L’ESA lancerà un satellite meteorologico artico a giugno per monitorare i cambiamenti climatici – EURACTIV Italia
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L’Agenzia spaziale europea ha dichiarato giovedì (4 aprile) che a giugno lancerà un satellite che migliorerà le previsioni meteorologiche nell’Artico, una regione altamente esposta agli effetti del riscaldamento globale.
L’Arctic Weather Satellite (AWS) è stato progettato in tre anni dall’azienda aerospaziale europea OHB.
Il satellite, che sarà lanciato da un razzo SpaceX in decollo dalla California, pesa 125 chilogrammi ed è lungo 5,3 metri con le ali spiegate.
La missione è particolarmente rilevante per la ricerca sul riscaldamento globale, ha dichiarato il ministro svedese dell’Istruzione Mats Persson.
“Mitigare il cambiamento climatico è una priorità e i dati spaziali sono essenziali per analizzare i cambiamenti e identificare le soluzioni efficaci”, ha dichiarato.
Con una durata di vita di circa cinque anni, il satellite affiancherà gli altri già in orbita “e fornirà previsioni meteorologiche accurate a breve termine per la regione artica”, ha dichiarato l’ESA.
L’Artico si sta riscaldando più velocemente del resto del pianeta.
I settori che sono interessati dal sistema di scambio delle emissioni di CO2 dell’Unione europea, l’industria e l’energia, hanno visto le emissioni diminuire del 15% nel 2023, mettendoli sulla buona strada per raggiungere i loro obiettivi per il 2030.
Il sistema …
I suoi ghiacciai, le sue foreste e il suo suolo ghiacciato ricco di carbonio rischiano di subire cambiamenti irreversibili, con potenziali ripercussioni a cascata in tutto il mondo.
La missione AWS è anche un banco di prova della cooperazione europea, ha aggiunto Persson.
“Questa è una regione che sta diventando più difficile dal punto di vista geopolitico, soprattutto a causa della guerra in Ucraina. Ecco perché l’indipendenza dell’Europa in termini di infrastrutture spaziali deve essere garantita” attraverso collaborazioni di questo tipo.
Il territorio russo copre quasi la metà della massa terrestre dell’Artico.
Dall’inizio della guerra in Ucraina nel 2022, la mancanza di cooperazione tra Mosca e i Paesi occidentali ha causato danni ai ricercatori provocando la perdita di una notevole quantità di dati, hanno avvertito a gennaio.
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April 5, 2024 at 01:31PM