L’analisi rating Esg, ‘auspicabile autoregolamentazione agenzie’ – Agenzia ANSA
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In collaborazione con Università Cattolica del Sacro Cuore
Modelli di business differenziati e
non sempre caratterizzati da trasparenza, ma anche l’utilizzo di
metodologie diverse e la scarsa qualità dei dati di base. Sono
alcune delle principali criticità relative ai rating Esg, emerse
da uno studio elaborato da Alfonso Del Giudice (Università
Cattolica), Carmen Gallucci (Università di Salerno), e Rosalia
Santulli (Università di Genova), per Fin-Gov, il centro di
ricerche finanziarie sulla corporate governance dell’Università
Cattolica del Sacro Cuore, diretto dal professor Massimo
Belcredi.
L’analisi è basata sui rating elaborati nell’anno 2021 da tre
diverse agenzie per 1.766 imprese, di cui 985 quotate in Europa
(61 in Italia), 767 negli Stati Uniti e le rimanenti 14 società
in altri continenti. Dallo studio emerge una divergenza
nell’adozione degli strumenti di valutazione che finisce per
tradursi in una "bassa comparabilità tra i punteggi e i giudizi
emessi dai provider", alimentando così "maggiore confusione in
merito alla sostenibilità più che contribuire all’efficienza del
mercato".
La maggiore criticità che si affronta in questo momento è la
"scarsa convergenza che si osserva tra i rating prodotti dalle
diverse agenzie", spiega Del Giudice. "La scarsa convergenza nei
giudizi di diverse agenzie non è un male in sé, lo diventa se è
frutto di problemi metodologici. Bisogna – prosegue – mettere
quindi intorno ad un tavolo i regolatori, gli investitori e le
agenzie di rating per arrivare a una sorta di
autoregolamentazione nel definire delle metriche comuni da
utilizzare nella valutazione dei parametri principali che
riguardano la sostenibilità".
In collaborazione con Università Cattolica del Sacro Cuore
May 20, 2024 at 03:55PM