Eventi estremi: solo il 16% degli italiani considera al sicuro la propria casa – ESGNews.it
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Il cambiamento climatico e gli eventi estremi sembrano aver aumentato il livello di attenzione degli italiani. Pensando alla propria casa, solo il 16% la ritiene al sicuro e non percepisce questo tipo di rischio. Otto su dieci (82%) al contrario si dicono più sensibili di quanto non fossero anche solo pochi anni fa e di questi il 42% si dice fortemente preoccupato che con l’intensificarsi dei fenomeni la propria abitazione possa subire danni anche molto rilevanti nel prossimo futuro. È quanto emerge rileva dall’ultima ricerca dell’Osservatorio Sara Assicurazioni. Dall’analisi emerge che questa preoccupazione nel corso degli ultimi anni ha persino spinto un italiano su tre (32%) a pensare di trasferirsi in una zona più sicura, anche se, dice il 20%, la sensazione generale è che ormai questi eventi possano capitare ovunque e non ci siano aree che possano dirsi a rischio zero.
L’Italia è infatti particolarmente esposta ai fenomeni calamitosi e agli eventi estremi la cui frequenza è aumentata a causa del climate change. Secondo l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), il 94% dei comuni italiani è a potenziale rischio di frane, alluvioni ed erosione costiera. Lo scorso anno, inoltre, come sottolinea l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, in Italia si sono registrati 16.307 terremoti, uno ogni 30 minuti, in linea col 2022.
Per ridurre questi rischi e le loro conseguenze su persone, beni e abitazioni, secondo gli italiani sono in primo luogo necessari interventi per la messa in sicurezza del territorio e il contenimento del rischio idrogeologico (40%). Occorrerebbe inoltre migliorare la sicurezza degli edifici esistenti (33%) e investire in tecnologia (23%), soprattutto in funzione preventiva, ad esempio attraverso sensori di allerta.
Per diminuire ulteriormente gli effetti di questi fenomeni, il 60% degli italiani oggi valuterebbe di assicurare la propria casa contro un 40% di restii. Se le ragioni del “no” sono soprattutto legate alla poca conoscenza di questo tipo di polizze (27%) e alla presenza di altre spese da sostenere (21%), a spingere sei connazionali su dieci verso questa possibilità sono invece la volontà di tutelarsi economicamente in caso di danni e la maggior sensibilità dichiarata a questi rischi.
“La maggior frequenza e intensità degli eventi naturali rappresenta un serio fattore di rischio per il Paese” ha dichiarato Marco Brachini, Direttore Marketing, Brand e Customer Relationship di Sara Assicurazioni, “Una polizza assicurativa sulla casa attraverso le opportune garanzie permette di tutelarsi dai danni prodotti dai fenomeni naturali riducendo l’impatto sul proprio patrimonio”.
April 24, 2024 at 11:57AM