per lo più disatteso dai big del petrolio, del gas e del carbone: "La maggior parte delle aziende (del settore, ndr) hanno prodotto più combustibili fossili nei sette anni successivi all’Accordo di Parigi che nei sette anni precedenti l’adozione del patto", si legge nello studio. L’esempio più lampante è la Cina: la sua produzione di carbone è aumentata di circa il 30 per cento dal 2016 al 2022, facendone la prima entità inquinante del globo. Dietro Pechino, a distanza notevole, c’è la Polonia, seguita dalla Russia.
In entrambi i casi, le emissioni riguardano solo la produzione di carbone. Se si guarda a petrolio e gas, la regina degli inquinatori è la Saudi Aramco, azienda statale dell’Arabia saudita, che da sola copre il 3,6 per cento delle emissioni globali dei settori dell’energia fossile e del cemento. In questa classifica, completano il podio le statunitensi Chevron e ExxonMobil, entrambe private. Ci sono poi la russa Gazprom, l’iraniana Nioc e le britanniche Bp e Shell.
L’Eni risulta la decima società privata per emissioni al mondo per quanto riguarda gas e petrolio, la trentaduesima se si considerano tutte le entità inserite nel database di Carbon Majors. Dopo gli accordi di Parigi, il gigante italiano ha ridotto leggermente la produzione di petrolio, ma non quella di gas, che invece è aumentata. Così come le emissioni prodotte. L’Eni fa parte del gruppo di 57 entità che rappresentano i grandi inquinatori del globo: da sole, queste entità sono responsabili di circa il 60% delle emissioni in tutto il mondo.
Lo studio di InfluenceMap non mira solo a monitorare la produzione e l’inquinamento del settore energetico e industriale, ma potrebbe essere anche utilizzato a fini legali. Una precedente edizione del database Carbon Majors è stata per esempio citata il mese scorso in una causa intentata da un agricoltore belga contro la compagnia francese di petrolio e gas TotalEnergies. Secondo l’agricoltore, essendo una delle 20 aziende con le maggiori emissioni di Co2 al mondo, TotalEnergies è in parte responsabile dei danni alle sue attività causati dalle condizioni meteorologiche estreme dovute a loro volta al cambiamento climatico.
April 5, 2024 at 01:37AM