La sentenza della CEDU che condanna la Svizzera è «ridicola» per l’UDC, la sinistra è soddisfatta – blue News | Svizzera italiana
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La sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo (CEDU) è uno schiaffo al Consiglio federale e alla sua incapacità di agire sul cambiamento climatico. È quanto afferma la co-presidente del partito socialista, Mattea Mayer, citata in un comunicato odierno, pubblicato dopo la condanna della Svizzera per violazione dei diritti umani in ambito ambientale. Per l’UDC questa sentenza è «ridicola».
Secondo il PS, non agendo contro il riscaldamento globale la Svizzera non rispetta i diritti umani, in particolare quelli delle persone vulnerabili. Il Consiglio federale deve attuare la sentenza il più rapidamente possibile, secondo il PS. «Una soluzione è già pronta», sottolinea l’altro co-presidente del partito, Cédric Wermuth, ricordando l’iniziativa per un fondo per il clima presentata dal PS e dai Verdi.
Per il consigliere nazionale bernese dei Verdi liberali, Jürg Grossen, questa sentenza non rappresenta una sorpresa. «Sappiamo che non stiamo facendo abbastanza per il clima», ha dichiarato a Keystone-ATS. Tuttavia è giusto che ciò sia stato riconosciuto anche a livello internazionale.
Secondo Grossen, la Svizzera deve essere un modello di comportamento nelle questioni climatiche. La legge sull’elettricità, che sarà sottoposta a votazione il 9 giugno e che mira a promuovere l’espansione delle energie rinnovabili in Svizzera, è centrale in questo senso. La legge sul CO2 è invece l’esempio lampante di come la Svizzera faccia invece troppo poco in termini di protezione del clima.
Per l’UDC la sentenza è «ridicola»
Di parere opposto il consigliere nazionale UDC Mike Egger (SG) che a Keystone-ATS ha definito «ridicola» la sentenza della CEDU. A suo dire è sempre pericoloso quando i tribunali fanno politica.
La Svizzera ha una buona politica ambientale e investe miliardi di franchi ogni anno, ha spiegato il deputato sangallese. «Abbiamo ridotto in modo significativo le emissioni pro capite di gas serra e tagliato il consumo di petrolio ed elettricità», ha aggiunto accennando ai dati pubblicati dalla Confederazione.
Oltre a ciò, la sentenza di Strasburgo non tiene conto di altri aspetti, come la «massiccia immigrazione» degli ultimi vent’anni. Ciò significa che le misure adottate in Svizzera sono sottostimate. Per questo, secondo Egger non vi è alcun bisogno di fare di più. Il «ministro» dell’ambiente Albert Rösti (UDC) ha già una strategia chiara su come affrontare le questioni ambientali.
cp, ats
April 9, 2024 at 02:39PM