Esportazioni, così non va. Un calo del 2.5 per cento. Cresce solo l’agroalimentare – LA NAZIONE

Esportazioni, così non va. Un calo del 2.5 per cento. Cresce solo l’agroalimentare – LA NAZIONE

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PISTOIA

Un’economia in crisi che sembra essere nel bel mezzo del rimbalzo storico dovuto alla produzione post-pandemia che, però, lancia segnali preoccupanti per il futuro dal punto di vista economico ed occupazionale. L’Irpet – Istituto regionale programmazione economica della Toscana – ha ufficializzato i numeri a consuntivo 2023 delle esportazioni nella nostra regione e la provincia di Pistoia chiude con un tutt’altro che incoraggiante -2.5%: nel Granducato sono quattro, su dieci, le province che fanno registrare un valore negativo al 31 dicembre scorso e non può che rappresentare un campanello d’allarme sul mondo produttivo nostrano.

Nello specifico, l’unico settore che ha fatto registrare numeri positivi è l’agro-alimentare con una crescita del 13% rispetto alla fine del 2022 per un valore complessivo di 218 milioni di euro, mentre nella voce generica "altri settori" si nota un +3,7% (e qui la stima del venduto arriva a 831 milioni). Venendo agli aspetti negativi, invece, il gruppo viene tirato dal comparto dei mezzi di trasporto legato in particolar modo al ferrotranviario che accusa un pesante -28.9% a fronte di vendite per 169 milioni di euro. Non va meglio al settore della gomma e plastica che si attesta al -11,2% e va poco meglio al mondo del filato e tessuto (con particolare riferimento a tutto ciò che gravita intorno a Prato fra Agliana, Montale e Quarrata) che registra un -10,6%. Confrontando quello che succede nel resto della Toscana, invece, si denota come a crescere a ritmo più sostenuto sono state le province di Siena (+33,2%), Massa-Carrara (+17%), Prato (+12%) e Livorno (+9%).

Rimanendo alla vicina Prato, al di là del beneficio di produzioni per la maggior parte non locali come la commercializzazione di veicoli aerospaziali nel pratese, va registrato l’arretramento per filati e tessuti. Chi ha fatto registrare un arretramento anche più grave di quello di Pistoia è, per rimanere vicini a noi, Lucca (-5,7%) che deve fare i conti con una crescita notevole dell’industria nautica e la contrazione del cartario. Sempre col segno negativo, infine, anche la provincia di Pisa (-3,7%) e Grosseto (-3,1%) che paga a caro prezzo la contrazione sull’export di prodotti chimici di base. Un tassello, che si va ad aggiungere ad altri degli ultimi tempi legati ad occupazione e ricchezza delle famiglie, che fa suonare il campanello d’allarme per la nostra provincia.

Saverio Melegari

April 18, 2024 at 06:56AM

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