Cambiamenti climatici e il futuro della viticoltura in Toscana – Corriere dell’Economia

Il cambiamento climatico rappresenta una minaccia incombente per l’agricoltura tradizionale, e la viticoltura toscana non fa eccezione. Esperti e scienziati avvertono che l’aumento delle temperature, le prolungate siccità e gli eventi climatici estremi potrebbero non solo alterare la composizione dei vini, influenzando sapori e aromi, ma potrebbero anche costringere la viticoltura a spostarsi da aree storicamente ideali per la coltivazione dell’uva, come la Toscana, entro il 2050.

Durante l’evento Vinitaly, tenutosi a Casa Coldiretti nell’area Canalgrande, Coldiretti Toscana e Vigneto Toscana hanno esortato il settore a non rimanere inerte di fronte a questi scenari potenziali. “Il nostro impegno è volto a dotare le aziende vitivinicole di strumenti adeguati per fronteggiare queste sfide” ha dichiarato Letizia Cesani, presidente di Coldiretti Toscana e Vigneto Toscana. La ricerca di varietà di uva più resilienti e adattabili alle nuove condizioni climatiche è una delle strategie chiave proposte, insieme allo sviluppo di tecniche di evoluzione assistita e alla selezione massale per potenziare la biodiversità e la resistenza alle malattie.

Le iniziative non si limitano alla sola ricerca. La disponibilità di infrastrutture per la gestione sostenibile delle risorse idriche, come gli invasi per il recupero delle acque piovane, e l’adozione dell’agricoltura di precisione per ridurre l’uso di risorse sono essenziali per preservare il patrimonio vitivinicolo regionale. “La ricerca e l’innovazione sono cruciali per sostenere un settore che contribuisce significativamente al PIL agricolo e al valore turistico della regione” ha aggiunto Cesani.

L’incontro ha visto la partecipazione di figure chiave come Stefania Saccardi, vicepresidente e assessore all’Agroalimentare, che ha sottolineato l’importanza di investire in ricerca e innovazione proporzionalmente al valore del settore vitivinicolo. La collaborazione con università, istituzioni scientifiche e imprese sarà fondamentale per sviluppare soluzioni innovative e sostenibili.

La giornata è stata moderata da Angelo Corsetti, direttore di Coldiretti Toscana, e ha visto la partecipazione di Francesco Ferreri, Riccardo Velasco, Enrico Bachechi e Gennaro Giliberti, dimostrando un forte impegno collettivo nel rispondere proattivamente ai cambiamenti climatici.