Abiti e jeans dalle bucce di arance e limoni, la rivoluzione della moda ecosostenibile di HavanaEco: «È tutto made in Puglia» – Corriere della Sera

Abiti e jeans dalle bucce di arance e limoni, la rivoluzione della moda ecosostenibile di HavanaEco: «È tutto made in Puglia» – Corriere della Sera

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diRosarianna Romano

Il progetto di Verdiana Toma parte dalla città tarantina di Sava: «E anche i The Kolors usano i nostri vestiti» 

Vestiti creati a partire dagli scarti di arance e limoni, oppure da quelli prodotti dall’industria vitivinicola. E ancora, giacche denim la cui parte elastica è realizzata con gomma naturale, che dice no alle microplastiche e al fast fashion. È questa la scelta green di HavanaEco, brand nato nel 2022 e «figlio» di Toma Italian Brands, gruppo pugliese specializzato nella creazione, produzione e distribuzione di collezioni menswear made in Italy. L’idea è a firma di Verdiana Toma, 34 anni, che, dopo gli studi in Marketing e comunicazione tra Milano, Roma e Londra, ha deciso di tornare a Sava, in provincia di Taranto, per lavorare nell’azienda di famiglia e pensare a una nuova capsule di capi manifesto del rispetto dell’ambiente.

Il ritorno in Puglia

«Ho studiato a Milano, ho approfondito i temi del marketing a Londra, poi sono tornata in Italia e ho frequentato un master sulla gestione dei beni di lusso – racconta Verdiana Toma -. Ma ho sempre avuto il desiderio e l’immagine di una me adulta qui in Puglia. Credo che, oggi più che mai, la Puglia sia una regione che offre un vantaggio competitivo. Sta crescendo tanto: ha spazio e dà spazio a idee innovative e a chi ha voglia di fare. Per questo ho sempre conservato nel cassetto l’idea di tornare: guardare quello che succede nel mondo e il modo di lavorare all’estero, per poi applicarlo nell’azienda di famiglia».
Nata nel 1994, Toma Italian Brands compie quest’anno trent’anni. E, nel periodo della pandemia, sceglie di sperimentare sulla moda circolare: «Durante il covid abbiamo avuto il tempo per fare delle riflessioni sulla strategia e le tendenze che avrebbero caratterizzato il mercato – continua -. Il pensiero che ha fatto da incubatore al progetto è quello di un modello di business dell’industria tessile non più sostenibile dal punto di vista ambientale e sociale. La sfida, quindi, era puntare sul prodotto, partendo dal presupposto che le maestranze, gli artigiani e il valore umano sono il primo tema da valorizzare e tutelare».

Materie prime innovative e sostenibili

Così nel 2022 nascono i primi capi di HavanaEco, che, già dal lettering del brand, pone l’attenzione sul tema ecologico della collezione. E «mangiando viene l’appetito»: «Abbiamo iniziato a cercare fornitori che proponessero materie prime innovative e sostenibili – spiega -. Ci siamo resi conto che in Italia esistono startup innovative e anche aziende consolidate che operano in questo senso. E abbiamo cominciato a introdurre nella nostra collezione HavanaEco capi realizzati con materie prime fatte da fibre composte da cotone riciclato e da scarti dell’industria degli agrumi. Abbiamo anche introdotto un altro tessuto, un denim biodegradabile, che sostituisce la parte elastica solitamente in plastica con una gomma naturale che si trova negli alberi e che dona elasticità al cotone, offrendo il comfort del jeans elasticizzato ma in direzione sostenibile e biodegradabile».
Per tutti questi elementi e per i suoi capi genderless, artigianali e sostenibili HavanaEco non è passato inosservato. A Sanremo, Alex Fiordispino, il batterista dei The Kolors, ha indossato un completo firmato dal brand pugliese. E, molto probabilmente, farà il bis per il tour estivo della band, suonando “Italodisco” o “Un ragazzo una ragazza” con abiti freschi, cool e soprattutto green.

Le piante usate per le scritte

Naturali anche le scritte e i colori sui capi, realizzati con tinture, stampe e inchiostri a base di pigmenti generati da piante presenti sul territorio pugliese. E sono tante anche le idee per le prossime stagioni: «Per la collezione primaverile e estiva ci stiamo cimentando con il lino, declinato come materiale naturale per eccellenza, offrendo colorazioni molto belle ottenute sempre attraverso processi naturali ed artigianali – conclude -. Mentre per l’invernale abbiamo selezionato una materia prima molto interessante che proviene dagli scarti del marmo».

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16 maggio 2024

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May 16, 2024 at 04:32PM

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