Salute mentale, istruzione e cambiamento climatico sul podio della classifica del sondaggio “il tuo voto conta” – Oggi Scuola

Salute mentale, istruzione e cambiamento climatico sul podio della classifica del sondaggio “il tuo voto conta” – Oggi Scuola

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Lanciato dalla Rete SOS Villaggi dei Bambini

Milano, 18 aprile 2024 – Coinvolgere e sensibilizzare i giovani neomaggiorenni all’esercizio del diritto al voto e dare una nuova centralità ai temi che maggiormente interessano le giovani generazioni. Questi gli obiettivi del sondaggio “Il tuo voto conta” promosso dalla Rete SOS Villaggi dei Bambini che si è concluso con l’incontro che si è svolto martedì 16 aprile a Roma, presso il centro “Esperienza Europa – David Sassoli”. Focus dell’evento, il dialogo tra i Capi Delegazione del Parlamento uscenti e un gruppo di giovani elettori che hanno partecipato al sondaggio, per discutere dei risultati ottenuti e del futuro dell’Europa.

Consapevole che uno dei più importanti principi presenti nella Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza è legato alla partecipazione, SOS Villaggi dei Bambini lavora con impegno per favorire la partecipazione dei giovani al proprio percorso di crescita e alla vita democratica del Paese. È in questa cornice che si inserisce il sondaggio, lanciato lo scorso marzo, in vista delle elezioni europee del 6-9 giugno 2024, realizzato con il Parlamento europeo, il patrocinio della Commissione europea e in collaborazione con IlSole24Ore. Obiettivo: conoscere l’opinione dei giovani, tra i 18 e i 22 anni, su alcune tematiche chiave, quali salute mentale, tutela e protezione di bambini, bambine e adolescenti, istruzione e povertà, migranti/MSNA, cambiamento climatico e uguaglianza di genere, che SOS Villaggi dei Bambini porta avanti, da anni, per far sì che nessun bambino nasca per crescere da solo.

Da oltre 60 anni, l’Organizzazione è, infatti, impegnata in Italia a sostegno dei bambini privi di cure familiari o a rischio di perderle: minorenni fuori famiglia, bambini e ragazzi con situazioni famigliari difficili e dolorose, Minori Stranieri Non Accompagnati e si occupa del difficile percorso da neomaggiorenni verso l’autonomia, facendosi altresì portavoce dei loro bisogni, per assicurare a tutti protezione e tutela.

L’incontro ha visto la partecipazione dell’On. Brando Benifei, in collegamento da remoto, Valeria Fiore, Responsabile Comunicazione e Social Media del Parlamento europeo, Francesca Landi, Responsabile Comunicazione di SOS Villaggi dei Bambini, Emanuele Caroppo, psichiatra e psicoanalista e coordinatore del Comitato scientifico di SOS Villaggi dei Bambini, insieme a un gruppo di giovani, selezionati tra coloro che hanno preso parte al sondaggio, provenienti dai Villaggi SOS presenti in Italia e/o vicini all’Organizzazione. Sono stati, infatti, oltre 600 i giovani raggiunti attraverso una campagna di sensibilizzazione ideata, non solo grazie alla visibilità sulle principali testate media, ma anche con uno storytelling social, con l’obiettivo di promuovere e avvicinare i ragazzi alle tematiche focus del sondaggio, attraverso un linguaggio diretto e vicino al loro mondo.

L’incontro, moderato dal giornalista de IlSole24Ore, Federico Taddia, è stato anche l’occasione per discutere e confrontarsi sulle tre tematiche più votate dai ragazzi: salute mentale, istruzione e povertà e cambiamento climatico per porre i bisogni dei giovani al centro dell’agenda parlamentare europea 2024, affinché l’Unione Europea possa essere a misura di tutti.

“Il tuo voto conta è un progetto che rientra nelle attività di comunicazione del Parlamento europeo portato avanti insieme con SOS Villaggi dei Bambini e IlSole24Ore che ringraziamo. L’evento finale ha offerto uno spaccato interessante sui temi che interessano i giovani di tutta Italia: salute mentale, possibilità di istruzione e educazione per tutti e tutela dell’ambiente. Ambiti questi che rientrano nel campo di attività dell’Europa e del Parlamento europeo. Importante ascoltare i ragazzi, far conoscere quanto fatto dall’Europa e l’impatto diretto sulla vita quotidiana dei cittadini e dei giovani in particolare.

É stata anche l’occasione di far conoscere dove reperire le informazioni sulle decisioni del PE e per accompagnare i giovani verso un voto e una partecipazione consapevole alle elezioni europee l’8-9 giugno 2024. “Usa il tuo voto” è la campagna istituzionale del Parlamento europeo che intende chiamare al voto tutti i cittadini ricordando il valore di un diritto che è espressione della nostra libertà” ha dichiarato Valeria Fiore, Responsabile Comunicazione e Social Media Parlamento europeo.

I giovani votanti si sono dimostrati molto sensibili alla tematica della salute mentale, nota tra i giovani anche per l’influenza che hanno oggi i social nella loro vita: è qui, infatti, che i ragazzi trovano i loro idoli, influencer che ne parlano come di un problema reale e non più invisibile. Secondo gli ultimi dati UNICEF, più di 11 milioni di bambini e giovani nell’Unione Europea soffrono di problematiche legate alla salute mentale. Gli adolescenti, infatti, hanno maggiori probabilità di essere esposti a ansia e depressione. La salute mentale è uno stato di benessere fisico, mentale e sociale. È alla base dello sviluppo individuale e del progresso della società e, in quanto tale, è un diritto umano fondamentale e un bene pubblico.

A questo si aggiunge il problema che tra i giovani che hanno perso o rischiano di perdere le cure genitoriali sono più vulnerabili al disagio psicosociale rispetto ai propri coetanei, con conseguenze che si protraggono anche nell’età adulta.

Al secondo posto del sondaggio, in ex aequo con la terza tematica, istruzione e povertà. Risultato che non sorprende, considerando che in Italia sono 2,18 milioni le famiglie in condizione di povertà assoluta, di cui 1,27 milioni sono minorenni. Un disagio economico che spesso si traduce in divario educativo, poiché povertà economica e povertà educativa si alimentano a vicenda: le ristrettezze economiche limitano l’accesso alle risorse culturali ed educative, costituendo un ostacolo oggettivo per bambini e ragazzi che provengono da famiglie svantaggiate.

La povertà educativa condiziona la vita di bambini e ragazzi, privandoli di opportunità preziose. Per questo occorre iniziare a contrastare il fenomeno fin dai primi anni di vita, per assicurare a ogni ragazzo una piena realizzazione di sé e un’inclusione sociale. L’Italia è indietro rispetto alla media UE anche per quanto riguarda la dispersione scolastica. Detiene il triste record di essere il Paese con più NEET rispetto a tutti gli altri Stati dell’Unione Europea: sul totale dei 15-29enni la quota di NEET (Neither in Employment nor in Education and Training, ovvero né occupati in attività lavorative né impegnati in corsi di istruzione e formazione) è pari al 19,0%.

Per quanto riguarda l’istruzione, c’è una vera emergenza educativa nel mondo. Il 50% dei giovani della popolazione globale non frequenta la scuola e le diseguaglianze nell’educazione vengono principalmente da condizioni socio-economiche svantaggiate e da contesti di conflitto, che generano a loro volta povertà, fame e guerra. A questo si aggiunge la pandemia, periodo in cui – secondo l’UNESCO – solo il 40% del totale degli studenti nel mondo è stato supportato dalle istituzioni, permettendogli una didattica a distanza e connessioni. Diventa per questo fondamentale pensare all’educazione non come a un lusso da garantire solo dopo il superamento dell’emergenza, ma come una priorità dell’intervento umanitario.

A pari merito con la tematica dell’istruzione, troviamo il cambiamento climatico. Oggi i giovani sono sempre più coinvolti da questo tema, perché i danni ambientali sono una minaccia significativa per i diritti dei minorenni a livello globale. Un ambiente pulito, sano e sostenibile è di per sé un diritto umano e una necessità affinché si possa godere dei propri diritti. Per questo i ragazzi sentono necessario un intervento.

Quando, infatti, i governi prendono decisioni sull’ambiente e sul cambiamento climatico, dovrebbero considerare l’impatto sui minorenni, sulla loro crescita e sviluppo. Dovrebbero coinvolgere i giovani e assicurarsi di fornire loro una spiegazione su come sono state prese le decisioni, anche in considerazione delle loro opinioni e dovrebbero garantire l’accesso a informazioni chiare e accurate sull’ambiente e sul clima e favorirne la condivisione, in modo che bambini, bambine e adolescenti di età e provenienza diverse siano in grado di comprenderle.

April 18, 2024 at 11:54AM

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