ESG e Sostenibilità: moda o tendenza di lungo periodo? – Commercialista Telematico | Software fiscali, ebook, formulari e videoconferenze accreditate
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Il concetto di sostenibilità e l’acronimo ESG sono sempre più pervasivi, anche nel mondo aziendale e imprenditoriale. Quali sono gli sviluppi per le imprese italiane? E quale può essere il ruolo del commercialista – consulente?
Il concetto di sostenibilità e più generalmente l’acronimo ESG Environment, Social, e Governance stanno diventando sempre più utilizzate e sembrano essere sempre più importanti nella definizione delle strategie aziendali. Siamo di fronte a un cambiamento di mentalità o a una moda passeggera?
Ne parliamo con Fabrizio Marasi…
D: La sostenibilità ed il comportamento ESG sono una moda passeggera o un trend che ci accompagnerà per molto tempo?
R: La sostenibilità è un cambiamento fondamentale nel modo in cui le imprese operano e sarà rilevante per il futuro prevedibile. È essenziale per rispondere alle pressioni normative e alle aspettative del mercato, influenzando tutti gli aspetti della strategia aziendale. Non è una moda, ma una trasformazione duratura nel panorama aziendale globale.
Credo, però, sia utile fare chiarezza intendiamo quando parliamo di sostenibilità.
La sostenibilità è l’abilità di mantenere processi o condizioni nel tempo senza esaurire risorse o danneggiare l’ambiente. Si basa su tre pilastri: ambientale, sociale ed economico.
- Il pilastro ambientale si concentra sulla protezione dell’ecosistema e riduzione dell’inquinamento.
- Il pilastro sociale mira a garantire equità, diritti umani e miglioramento della qualità della vita.
- Infine, il pilastro economico si occupa di gestire le risorse per una stabilità finanziaria a lungo termine, promuovendo innovazione e posti di lavoro sostenibili. L’obiettivo è equilibrare queste aree per soddisfare le necessità attuali senza compromettere il futuro delle generazioni.
D: Abbiamo svelato l’acronimo ESG… Spesso sento dire che la sostenibilità è inutile o costosa; io penso che, al contrario, sia un’opportunità.
R: L’adozione di pratiche sostenibili può avere costi iniziali e di mantenimento, ma rappresenta un investimento strategico a lungo termine.
Migliora la reputazione, incrementa la lealtà dei clienti e facilita l’accesso a nuovi mercati.
Inoltre, aziende sostenibili spesso si qualificano per condizioni di finanziamento più favorevoli dalle banche, fonte primaria di finanziamento per le MPMI, che sono soggette a regole che le obbligato a valutare i rischi ESG nel momento in cui erogano finanziamenti o rinnovano gli affidamenti.
D: In pratica la scelta sostenibile spesso fa risparmiare sui costi? Quindi si traduce in un vantaggio per l’impresa…
R: Molte imprese hanno già fatto investimenti sostenibili “a loro insaputa“, con l’obiettivo di ridurre i costi energetici o i consumi di acqua, non con l’obiettivo di essere sostenibili in senso “ambientale” ma nell’ottica di essere più competitivi migliorando l’efficienza dei processi. Questi benefici possono variare a seconda del settore e delle specifiche attività aziendali. Ma non vorrei che la sostenibilità fosse vista solo sotto il profilo ambientale.
La “S” dei fattori ESG significa Social (non sostenibilità) e questo impatta nelle relazioni con la forza lavoro, con i fornitori, i clienti e la comunità in cui l’azienda si trova ad operare. Un bravo imprenditore sa quanto il welfare o la formazione continua del personale possano attrarre e trattenere i talenti in azienda.
D: Come può il Commercialista / Consulente intercettare le necessità dei clienti?
R: Il commercialista può supportare le PMI nell’adozione della sostenibilità, aiutandole a comprendere come questa possa migliorare la loro competitività. Ciò include analisi dettagliate, miglioramenti sostenibili e orientamento sugli incentivi e normative vigenti, aiutando le imprese a posizionarsi meglio sia nel mercato sia per l’ottenimento di finanziamenti.
Ricordiamoci che la normativa prevede che i report di sostenibilità siano parte integrante dei bilanci e tengano conto anche dell’aspetto finanziario dell’implementazione dei fattori ESG.
D: Sfatiamo un mito: solo le grandi aziende seguiranno il trend ESG? Oppure anche le PMI?
R: Continui a parlare di trend come se fosse una tendenza passeggera, penso che la creazione di valore condiviso sarà talmente pervasiva nella strategia delle imprese che ci dimenticheremo di considerarla un fattore a se stante.
Per tornare alla tua domanda, le PMI saranno, anzi sono altrettanto coinvolte nel trend ESG, non solo per conformità normativa ma per necessità di mercato. La loro capacità di integrare pratiche sostenibili è essenziale per mantenere relazioni forti sia con grandi aziende che richiedono conformità nella catena del valore, sia con istituti finanziari che valutano l’impatto ambientale e sociale nell’erogazione del credito.
D: E a livello di micro impresa, quali sviluppi vedi?
R: Le microimprese possono adottare misure sostenibili che non solo migliorano l’efficienza operativa ma anche rafforzano il loro ruolo nel mercato locale e più ampio. Pratiche come migliorare l’efficienza energetica o utilizzare risorse sostenibili possono essere implementate con costi iniziali gestibili, portando benefici tangibili e a lungo termine sia in termini operativi che di percezione di marca.
NdR. Per una prima analisi fiscale: Progetti di sostenibilità (ESG),: i costi sono sempre deducibili?
Fabrizio Marasi e Luca Bianchi
Sabato 27 Aprile 2024
April 27, 2024 at 06:11AM