Ambiente e sostenibilità sociale: a scendere in campo sono boomer, donne e liberi professionisti – la Repubblica

Ambiente e sostenibilità sociale: a scendere in campo sono boomer, donne e liberi professionisti – la Repubblica

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Boomer, donne e liberi professionisti: sono loro a primeggiare nella difesa dell’ambiente e della sostenibilità sociale. Due tematiche, queste, ormai sempre più all’attenzione delle agende organizzative, pronte ad introdurre azioni a sostegno della Corporate Sustainability Reporting Directive (Csrd). Ecco perché non stupisce notare la sensibilità, la presa di consapevolezza e il senso di responsabilità da parte di queste generazioni. È quanto emerge dalla quarta edizione dello studio su benessere e felicità della popolazione italiana, condotto dall’Osservatorio BenEssere Felicità in collaborazione con Research Dogma. La ricerca ha coinvolto 1000 persone rappresentative di tutte le generazioni (età dai sedici anni a salire) sul territorio nazionale. Prima evidenza interessante è che se dal primo rilascio di dati del 2024 il nord ovest risultava più indietro di alcuni punti rispetto alla media nazionale per quanto riguarda la felicità, sulla convinzione che sia necessario fare tutto il possibile per difendere l’ambiente e ridurre i problemi sociali è capofila al 42%, contro una media nazionale del 38%. Seguono il sud e le isole al 39%, il centro e il nord est. “È interessante vedere come il Nord Ovest, che può essere considerata l’area più produttiva d’Italia, senta maggiormente il bisogno di impegnarsi in temi di sostenibilità ed esprima il desiderio di portare un contributo di valore alle aziende che si impegnano in questa trasformazione – dichiara Elga Corricelli co-founder dell’Associazione Ricerca Felicità – Come se da qui potesse partire la riscrittura del paradigma del lavoro che, abbiamo visto, è così urgente oggi”.

Analizzando le professioni, a sentire maggiormente che sia giusto fare il possibile per difendere l’ambiente e avere a cuore la sostenibilità sociale sono i professionisti autonomi (41%). Seguono i colletti bianchi (38%), imprenditori e manager a pari merito (con il 37%) e chiudono i colletti blu (35%). “Le persone meno felici del proprio lavoro iniziano a testare il nuovo way of working, dove il contributo di sostenibilità è uno degli elementi fondamentali – aggiunge Corricelli – Di recente, secondo la classificazione Nuts2 dell’Unione europea, la Lombardia risulta essere, di fatto, la prima regione industriale italiana con un valore aggiunto nel 2019 di 80,4 miliardi di euro. Vedere che, in questa porzione d’Italia, unitamente alle altre regioni del nord ovest, le 4 generazioni al lavoro esprimono la propria volontà di cambiare progetti e processi per alimentare sostenibilità a 360 gradi lo vedo positivo. Ancora una volta sembra che il messaggio sia: possiamo stare meglio, facendo meglio”. Se da un lato c’è chi pensa che difendere oggi l’ambiente o ridurre le disparità sociali sia la cosa più importante, dall’altro c’è invece chi sostiene che oggi ci sono altre priorità. Nel dettaglio, la ricerca di BenEssere Felicità rileva che per il 38% degli intervistati una persona dovrebbe fare il possibile per difendere l’ambiente e ridurre i problemi sociali, aspetti considerati avere un impatto diretto sulla felicità attuale e delle prossime generazioni, il 33% ritiene sì che la difesa dell’ambiente e la riduzione dei problemi sociali siano importanti, ma per la felicità attuale e delle prossime generazioni siano altre le priorità. In questo il 29% sembra non riuscire a schierarsi.

May 3, 2024 at 02:02PM

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