Un dialogo (circolare) vis à vis sull’arredo – Elle Decor
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Al centro dell’attenzione nel mondo che fa progetto, i materiali di nuova generazione evolvono nelle loro forme e nello loro infinite possibilità di utilizzo per costruire un’idea di abitare che sposi il tema della circolarità, dagli elementi naturali alle rielaborazioni sintetiche. I virtuosismi del contemporaneo in fatto di mescole e di inedite soluzioni, in particolare, si prestano sempre più volentieri al settore industriale per entrare a pieno titolo nella filiera circolare su cui ruota l’universo dell’arredo. Sistematico e programmato, quindi, l’impiego di materiali riciclati e riciclabili è una prerogativa per chi immagina la casa del domani da cui è impossibile prescindere. Come racconta il vis à vis della settimana, l’orizzonte su cui designer e aziende possono muoversi è ampissimo. L’esempio suggerito da Mater da un lato e la novità di Arper dall’altro dimostrano, infatti, come a partire da suggestioni disparate possano nascere applicazioni dall’intento condiviso.
Collezione Alder, Mater
"Se provate a chiedere a qualsiasi designer di oggigiorno con quali materiali desideri lavorare, la scelta è ovviamente quella del biodegradabile, perché è chiaro a tutti quanto sia doveroso restituire i materiali alla terra". Patricia Urquiola, in termini di approvvigionamento creativo, non ha dubbi: il futuro è nella sperimentazione di nuove soluzioni materiche che sappiano rispettare l’ambiente che ci circonda. Collaborando con Mater, ha presentato durante i giorni della Milano Design Week Alder, una famiglia di arredi dalla silhouette organica realizzata con una nuova miscela biodegradabile di Matek, un materiale e una tecnologia brevettati dall’azienda scandinava che trasforma i rifiuti in una materia prima modellabile. Unendo plastica decomponibile, derivata dalla canna da zucchero, come materiale legante, a scarti di caffè o fibre di legno, la risultante dà volume e proporzione a una linea di complementi in&out. In particolare, due tavoli lounge di forma ovale e quadrata, un tavolino e uno sgabello, disponibili in quattro diversi colori: Terracotta, Verde chiaro, Sabbia e Grigio terra.
Catifa Carta, Arper
Ricerca e innovazione hanno guidato anche Arper nell’impiego di PaperShell, un nuovo e rivoluzionario materiale derivato dagli scarti del legno, capace di ridurre drasticamente la quantità di CO2 nell’ambiente, che l’azienda veneta ha opzionato, per la prima volta, nella costruzione di Catifa Carta, rielaborazione del progetto del 2001 di Lievore Altherr Molina. "Per noi, collaborare con partner – come PaperShell – per coltivare sviluppi innovativi, è cruciale per offrire soluzioni rilevanti nel paesaggio sempre in evoluzione di oggi", ha dichiarato il Ceo Roberto Monti. "Introducendo materiali pionieristici e pratiche consapevoli aspiriamo a ispirare il cambiamento e diventare un esempio di business responsabile. Questo lancio sottolinea il nostro impegno duraturo nel guidare con l’esempio, dimostrando che le pratiche aziendali responsabili possono essere davvero sinonimo di creatività all’avanguardia". La scocca di Catifa Carta è composta da 29 fogli di carta accoppiati attraverso un legante di resina naturale.
Catifa Carta, Arper
Digital editor di Elle Decor Italia, ha studiato informatica umanistica per escludere definitivamente i numeri dalla sua vita. Ai codici della programmazione web ha preferito, infatti, le parole della quotidianità, abbracciando il vocabolario dell’estetica che vestiamo e dei luoghi che abitiamo. Genovese all’anagrafe ma milanese per scelta, indaga il verbo della moda e del design nello spazio tra un feed di Instagram e un mercatino dell’antiquariato. Il venerdì, con la Design Gallery della settimana, si diverte a sintetizzare attualità e ispirazione in un racconto per immagini che va dal product design al prêt-à-porter. Su Instagram la trovate come @isabellaprisco.
May 25, 2024 at 02:20PM