Il cambiamento climatico favorisce la diffusione di malattie zoonotiche mortali in Amazzonia – Meteo Giornale
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Impatto del meteo sulle malattie zoonotiche: il caso dell’echinococcosi policistica in Amazzonia
Uno studio condotto dall’Istituto di Salute Globale di Barcellona (ISGlobal) ha evidenziato come le epidemie di echinococcosi policistica, una grave malattia zoonotica, siano influenzate dalle variazioni meteo regionali nell’Amazzonia. Questa scoperta fornisce nuove prove sull’impatto del meteo sulle malattie tropicali trascurate in questa regione, con implicazioni anche per altre zoonosi.
Analisi dell’echinococcosi policistica
L’echinococcosi policistica (EP) è una zoonosi trascurata e potenzialmente letale causata dal verme intestinale Echinococcus vogeli, endemico nelle foreste neotropicali come l’Amazzonia. Sebbene sia curabile, la malattia può risultare fatale per circa un terzo delle persone infette se non diagnosticata in tempo. Il parassita vive normalmente in serbatoi animali ma può essere trasmesso all’uomo attraverso il contatto con animali infetti, in particolare le pacas, un grosso roditore spesso cacciato per il cibo.
“L’echinococcosi policistica è un esempio emblematico delle molte malattie zoonotiche associate alla manipolazione e al consumo di carne selvatica,” afferma Xavier Rodó, ricercatore dell’ISGlobal e ultimo autore dello studio. “Comprendere il ruolo del meteo nell’emergere e diffondersi di queste zoonosi è sempre più importante, data la situazione attuale di riscaldamento globale,” aggiunge.
Intuizioni basate sui dati
Nel corso della ricerca, Rodó e il suo team hanno compilato due database unici: uno relativo alle infezioni da EP in animali e umani in tutta la regione amazzonica (circa 400 casi), e un altro sulle pratiche di caccia (quasi 440.000 osservazioni di animali cacciati in 55 aree di studio indipendenti in sette paesi amazzonici e nella Guyana francese, negli ultimi 55 anni). Questo ha permesso agli autori di comprendere la distribuzione spaziale dell’EP e di indagare come la malattia sia influenzata da fattori ecologici, ambientali e meteo, oltre che dai modelli di caccia. Per fare ciò, hanno sviluppato due modelli di previsione indipendenti: uno per le infezioni animali (il modello silvatico) e uno per le infezioni umane (il modello di spillover).
Il meteo e i rischi di malattie zoonotiche
L’analisi rivela che temperature stabili favoriscono il ciclo silvatico (ovvero la circolazione del parassita nei serbatoi animali), mentre eventi meteo estremi (come El Niño) interrompono i modelli di caccia e favoriscono il passaggio del parassita agli umani. “Ciò significa che i cambiamenti meteo regionali dovuti al riscaldamento globale possono indirettamente guidare le epidemie di malattie negli esseri umani,” afferma Adrià San José, primo autore dello studio. Ciò significa anche che le informazioni sull’uso del suolo e le previsioni meteo potrebbero essere utili per l’allerta precoce di potenziali focolai di EP.
Questi risultati hanno chiare implicazioni per altre zoonosi simili legate alla caccia. Sottolineano inoltre il valore di database completi per comprendere il ruolo del meteo nell’emergere e nella diffusione di epidemie di malattie zoonotiche.
April 15, 2024 at 09:42AM