Cibus, Zoppas (Ice): numeri eccezionali per l’export, su agroalimentare puntiamo a 70 mld euro. VIDEOINTERVISTA – Agricolae.eu

“Abbiamo numeri eccezionali. Siamo a 62 miliardi di euro di fatturato contro i 58 dell’anno scorso come export italiano, è un record sicuramente. Ricordiamoci che invece tutto l’export è stato costante con 625 miliardi nel 2023 e 625 nel 2022, ma entrambi i numeri sono di gran lunga superiori rispetto al 2019, prima delle difficoltà che ci sono state, pandemiche e belliche. Quindi dobbiamo comunque festeggiare a quello che sta raggiungendo come traguardo. É merito sicuramente e prima di tutto degli imprenditori che sono sempre alla ricerca di nuove opportunità, per aprire nuove porte in giro per il mondo. E naturalmente ci si auspica che questi 625 miliardi possano crescere ed arrivare il prima possibile ai 700. E che anche questi 62 miliardi possono arrivare il prima possibile ai 70 miliardi sull’Agroalimentare.”

Così ad AGRICOLAE Matteo Zoppas, Ice, nel corso di Cibus 2024.

“Come e quando? Il come lo stanno già facendo i nostri imprenditori e il quando dipende da quanto siamo tutti uniti. E devo dire che questo governo sta mettendo sicuramente molta attenzione a questo numero, quello dell’export che conta un terzo del nostro pil, e che ha un diretto impatto su quella che è l’economia e l’occupazione del Paese.”

-Riguardo al presidente Bonaccini che ha detto che la sovrapposizione parziale con Macfrut è un vantaggio.

“È una situazione in cui oggi è necessaria un’evoluzione degli impianti fieristici e delle piattaforme fieristiche. Si sta vedendo che bisogna essere insieme per essere più forti. Lo ha detto Parigi, lo hanno detto l’America, lo si vede in Asia. Insomma, c’è un’evoluzione, non bisogna rimanere indietro, sono comunque progetti ormai consolidati e noi sposiamo molto questa unione tra Parma e Milano. Vedremo sicuramente dei risultati importanti, contiamo di più perché siamo insieme e questo naturalmente in un panorama in cui poche sono le fiere internazionali del cibo il Cibus dagli anni prossimi prenderà un ruolo ancora più centrale.”