Energia: risparmiare con l’Intelligenza artificiale – ItaliaOggi.it – Italia Oggi

Energia: risparmiare con l’Intelligenza artificiale – ItaliaOggi.it – Italia Oggi

https://ift.tt/04AvEXH

Arrigaenvoy.jpg
Tiziano Arriga

«La direttiva Ue sulle case green rappresenta un equilibrio tra conservazione del patrimonio e sostenibilità ambientale, quindi non capisco talune critiche. In Italia l’adeguamento degli edifici storici richiede soluzioni innovative che rispettino l’estetica tradizionale. Sebbene l’investimento iniziale possa sembrare elevato, si traduce in risparmi a lungo termine e benefici ambientali. Un approccio equilibrato è fondamentale per valorizzare allo stesso tempo il nostro patrimonio culturale e l’ impegno verso la sostenibilità»: Tiziano Arriga, laurea in ingegneria elettronica al Politecnico di Milano, è co-fondatore e ceo di Evogy, tech company italiana (con sede a Bergamo) specializzata nell’ottimizzazione della gestione energetica degli edifici attraverso la digitalizzazione, è partecipata (45,45%) da Eni Plenitude, lo scorso anno ha fatturato 3.7 milioni, l’obiettivo è superare i 7 milioni il prossimo anno.

Domanda. In che modo è possibile risparmiare sul consumo energetico?
Risposta.
L’isolamento termico, l’uso di tecnologie di riscaldamento e raffreddamento più efficienti e l’installazione di illuminazione led possono ridurre significativamente i consumi. L’uso di piattaforme che utilizzano l’intelligenza artificiale per ottimizzare l’efficienza degli impianti è un esempio concreto di come le tecnologie digitali possano ridurre i consumi e migliorare il comfort ambientale. Non a caso il piano Transizione 5.0 riconosce il ruolo fondamentale della tecnologia nel migliorare la performance energetica e, per questo motivo, gli incentivi previsti dal piano vengono erogati solo se gli interventi per l’ efficienza energetica sono trainati da soluzioni digitali.

D. Il Pnrr ha un ruolo decisivo?

R. È un’opportunità straordinaria per indirizzare il paese verso un futuro più sostenibile e digitalizzato. Ma è fondamentale che i fondi vengano impiegati con saggezza e trasparenza, assicurando che gli investimenti siano ben diretti per massimizzare l’impatto sul tessuto economico e sociale.

D. La sua tech company punta sull’intelligenza artificiale.

R. Abbiamo realizzato la piattaforma Simon, che utilizza l’intelligenza artificiale per ottimizzare il funzionamento degli impianti di climatizzazione, migliorando significativamente l’efficienza energetica. Funziona integrando contemporaneamente i dati ambientali, energetici, meteorologici e di prezzo dell’energia per regolare dinamicamente gli impianti in tempo reale e assicurare che essi operino in modo ottimale. La piattaforma è stata avviata, per esempio, negli ospedali del gruppo Humanitas, riducendo i consumi energetici del 20% e migliorando il comfort interno del 50%, ciò che è cruciale in un ambiente ospedaliero dove il benessere dei pazienti e del personale è prioritario. Si tratta di soluzioni che pongono l’Italia davanti agli altri paesi europei per quanto riguarda i risultati attuali della transizione energetica.

D. La burocrazia sta rallentando la transizione ecologica?

R. Sì, quando i processi amministrativi prolungati impediscono l’adozione rapida di nuove tecnologie e soluzioni sostenibili. È quindi essenziale che i governi lavorino per semplificare le procedure e accelerare l’iter delle approvazioni, ovviamente senza compromettere la sicurezza o l’efficacia. Sarebbe quanto mai opportuna una collaborazione pubblico-privato per riuscire a superare gli ostacoli burocratici.

D. Le multiutility che ruolo giocano nel mercato dell’energia?

R. Un ruolo essenziale. Gestendo contemporaneamente più forniture come elettricità, gas, acqua e trattamento rifiuti, possono offrire soluzioni che rispondono alle crescenti esigenze di sostenibilità dei consumatori. Inoltre le loro strategie sono decisive per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione.

D. È stata positiva la liberalizzazione del mercato dell’energia?

R. Il mercato libero stimola l’innovazione e l’efficienza tra i fornitori. Tuttavia è cruciale che sia accompagnato da regolamentazioni appropriate per proteggere i consumatori e garantire un accesso equo all’energia, soprattutto in un periodo in cui l’energia sostenibile diventa prioritaria.

D. Incominciano a funzionare le comunità energetiche?

R. Rappresentano un’avanzata significativa verso l’autonomia e la sostenibilità energetica, permettendo ai membri di produrre, consumare e condividere energia rinnovabile a livello locale. Si registra una crescita incoraggiante ma persistono problemi: complessità normativa, necessità di infrastrutture adeguate, integrazione nel sistema energetico esistente. Per superare questi ostacoli, è fondamentale un approccio collaborativo tra governi, industrie e comunità, promuovendo politiche flessibili e incentivanti.

D. Sarà l’idrogeno lo sbocco finale della transizione?

R. Sarà una componente cruciale in settori come i trasporti pesanti e l’industria pesante. Ma considerarlo come l’unico sbocco finale sarebbe riduttivo. La transizione energetica richiederà un mix diversificato di tecnologie e fonti, miglioramenti nell’efficienza e, in alcuni contesti, cattura e stoccaggio del carbonio. L’idrogeno giocherà un ruolo fondamentale, ma sarà parte di una soluzione più ampia e integrata.

D. Quali saranno le linee di sviluppo di Evogy?

R. Siamo impegnati ad ampliare l’offerta dei servizi e ad integrare nella nostra piattaforma sempre più strumenti hardware e software che comunicano tra loro in maniera sinergica. L’obiettivo rimane quello di accelerare il processo di digitalizzazione e decarbonizzazione delle imprese integrando intelligenza artificiale e umana.

May 4, 2024 at 02:29AM

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *