Allarme oceano: impatto del cambiamento climatico sulla vita marina maggiore del previsto – Meteo Giornale

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Un nuovo metodo di analisi⁣ svela l’impatto del ‌riscaldamento e dell’acidificazione degli oceani ‌sulla fauna marina

La biologa marina Katharina Alter, del Royal Netherlands Institute for Sea Research‌ (NIOZ), ha co-condotto uno studio‌ che rivela come il riscaldamento ⁤e l’acidificazione degli‍ oceani influenzino‍ in maniera significativamente maggiore la fauna marina rispetto a quanto precedentemente compreso. I risultati, basati su un‍ innovativo metodo di analisi, sono stati⁤ pubblicati sulla rivista scientifica Nature Communications.

 

La necessità ‌di un nuovo⁤ approccio analitico

Alter spiega l’importanza di riassumere e analizzare i risultati degli studi pubblicati sugli effetti dei cambiamenti climatici: “Per comprendere meglio l’impatto globale dei cambiamenti climatici, i biologi​ marini ​calcolano ⁢gli effetti su tutte le specie di pesci ⁢o invertebrati considerandoli come ⁣un unico gruppo. Tuttavia, gli effetti determinati in studi ⁢individuali differenti possono annullarsi a vicenda: ad⁣ esempio, se gli ​invertebrati‌ come le ⁤lumache traggono vantaggio da‌ un certo ⁤cambiamento​ ambientale e ​altri invertebrati, come i ricci di mare, ⁣ne soffrono, l’effetto complessivo per ​gli invertebrati è considerato nullo, nonostante entrambi‌ i gruppi animali siano​ influenzati.”

Infatti, le lumache mangiano di più a‍ causa ⁤dei cambiamenti⁤ climatici e i ricci di mare mangiano di meno. Alter prosegue: “Entrambi gli‌ effetti ‌sono ‌importanti e hanno persino ⁢effetti a cascata: le alghe, cibo⁤ per i ricci di ⁤mare, crescono di più mentre⁤ la crescita⁣ delle alghe⁣ kelp, cibo per i⁤ gasteropodi, ‌diminuisce. La‍ differenza nell’alimentazione dei due invertebrati⁤ provoca un cambiamento nell’ecosistema, passando da un ecosistema dominato dalle alghe kelp a ⁣uno dominato dalle alghe, cambiando così ⁤l’ambiente di vita per tutti gli ⁣altri animali che vivono in questo ecosistema.”

 

Implicazioni⁢ per la comprensione dei‌ cambiamenti ecologici

In collaborazione con colleghi dell’Università di Wageningen ‌e di altre 12 istituzioni​ di‍ ricerca dagli Stati Uniti, Francia, ​Argentina, Italia e⁤ Cile, la dott.ssa⁣ Alter ha sviluppato il nuovo metodo ‌di ricerca che non annulla più i⁣ risultati apparentemente ‌contraddittori, ma li​ utilizza entrambi per determinare le conseguenze dei ⁤cambiamenti climatici sulla⁤ forma fisica degli animali.

Prima dell’uso di questo metodo, si sapeva che ⁣il ‍riscaldamento degli⁢ oceani e l’acqua ‍marina più acida influenzavano negativamente pesci e invertebrati in‌ tre modi generali: riducendo la loro possibilità⁣ di sopravvivenza, aumentando ⁣il loro metabolismo e indebolendo lo scheletro degli​ invertebrati.

Utilizzando il nuovo metodo, il gruppo internazionale di‍ ricercatori marini ha scoperto⁤ che i cambiamenti‌ climatici hanno effetti negativi su ulteriori importanti​ risposte biologiche di ⁢pesci e ‍invertebrati: fisiologia, riproduzione, comportamento e sviluppo fisico. Alter afferma: ‍”Poiché ciò può portare ​a cambiamenti​ ecologici che influenzano le strutture ⁣degli ecosistemi marini, i nostri risultati suggeriscono che i cambiamenti climatici avranno probabilmente impatti ⁣più forti di quanto precedentemente pensato.”

 

Fino al 100% dei⁢ processi biologici interessati

I crescenti​ livelli di anidride carbonica nell’aria‍ hanno causato per​ decenni un riscaldamento e un’acidificazione degli oceani, un trend che si ⁢prevede continuerà in futuro. Tuttavia, non è noto⁣ a ⁤quale velocità e in che misura.

Alter e i suoi colleghi hanno calcolato ⁣le conseguenze di tre scenari proiettati di⁢ aumento dell’anidride carbonica e, quindi, di ‌riscaldamento​ degli oceani e acidificazione: aumento estremo,‍ aumento ‌moderato all’attuale velocità​ e – a causa di ⁣possibili ​misure – aumento mitigato. ​Alter: “Il⁢ nostro nuovo‌ approccio suggerisce‌ che‍ se il riscaldamento e l’acidificazione degli oceani continuano‍ sulla traiettoria attuale, fino‍ al 100% dei processi biologici nelle specie di pesci e ⁣invertebrati sarà interessato, ⁢mentre i metodi⁢ di ricerca precedenti hanno riscontrato ⁤cambiamenti ‌in solo circa il 20 e⁣ il 25% di⁤ tutti i processi, rispettivamente.”

Inoltre, la ricerca mostra che le misure per mitigare i livelli di anidride carbonica atmosferica ​aiuteranno a ridurre i cambiamenti nei processi biologici:‍ nello scenario di basso anidride carbonica, il ⁣50% delle risposte negli invertebrati‌ e il 30%‌ nei pesci sarà interessato.

 

Rilevare impatti nascosti

Il grande​ vantaggio del nuovo⁣ metodo, secondo⁣ Alter,‍ è che si conoscono⁤ più dettagli sugli effetti dei cambiamenti​ climatici ⁣sulle specie. “Il nuovo metodo di calcolo‍ considera la significativa deviazione dallo stato attuale indipendentemente dalla sua direzione – sia essa vantaggiosa o dannosa – e la​ conta come‍ impatto del riscaldamento e dell’acidificazione delle acque marine. Con il nostro nuovo approccio, è possibile includere la più​ ampia gamma di risposte misurate e rilevare impatti che erano⁣ nascosti nell’approccio tradizionale.”

April 15, 2024 at 07:25AM

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