I ragazzi e le nonne non bastano. La Cedu respinge le cause sul clima – Avvenire

I ragazzi e le nonne non bastano. La Cedu respinge le cause sul clima – Avvenire

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I giovani del clima insieme a Greta

I giovani del clima insieme a Greta – Fotogramma

Nessuna decisione: «Le richieste devono essere discusse davanti a tribunali nazionali». La sentenza che poteva segnare la storia alla fine è stata un’enorme delusione. La Corte Europea dei Diritti dell’Uomo (Cedu), chiamata a emettere il suo verdetto sui primi tre ricorsi in materia di cambiamento climatico, li ha infatti respinti tutti e tre. Niente da fare: nel decimo mese consecutivo di record mondiale di caldo certificato appena ieri da Copernicus, sul clima manca ancora coraggio. Quello che chiedevano con forza le centinaia di persone – giovani e anziani, stavolta – che fuori dalla Cedu stamane s’erano riuniti assieme a Greta Thunberg, sperando in un esito differente.

I tre ricorsi

Tre, appunto, le richieste che erano arrivate davanti alla corte. La più importante era quello presentata da sei ragazzi portoghesi nei confronti di 32 Stati membri dell’Unione Europea – i 27 dell’Ue più Norvegia, Svizzera, Russia, Gran Bretagna e Turchia –, accusati di non fare abbastanza per ridurre le emissioni. I giovani avevano tra i 10 e 23 anni nel giugno 2017, quando hanno dato via al caso dopo che un incendio aveva devastato il bosco di Pedrógrão Grande provocando la morte di 64 persone. Di lì la decisione di chiedere ai grandi di pagare il “conto” per la tragedia.

Il secondo ricorso è stato presentato dall’associazione elvetica Senior Women for Climate Protection Switzerland (Anziane per il clima Svizzera), supportate da Greenpeace Svizzera, che chiedevano alla Corte di obbligare la Svizzera a intervenire a tutela dei loro diritti umani, e di adottare i provvedimenti legislativi e amministrativi necessari per contribuire a scongiurare un aumento della temperatura media globale di oltre 1,5°C, applicando obiettivi concreti di riduzione delle emissioni di gas serra.

Il terzo ricorso invece aveva per protagonista l’ex sindaco del paesino transalpino Grande-Synthe, il quale sostiene che la Francia non ha adottato misure sufficienti per limitare il riscaldamento globale.

April 9, 2024 at 11:38AM

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