Il ghiaccio del lago di Yellowstone sfida il cambiamento climatico e non si scioglie – Meteo Giornale

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Analisi della fenologia del ghiaccio ‍nel ​Lago Yellowstone

Uno studio⁢ recente condotto ‌da un team di scienziati dell’Università‌ del Wyoming⁤ ha rivelato ​che la durata del periodo di copertura ghiacciata del Lago Yellowstone è rimasta‍ costante nell’ultimo secolo, nonostante l’aumento delle temperature regionali. ‌Questo risultato contrasta con la tendenza osservata nella maggior ​parte dei laghi a livello globale, che stanno sperimentando una riduzione della durata della copertura ghiacciata a causa dei cambiamenti meteo.

La ricerca, pubblicata sulla rivista Environmental Research ‍Letters, è stata guidata da Lusha Tronstad, zoologa specializzata in invertebrati presso la ‌Wyoming ‌Natural Diversity Database e il Dipartimento di Zoologia e Fisiologia dell’Università del Wyoming, e da Isabella⁢ Oleksy, ex ricercatrice post-dottorato presso la stessa università e ora membro della facoltà dell’Università​ del Colorado-Boulder.

 

Contesto geografico ‌e ambientale del⁤ Lago Yellowstone

Il Lago Yellowstone, situato a 2357 metri sul livello del mare nel cuore del Parco Nazionale di Yellowstone, è il più ‍grande lago ad ⁤alta quota del Nord America, con ‌una lunghezza di circa 32 km e una larghezza di⁣ 23 km, per una ⁢superficie totale di 350 km quadrati. Il ‌lago si ghiaccia completamente tra la fine di dicembre e l’inizio di gennaio ⁣e di ​solito​ si scongela ⁣tra la fine di maggio e l’inizio di giugno.

I dati relativi alla ⁤data di disgelo del lago sono stati registrati annualmente dal personale della Lake Village Ranger Station ⁣dal 1927, mentre la data di congelamento è stata registrata dal 1931. Gli scienziati hanno analizzato questi dati insieme a quelli meteo relativi allo ‌stesso periodo, inclusi le temperature dell’aria e le precipitazioni. Hanno inoltre confrontato i dati del Lago Yellowstone⁣ con quelli di sette laghi simili nell’Europa settentrionale.

 

La mancanza‍ di cambiamenti a lungo termine nella durata della copertura ghiacciata del Lago Yellowstone è stata inaspettata, dato che la regione⁣ di Yellowstone ha registrato‌ un​ riscaldamento climatico. Dal 1950, le temperature annuali sono aumentate‌ di‌ 1°C nell’ecosistema di Yellowstone, ⁤con un incremento particolarmente marcato alle ​alte quote del Lago Yellowstone, dove le temperature dell’aria sono aumentate ⁢di circa 1,4°C tra il‍ 1980⁤ e il⁤ 2018.

“Utilizzando i dati meteo locali, abbiamo trovato alcune ​evidenze di un aumento delle temperature estive, autunnali ‍e‍ primaverili, principalmente negli ultimi tre decenni,” hanno scritto gli scienziati riguardo alle ‌temperature dell’aria al Lago Yellowstone. “Data l’importanza delle ⁣temperature dell’aria nella ⁢formazione e rottura ⁣del ghiaccio, è degno di nota che non abbiamo trovato evidenze di cambiamenti corrispondenti nella fenologia del ghiaccio.”

 

Il ruolo della neve nella fenologia del ghiaccio

Perché questa discrepanza? Una possibile spiegazione è che le temperature minime ⁣autunnali, importanti per⁢ la previsione della formazione del ghiaccio, non stiano aumentando così ​rapidamente come le​ tendenze generali delle temperature nella regione. Tuttavia,‍ una ⁣spiegazione ​più⁢ probabile ‌è che l’aumento delle precipitazioni nevose ⁣al Lago Yellowstone abbia funzionato da tampone contro il‌ clima⁤ più caldo.

La⁣ copertura nevosa,⁤ in particolare in primavera,⁤ può ritardare la rottura del ghiaccio. La ​neve cumulativa in primavera, fortemente correlata ⁤con le date⁤ di ‍disgelo ritardate, è quasi‍ raddoppiata ‌nell’ultimo secolo al Lago ⁣Yellowstone. In generale, le precipitazioni sono aumentate in primavera‌ e autunno⁢ in quella zona.

Questo si differenzia‌ dal bacino del fiume Upper Green a sud, dove le precipitazioni nevose sono ​diminuite ⁣o rimaste relativamente ​stabili ad alte quote.

 

“I cambiamenti nelle precipitazioni‌ locali, in particolare l’aumento della neve in autunno e primavera, sembrano ‍proteggere la fenologia del ⁤ghiaccio del Lago Yellowstone dalle temperature più‌ calde,” hanno scritto i ricercatori.

Tuttavia, gli scienziati non sono certi di quanto tempo questo fenomeno​ possa durare, considerando‌ le proiezioni di ‍un‍ continuo riscaldamento e cambiamenti nei regimi di precipitazioni nelle alte Montagne Rocciose.

“I nostri risultati, insieme​ alle recenti analisi delle proiezioni meteo, suggeriscono che potrebbe arrivare un ‘punto di svolta’ in cui la ⁣fenologia del ghiaccio ​del Lago Yellowstone cambierà bruscamente,” hanno scritto. “Questo ​punto di svolta ‌deriverà principalmente dal passaggio in corso da ⁤regimi di precipitazioni dominati dalla ⁢neve a quelli dominati dalla pioggia in autunno e primavera.

 

“… L’aumento delle ‍piogge primaverili non ha ancora causato una tendenza a lungo⁢ termine ‌rilevabile verso un disgelo anticipato, potenzialmente a causa degli effetti contrari dell’aumento della neve in​ primavera. Con un‍ ulteriore riscaldamento e una diminuzione delle precipitazioni nevose in autunno e primavera, la fenologia del ghiaccio potrebbe cambiare rapidamente nel Lago Yellowstone.”

Se ciò ‍dovesse accadere, “potrebbero esserci conseguenze di vasta portata⁤ per il⁤ ciclo dei nutrienti, ‌la produttività del lago, la pesca e il turismo,” hanno concluso gli scienziati.

Riferimento: “Nonostante un secolo di riscaldamento, l’aumento delle precipitazioni nevose ha protetto‍ la fenologia del ghiaccio​ del più grande lago ad alta quota del Nord America dai cambiamenti meteo” di Lusha⁣ Tronstad, Isabella Oleksy, Justin P. F. Pomeranz, Daniel Preston, Gordon Gianniny, Katrina Cook, Ana Holley,⁣ Phil Farnes, Todd Koel e ​Scott Hotaling, 8 aprile 2024, Environmental Research Letters.
DOI: 10.1088/1748-9326/ad3bd1

April 29, 2024 at 07:23AM

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