Ravenna, niente idrogeno verde per il parco nato dal sacrificio delle Torri Hamon – Corriere Romagna
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RAVENNA. Area Ex Sarom: il progetto perderà la sua parte più innovativa quella legata all’idrogeno verde, resterà invece il fotovoltaico.
E’ una notizia che potrebbe riattizzare le polemiche sulle torri Hamon, quella che arriva sul ridimensionamento di un parco energetico definito dal sindaco Michele De Pascale – proprio nei giorni in cui infuriavano le polemiche sull’abbattimento delle torri di “Deserto rosso” – «un impianto innovativo” e un elemento che avrebbe contribuito a «rilanciare la città verso il futuro».
Quel parco però, almeno per come era stato prospettato ai ravennati dall’Autorità portuale, non ci sarà più.
Contattata dal Corriere Romagna Ap conferma la notizia tramite il segretario generale dell’Autorità di Sistema portuale, Fabio Maletti, che ammette che «effettivamente sarebbe stata una ‘chicca’, ma il cuore del progetto – spiega – è sempre stato il fotovoltaico. E quello lo implementeremo. Se avessimo mantenuto anche gli elettrolizzatori per produrre l’idrogeno verde, non saremmo stati nei tempi del Pnrr. Lo avevamo già fatto sapere al Ministero nell’agosto scorso».
Si parla del piano finanziato con fondi europei che sarà realizzato nell’area che si attesta fra il Candiano e la via Trieste, dove la vicinanza dell’acqua poteva aiutare il posizionamento di due elettrolizzatori, alimentabili da una parte dell’energia green prodotta coi pannelli solari.
Nella relazione di fine anno compiuta dall’Adsp compariva, nelle slide presentate in via Antico Squero, «la realizzazione, su una superficie di 43,5 ettari, di un impianto di produzione di energia elettrica da fotovoltaico per circa 30MWp». E contemporaneamente anche «l’installazione di elettrolizzatori con una capacità produttiva di circa 800Nmc/h per la conversione dell’energia prodotta in idrogeno green, che potrà essere iniettato in rete oppure compresso ed accumulato per la vendita».
Ora, però, è lo stesso Maletti a spiegare come «avendo partecipato al bando del ministero legato al Pnrr nell’agosto del 2021, abbiamo saputo ufficialmente solo nell’agosto del 2023 di essere fra i progetti accettati. Per questo chiedemmo già allora di poter rinunciare alla parte relativa all’idrogeno verde, perché la fornitura degli elettrolizzatori imponeva 15 mesi di attesa e non sarebbe stato possibile stare dentro alle tempistiche dettate dal Pnrr».
La risposta giungeva nel dicembre dello stesso anno, momento nel quale «abbiamo ricevuto la risposta che siccome gli obiettivi di abbattimento della CO2 imposti dal bando sarebbero stati rispettati, i fondi restavano confermati. Solo, sarebbe stato ridotto il contributo, da 11,8 milioni a 10,4». Questo non tocca comunque l’operazione di filiera di energia rinnovabile che sposa il progetto all’ex Sarom con il cold ironing di Porto Corsini: «L’energia diurna delle navi da crociera ferme nella nuova stazione marittima sarà green e le navi potranno comunque sostare, in pianta stabile, sempre a motori spenti – assicura il segretario generale dell’Adsp -. Volevamo effettivamente entrare nella partita dell’idrogeno, ci consola che Ravenna sarà ben rappresentata in tal senso dal progetto Agnes, che ne prevede una produzione assai più ampia».
Sulle tempistiche del campo fotovoltaico Maletti assicura che stiano rispettando la tabella di marcia: «Stiamo per completare le parti autorizzative sul progetto esecutivo. L’avvio dei lavori è previsto a fine anno – conclude Maletti -. Ci sono tutte le condizioni per farcela entro la metà del 2026, come per tutti i progetti che abbiamo legati al Pnrr».
May 30, 2024 at 12:18PM