Nucleare, ancora aperture dal governo: risorsa per contrasto a cambiamenti climatici – Il Secolo XIX

Nucleare, ancora aperture dal governo: risorsa per contrasto a cambiamenti climatici – Il Secolo XIX

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Il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha dichiarato che "il nuovo nucleare rappresenta una risorsa per il contrasto dei cambiamenti climatici" e per l’Italia "va definito come un ritorno al futuro, una scelta ecologica e una strategia efficace per supportare l’impegno italiano contro il riscaldamento globale". Intervenuto a Pavia per "Il nucleare italiano nella sfida al cambiamento climatico", convegno promosso da iWeek, joint venture di V&A – Vento & Associati e Dune Tech Companies, il ministro ha ripetuto che "il governo lo sta studiando e valutando per quelli che sono gli usi futuri. Intendiamo il nucleare una energia di sostegno alle rinnovabili per dare continuità energetica".

L’uso dei piccoli reattori di nuova generazione, ha proseguito, potrebbe "contribuire in maniera significativa alla sicurezza e all’indipendenza energetica del nostro Paese: il nucleare di nuova generazione potrebbe consentire di raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione, senza enormi sacrifici sociali e ambientali". Per far ripartire la produzione, ha ricordato Pichetto, "sarà necessario ridefinire il quadro giuridico che indichi una cornice di misure di controllo e autorizzative. Un percorso giuridico che, accanto a quello tecnico e scientifico, è oggetto della piattaforma sul nucleare sostenibile" del ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica.

Nel corso del suo intervento Pichetto ha ricordato "in Europa oggi si produce il 20% dell’energia dal nucleare, con oltre 100 reattori attivi e alcuni in costruzione. In alcuni Paesi il nucleare supera il 50% del fabbisogno nazionale. Le politiche dell’Unione europea sono state tutte improntate alla sostituzione, ideologica, degli idrocarburi con l’elettrico. Ma pensare di riuscire sostituire tutti gli usi degli idrocarburi solo con le rinnovabili è un obiettivo sfidante e complesso: l’Italia ha bisogno di molta e buona energia e per far muovere tutta l’Italia con l’elettrico, senza gli idrocarburi, dovremmo da qui ai prossimi 25 anni coprire il paese con pannelli e pale eoliche. Dobbiamo andare con cautela".

All’evento era presenta anche il vicepresidente del Consiglio e ministro dei Trasporti, Matteo Salvini. "Da vicepresidente del Consiglio conto di riuscire a portare in Cdm il dossier perché il 2024 sia l’anno della scelta e della responsabilità sul nucleare, con qualche mugugno di fondo che comunque non manca mai", ha dichiarato Salvini nel suo intervento. "Mi prendo l’impegno a fare di tutto perché l’intero governo italiano entro nel 2024 riporti l’Italia nel contesto dei paesi civili e, se servisse un passaggio referendario, sono il primo a promuovere e proporre una raccolta delle firme perché popolo italiano ha capito dove è il futuro e dove il passato".

Sul dossier nucleare, ha ricordato il ministro, "la delega non è direttamente mia, anche se da ministro di Infrastrutture e Trasporti più energia a basso costo c’è e più sono contento. Proporrò che entro il 2024 l’Italia torni da protagonista e non solo da osservatrice nel contesto del nucleare. Conto che siano tutti d’accordo", ma "bisogna accelerare". Tra i "vantaggi" del nucleare, ha sottolineato il ministro, c’è "la filiera totalmente italiana. La filiera di produzione, di logistica e gestione potrebbe essere totalmente italiana quindi nel nome dell’indipendenza energetica questo può essere un passo in più".

April 15, 2024 at 06:35PM

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