AIReactor, un fotobioreattore a microalghe che purifica l’aria tossica – Futuroprossimo

AIReactor, un fotobioreattore a microalghe che purifica l’aria tossica – Futuroprossimo

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Dalla natura arriva una soluzione sorprendente per purificare l’aria che respiriamo in casa: le alghe. Sì, proprio quelle piccole piante acquatiche che, grazie alla fotosintesi, producono la maggior parte dell’ossigeno sul nostro pianeta. Ispirandosi a questo processo, l’agenzia di design EcoLogicStudio (fondata a Londra nel 2005, ma italianissima) ha creato AIReactor. Cos’è? È un elegante fotobioreattore che sfrutta il potere delle microalghe per catturare CO2 e sostanze nocive, restituendo aria pulita.

Fotobioreattore

Fotobioreattore

Il fotobioreattore in tutta la sua classe.

Fotobioreattore: un piccolo ecosistema in casa

AIReactor è una struttura alta circa un metro, con una cornice in compensato di betulla riciclato. Ma il vero cuore pulsante di questo dispositivo è il fotobioreattore in vetro al suo interno, dove nuotano rigogliose colture di microalghe in un liquido verde smeraldo.

È qui che avviene la magia: le alghe, attraverso la fotosintesi, convertono naturalmente l’anidride carbonica e gli inquinanti in ossigeno puro. AIReactor pompa continuamente aria nel bioreattore, simulando le correnti d’acqua per favorire la crescita ottimale delle microalghe. E mentre queste simpatiche amiche verdastre compiono il loro incantesimo fotosintetico, filtrano le sostanze nocive, restituendo aria più pulita.

Immagini: EcoLogicStudio

Dalla depurazione alla bioplastica

Ma le sorprese non finiscono qui. La biomassa generata dalle alghe dopo aver filtrato l’aria diventa una risorsa preziosa. EcoLogicStudio la raccoglie e la utilizza per creare biopolimeri, polimeri naturali derivati da fonti rinnovabili.

“Oltre a catturare gli inquinanti, le microalghe coltivate in AIReactor possono essere raccolte e utilizzate per produrre biopolimeri per la stampa 3D di prodotti”, spiega lo studio.

Dopo la raccolta, la biomassa algale può essere essiccata e quindi sottoposta a ulteriori lavorazioni per produrre biopolimeri, che sono polimeri naturali derivati da fonti vegetali rinnovabili.

Dall’aria agli oggetti: la collezione PhotoSynthetica

Lo studio ha recentemente presentato la collezione PhotoSynthetica, che contempla lo stesso AIReactor, uno sgabello e un anello realizzati proprio con i biopolimeri generati durante il processo di filtrazione dell’aria.

Questa collezione innovativa espande una ricerca iniziata da EcoLogicStudio nel 2018, che aveva portato alla creazione di una scultura a forma di albero su larga scala. Ora, con PhotoSynthetica, la biomassa delle microalghe, un materiale di scarto del lavoro fatto dal fotobioreattore, viene incorporata in una serie di oggetti di uso quotidiano, dando nuova vita a ciò che un tempo era considerato un rifiuto.

Fotobioreattore

Fotobioreattore

Fotobioreattore & friends: un respiro di futuro

La collezione PhotoSynthetica sarà in mostra dal 15 al 21 aprile nell’ambito dell’Isola Design Festival 2024, durante la Milano Design Week. Un’occasione per toccare con mano un futuro in cui la natura e la tecnologia si fondono per creare soluzioni sostenibili ai problemi di oggi.

AIReactor e la collezione PhotoSynthetica ci mostrano che un’altra aria è possibile, letteralmente. Che possiamo vivere in ambienti più sani, circondati da oggetti più green, grazie all’aiuto di piccoli alleati come le microalghe.

Un giorno, oltre alle piante, potrebbe diventare normale avere in casa anche un fotobioreattore, un piccolo angolo di natura che lavora instancabilmente per regalarci un respiro di benessere. Un’idea che, vista l’aria che tira, non sembra poi così lontana dalla realtà.

April 6, 2024 at 05:12PM

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