L’importanza del Bilancio di Sostenibilità per un futuro più green – Repubblica Roma

L’importanza del Bilancio di Sostenibilità per un futuro più green – Repubblica Roma

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Oggi, più che in passato, il cambio di paradigma nel modello socio-economico mondiale ha consentito alle imprese di riconoscere, in quanto elemento imprescindibile dello sviluppo, la corretta gestione ambientale, sociale e di governance dei propri beni. Su queste basi nasce Masoni Project, società di consulenza in grado di perseguire i propri obiettivi economici e quelli dei suoi clienti creando al contempo valore per il territorio in cui opera e per gli stakeholder coinvolti nel processo di crescita aziendale. Da sempre attenta al benessere e alla piena inclusione del personale sostenendo la crescita e le differenze di ogni persona, Masoni Project dispone di un team di professionisti che, vantando esperienza pluriennale nel mondo della green economy e competenze trasversali all’interno dei mercati di riferimento, è capace di accompagnare i clienti in percorsi di sostenibilità integrata nonché in progetti innovativi. In particolare, la tematica delle rendicontazioni non finanziare sta cominciando, giorno dopo giorno, a rivestire un’importanza sempre maggiore in ambito aziendale grazie sopratutto alla spinta di iniziative a opera dell’Unione Europea, gradualmente recepite tramite accordi internazionali dai singoli Paesi membri. Ne abbiamo parlato con Mattia Giannetti, consulente per il Bilancio di sostenibilità di Masoni Project.

Nuove direttive ESRS
Per prima cosa, quando parliamo di “Bilancio di Sostenibilità”, intendiamo una rendicontazione annuale di carattere non finanziario di tutti quegli elementi di governance che hanno un impatto positivo dal punto di vista economico, ambientale e sociale. “Se per le aziende di grande interesse mondiale come banche e agenti multinazionali, al fianco del bilancio economico quello non finanziario era già previsto, sono una novità del 2023 le regolamentazioni che, gradualmente, andranno a colpire prima le grandi aziende quotate e, via via, quelle non quotate fino ad arrivare alle piccole e medie imprese” spiega Giannetti. Benché molte norme e fasi di azione siano ancora in fase di definizione secondo la bozza al 22 dicembre 2023, i dati utili saranno da raccogliersi durante l’anno corrente e da pubblicarsi in apposito sito europeo, facilmente consultabile, entro il 2025. “Con questa svolta – continua Giannetti – il bacino di imprese che saranno spinte ad aderire alla rendicontazione sostenibile si amplierà notevolmente. Tutte dovranno seguire le Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) e, in particolare gli European Sustainability Reporting Standards (ESRS) definiti come quell’insieme di standard di rendicontazione della sostenibilità sviluppati dalla Commissione Europea”.

Tre le macro aree in cui saranno divisi gli standard: ambientale, sociale e governance. Ognuna di queste, poi, avrà delle specifiche appendici in cui saranno richiesti dati ulteriori su settori come cambiamento climatico, emissioni, consumi e uso di risorse marine, nel caso dello standard ambientale. Queste normative saranno obbligatoriamente applicate entro e non oltre il 2026 a tutte le grandi imprese, quotate e non quotate. Per le PMI pur essendo ancor tutto in fase di definizione, è già stato previsto un implemento di normative specifiche, divise in base al settore di interesse della singola impresa. Importante novità introdotta dagli organi di competenza in questa carrellata di direttive è la valutazione dell’impatto ambientale sia interno che esterno. “La presa in considerazione di questa doppia materialità nelle ESRS aggiornate è un grande cambiamento dal nostro punto di vista, poiché amplia una serie di possibilità, consentendo valutazioni più precise a accurate ma, soprattutto, più attente all’ambiente. Ad esempio, sulle considerazioni ottenute dal calcolo dei dati, un’impresa può capire quali aspetti è obbligata o meno a rendicontare, oppure può apprendere in quali aree migliorare valutando il suo impatto e ponendosi nuovi obiettivi a breve e lungo termine secondo indicatori e piani di sviluppo specifici”.

Nella pratica
Ma di cosa parliamo nella pratica quando attuiamo una rendicontazione con successiva pubblicazione di Bilancio di Sostenibilità? “Redigere questo documento, oggi, serve a rispondere a tutta una serie di richieste tematiche definite dalla Commissione Europea. Alla base del bilancio di ogni azienda, ci sono analisi, raccolte dati e valutazioni per ogni settore o ramo specifico. Il nostro compito come Masoni Project è affiancare con consulti specifici l’azienda durante le varie fasi e, successivamente, su richiesta del cliente, redigere il Bilancio di Sostenibilità in modo da renderlo più accattivante a livello di comunicazione e marketing, avvalendosi anche di agenzie di comunicazione e grafica esterne” conclude Giannetti. Oggigiorno, infatti, sempre più spesso in bandi pubblici, richieste di fondi e sovvenzioni, gli organi di competenza tendono ad assegnare un punteggio maggiore alle aziende che detengono un buon bilancio non economico, guardando alla sostenibilità ambientale e sociale con attenzione e previdenza.

www.masoniproject.it

April 5, 2024 at 10:02PM

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