Cambiamento climatico, spreco alimentare e ruolo degli chef – Io Donna

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Il rapporto tra cibo e cambiamento climatico è molto stretto: da una parte, le condizioni climatiche (precipitazioni, temperature) sono tra i fattori più importanti che determinano le condizioni di crescita delle piante e quindi delle colture agricole. Dall’altra, il sistema alimentare produce emissioni di gas nell’atmosfera, i cosiddetti gas ad effetto serra, che alterano il clima.

Cibo e cambiamento climatico: come si influenzano?

In tutte le fasi “dal campo alla tavola” ci sono azioni da intraprendere per mitigare l’impatto dei cambiamenti climatici. Da un lato, per prevenire o ridurre le emissioni (ad esempio, riducendo lo spreco alimentare). Dall’altro, per adattarsi agli effetti attuali e futuri dei cambiamenti climatici (ad esempio, piantando colture resistenti alla siccità).

Ridurre lo spreco alimentare è un ottimo esempio di mitigazione del cambiamento climatico. Addirittura, alcuni Paesi nel mondo hanno inserito la riduzione delle perdite e degli sprechi alimentari nei loro piani climatici nazionali.

Secondo il Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente (UNEP), perdite e sprechi di cibo generano tra l’8-10% delle emissioni globali di gas serra, quasi cinque volte le emissioni totali del settore dell’aviazione. Rappresentano inoltre un “fallimento del mercato” che vale circa un trilione di dollari e rappresenta più di un terzo del cibo prodotto a livello mondiale.

Cibo, persone e pianeta. Un legame fondamentale per il nostro futuro

Oltre alle 10 azioni per ridurre lo spreco alimentare nelle nostre case, è importante formare cuochi e chef che facciano proprio questo importante obiettivo e che contribuiscano a diffondere, attraverso le loro proposte culinarie, un nuovo approccio alla nutrizione.

La scuola di Fondazione Barilla mette al centro del suo insegnamento proprio questo approccio, una visione innovativa in cui il cibo, le persone e il pianeta sono fortemente interconnessi.

Analogamente per l’Europa, Fondazione Barilla guida il progetto LIFE Climate Smart Chefs, che vuole diffondere maggiore consapevolezza su questi temi oltre i confini nazionali, per ispirare le persone a cambiare il loro approccio al cibo, un piatto alla volta. Da tre anni ha ideato anche un riconoscimento (Climate Smart Chefs Award), per premiare chef e organizzazioni no-profit che con le loro ricette e le iniziative sul territorio sappiano dare una spinta concreta in questa direzione.

 

iO Donna ©RIPRODUZIONE RISERVATA

May 3, 2024 at 02:39PM

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