Clima, quanto costano i cambiamenti? I redditi medi caleranno del 19% entro il 2049: ecco perché – Corriere della Sera

Clima, quanto costano i cambiamenti? I redditi medi caleranno del 19% entro il 2049: ecco perché – Corriere della Sera

https://ift.tt/b7CqONZ

I cambiamenti climatici impattano non solo sulla vita delle persone ma avranno costi altissimi anche a livello economico. Le conseguenze degli eventi climatici estremi  ricadono sulla produttività del lavoro, sull’agricoltura, sulla salute, sul turismo, sui danni alle infrastrutture (come nel caso delle inondazioni). Costi che non pesano solo sul Pil globale, ma anche sul reddito dei cittadini nel mondo. In Italia, ad esempio, si prevede che entro il 2050 il reddito medio dei cittadini subirà una drastica diminuzione del 15% a causa della crisi climatica. Ad affermarlo è un recente studio pubblicato sulla rivista Nature basato condotto da alcuni ricercatori del Potsdam Institute for Climate impacts Research (PIK) su dati provenienti da oltre 1.600 regioni in tutto il mondo negli ultimi 40 anni. Lo studio stima un crollo dei redditi medi  di quasi un quinto entro i prossimi 26 anni, con un costo dei danni sei volte superiore al prezzo della limitazione del riscaldamento globale a 2°C  per raggiungere l’Accordo di Parigi sul clima.

Il conto da pagare

L’aumento delle temperature, delle piogge più intense e delle condizioni meteorologiche estreme presenterà un conto salatissimo da pagare: 38.000 miliardi ogni anno entro la metà del secolo. La perdita media di reddito sarà del 19% entro il 2049, ma questa cifra nasconde disuguaglianze sconcertanti. Paesi meno responsabili del cambiamento climatico subiranno danni più gravi rispetto a quelli ad alto reddito ed alte emissioni (negli Stati Uniti e in Europa il calo sarà di circa l’11%), con un impatto particolarmente devastante su molte nazioni africane e asiatiche meridionali, dove si prevedono riduzioni fino al 22%. Le perdite economiche previste sono significative anche per le economie sviluppate dell’emisfero settentrionale. Il reddito della Germania diminuirà dell’11%, quello della Francia del 13% mentre il Regno Unito del 7%. I più colpiti saranno, infatti,  i paesi delle regioni già calde tra cui Botswana (-25%), Mali (-25%), Iraq (-30%), Qatar (-31%), Pakistan (-26%) e Brasile (-21%).

In Europa: il caso del Mediterraneo

«L’Europa mediterranea – è il commento allo studio di Francesco Lamperti, dell’Istituto di Economia della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa – subirà un impatto maggiore rispetto a quella continentale, e questo perché l’area mediterranea è considerata un hotspot per il cambiamento climatico, dove i suoi effetti si fanno sentire in maniera più pronunciata». Il modello indica che le perdite economiche riguarderanno tutte le aree del globo, con l’eccezione di quelle a latitudini elevate, come Alaska, Groenlandia, Scandinavia e Russia settentrionale, dove le temperature più alte avranno invece un effetto positivo sul reddito.  

Le azioni umane: ecco cosa si può fare

Ma le azioni umane possono ancora fare la differenza. Se non ci curassimo dei cambiamenti e proseguissimo con la nostra quotidiana attività senza correre ai ripari, si andrebbe incontro a perdite medie di reddito del 61% entro il 2100. Tuttavia, se le emissioni scenderanno a zero entro la metà del secolo, il declino del reddito si stabilizzerà intorno al 20%. Tuttavia, gli studiosi avvertono che questo studio potrebbe essere solo la punta dell’iceberg. Quelle dichiarate sono stime conservative che non tengono conto di  importanti impatti climatici, come ondate di calore, innalzamento del livello del mare e danni agli ecosistemi, che non sono ancora stati completamente valutati. «La stima è indipendente dalle politiche di riduzione delle emissioni che potranno essere introdotte, il calo del reddito si verificherà in qualsiasi scenario, e ciò sottolinea l’urgenza di trovare politiche di adattamento, spesso lasciate in disparte nel dibattito pubblico», ha aggiunto Lamperti. È chiaro che sono necessarie strategie di adattamento più forti per far fronte ai cambiamenti climatici. Ridurre le emissioni è fondamentale e anche economicamente vantaggioso. La scelta è nelle nostre mani. È una sfida urgente che richiede azioni immediate.

Iscriviti alle newsletter di L’Economia

Whatever it Takes di Federico Fubini

Le sfide per l’economia e i mercati in un mondo instabile

Europe Matters di Francesca Basso e Viviana Mazza

L’Europa, gli Stati Uniti e l’Italia che contano, con le innovazioni e le decisioni importanti, ma anche le piccole storie di rilievo

One More Thing di Massimo Sideri

Dal mondo della scienza e dell’innovazione tecnologica le notizie che ci cambiano la vita (più di quanto crediamo)

E non dimenticare le newsletter
L’Economia Opinioni e L’Economia Ore 18

19 aprile 2024

© RIPRODUZIONE RISERVATA

April 19, 2024 at 09:29AM

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *