Nucleare, il ministro dell’Ambiente: “Il governo lo sta valutando come contrasto ai cambiamenti climatici” – La Stampa
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«Il “nuovo nucleare” è una risorsa per il contrasto ai cambiamenti climatici: il governo lo sta studiando e lo sta valutando». Lo ha annunciato il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin dalla conferenza all’Università di Pavia «Il nucleare italiano nella sfida al cambiamento climatico».
Il ministro ha sottolineato che la media europea «è al 20% di produzione di energia dal nucleare, con 100 rettori attivi e altri in costruzione». In alcuni Paesi «si arriva al 50% – ha aggiunto – e le politiche Ue sono state tutte improntate alla sostituzione direi ideologica degli idrocarburi con l’elettrico, che avvantaggia alcuni Paesi, innanzitutto la Francia, che dipendono molto meno nei prezzi dalle turbolenze geopolitiche».
Il ministro ha anche ribadito che «le politiche italiane sono improntate alla neutralità carbonica, come sempre ribadito dalla premier Meloni. Oggi i due terzi dell’energia elettrica vengono dalle fonti a carbonio e ottenerla solo dalle rinnovabili è molto sfidante, ricordando che solare ed eolico non sono fonti ambientalmente neutre», ha spiegato.
«L’Italia ha bisogno di molta e buona energia per rivoluzionare il suo sistema produttivo. Per muovere il Paese con l’elettrico bisognerebbe coprire il Paese con pannelli solari e pale eoliche: dobbiamo andare con cautela, la scelta del governo è quella di riaprire il capitolo del nucleare nel nostro Paese. Intendiamo il nucleare come energia di sostegno alle rinnovabili e questo mix ci sembra quello corretto: piccoli reattori con potenza fino a 300 megawatt potrebbero contribuire in modo significativo».
Pichetto Fratin aveva già rivendicato l’attenzione al tema del nucleare da parte del suo partito. Lo aveva fatto dal palco degli Stati Generali dell’Economia dello scorso sabato a Milano. «Forza Italia è l’unico partito che ha sempre avuto il tema del nucleare nel proprio programma, perché era la scelta di Silvio Berlusconi dal 1994».
Pare una frecciata al ministro Matteo Salvini che negli ultimi anni ha sposato il tema del “nuovo nucleare”. Poi aveva aggiunto: «Stiamo investendo in modo forte sulle rinnovabili. Questi passaggi, che sono importanti e che sono anche nella disponibilità di un Paese come l’Italia, non sono sufficienti, perché non danno continuità. Il sole c’è di giorno, non c’è di notte, il vento non sempre è garantito e noi ribadiamo la volontà che l’Italia torni a essere un Paese dove l’energia nucleare è l’energia che dà futuro e che dà garanzie sulla continuità, sul prezzo e sulla neutralità, che significa energia pulita».
April 15, 2024 at 12:31PM