Holcim, cemento green. Emissioni tagliate del 30% – La Provincia di Como
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Il calcestruzzo si rinnova virando su materiali di recupero e tecnologie innovative per creare edifici e infrastrutture più sostenibili.
Cemento è sinonimo, almeno per chi vive tra Como e Lecco, del cementificio di Merone, oggi centro di macinazione e che in futuro diventerà meno esteso e più efficiente. Holcim fa parte di una multinazionale francese e svizzera presente in 70 nazioni, 60mila dipendenti e un fatturato di 29miliardi di euro. Holcim Italia conta 330 addetti e 250milioni di fatturato. Nella sede comasca è stata ospitata giovedì la conferenza stampa della Meci, il Gruppo prenderà parte attiva alla mostra con quattro convegni che spazieranno dal ripristino della durabilità strutturale degli edifici al Museo del Cemento.
Tassello
«Merone è un tassello molto importante per Holcim Italia, si occupa di macinazione, non è più una cementeria – spiega Riccardo Bianchi direttore di stabilimento Ternate e Merone Holcim Italia – Sono presenti tre molini che producono fino a 150 tonnellate l’ora di cemento su tre turni, l’unità produttiva conta 34 dipendenti, per un totale di circa 400mila tonnellate di cemento l’anno. Lavoriamo sullo sfuso e sul prodotto insaccato, siamo in grado di realizzare 4mila sacchi l’ora, sacchi che oggi sono degradabili direttamente in betoniera».
In prospettiva futura è in atto uno studio «che prevede di abbandonare una parte della vecchia cementeria non più in uso, che verrà demolita e riqualificata, l’attività produttiva verrà concentrata in un’area più ridotta, razionale ed efficiente – prosegue Bianchi -. L’idea è di andare verso le nuove tecnologie per produrre di più con meno emissioni. Già oggi controlliamo i nostri impianti con sistemi di automazione, sensori che permettono a un operatore di gestire le operazioni in sala centrale, questo ci permette di lavorare meglio, in sicurezza e di ottimizzare i consumi».
«L’obiettivo del Gruppo è quello di creare progresso per le persone e per il pianeta, e lo facciamo attraverso l’applicazione di sistemi sostenibili e innovativi nel mondo delle costruzioni – afferma Lucio Greco amministratore delegato Holcim Italia – Stiamo accelerando sul green che per noi significa costruire città più sostenibili, abbiamo introdotto due nuove linee di prodotti EcoPlanet ed EcoPact studiate per ottenere una notevole riduzione delle emissioni di Co2, cerchiamo di costruire meglio risparmiando risorse e materiali».
Prodotti
Il clinker è il principale responsabile dell’apporto di Co2 nella produzione del calcestruzzo, per questo Holcim sta sviluppando prodotti che hanno sempre meno clinker a parità di performance, ma non solo «il calcestruzzo proveniente dalle demolizioni viene reinserito nel processo produttivo. La riduzione nell’utilizzo di materie prime avviene anche con il ripristino degli edifici così da non arrivare alla loro demolizione» prosegue Greco.
«Il calcestruzzo oggi si è evoluto, non è più un materiale semplice fatto quasi a livello artigianale, ma è un processo industriale dove la richiesta di performance è sempre più alta – sottolinea Calogero Santamaria amministratore delegato Holcim Aggregati e Calcestruzzo – Abbiamo partecipato alla spinta verso l’alto di Milano, ma anche alla realizzazione di diverse infrastrutture, elementi fondamentali per lo sviluppo di una città o di un territorio. L’evoluzione guarda verso la sostenibilità, lavoriamo con cementi a minor presenza di clinker che viene sostituito con altri materiali. EcoPact ha una emissione di Co2 del 30% in meno rispetto a un calcestruzzo tradizionale».
All’interno di Holcim è stato aperto il Museo del cemento che racconta la storia del cementificio intrecciata, dal 1928, con quella di Merone e che verrà presentato alla Meci il 16 maggio alle 10.30: «Un progetto che rappresenta l’inizio di una collaborazione con il territorio – conclude Grieco – Un percorso che proseguirà con l’Its per l’edilizia realizzato con Cometa e Ance che troverà spazio da noi».
May 13, 2024 at 01:14PM