La società saudita Acwa Power firma con la Tunisia un memorandum per la produzione di idrogeno verde – Agenzia Nova

La Tunisia e la società saudita attiva nel settore dell’energia, Acwa Power, hanno firmato un memorandum per sviluppare un progetto di produzione di idrogeno verde. L’intesa prevede la realizzazione di un’infrastruttura avanzata per la produzione di idrogeno verde integrata, con una capacità totale di circa 12 gigawatt di energie rinnovabili. L’ufficio media della presidenza del governo tunisino spiega che “la prima fase di questo progetto punta a produrre energia elettrica con una capacità concentrata di circa 4,1 gigawatt da rinnovabile, distribuita tra 1,7 gigawatt da energia solare fotovoltaica e 2,4 megawatt da energia eolica, con l’adozione di opzioni scalabili in risposta alle esigenze della rete nazionale”, oltre a prevedere la “concentrazione di apparecchiature di accumulo (batterie) con l’obiettivo di garantire la regolare fornitura di energia elettrica, insieme alla concentrazione di 576 chilometri di linee di trasmissione aeree ad alta tensione per collegare i siti di produzione di energia elettrica con gli impianti di produzione di idrogeno e di desalinizzazione dell’acqua”.

Inoltre, nella prima fase, è prevista “la concentrazione dell’impianto di dissalazione dell’acqua di mare con una capacità di 50mila metri cubi al giorno, modulabile in base alle esigenze locali”, l’adozione di una tecnologia avanzata di elettrolisi con una capacità di due gigawatt, in aggiunta alla creazionr di unità di stoccaggio dell’idrogeno verde.
Questa fase consiste inoltre nella realizzazione di condotte di trasporto e un centro di compressione dell’idrogeno predisposto per l’integrazione nell’infrastruttura locale già predisposta per l’esportazione, la produzione di ammoniaca destinata al sud della Tunisia, a Gabès o Skhira, a seconda delle opportunità dirette del mercato. Questa fase iniziale del progetto consentirà la produzione di circa 200 mila tonnellate di idrogeno verde all’anno, mentre il costo totale dell’investimento per questa fase è di circa 6,2 miliardi di euro. Le fasi successive contribuiranno ad espandere la capacità concentrata delle fonti di energia rinnovabile fino a raggiungere i 12 gigawatt, aumentando al tempo stesso i tassi di produzione di idrogeno verde fino a superare le 600 mila tonnellate all’anno.

Attraverso il completamento di questo progetto, la Tunisia sta lavorando per attuare la strategia nazionale per l’idrogeno verde e i suoi derivati, attirando investimenti locali ed esteri e sfruttando il potenziale disponibile a livello nazionale in termini di competenze, infrastrutture industriali ed energetiche disponibili. Acwa Power è una società leader nel campo dello sviluppo, della proprietà e della gestione di impianti di generazione di elettricità e di desalinizzazione dell’acqua e di infrastrutture per l’idrogeno verde. Il portafoglio della compagnia saudita ammonta a circa 55 gigawatt di capacità di produzione di energia concentrata, impianti di desalinizzazione dell’acqua con una capacità di 7,6 milioni di metri cubi al giorno e unità di produzione di ammoniaca verde con una capacità di 1,2 milioni di tonnellate al giorno, che rappresentano investimenti per un valore di oltre 84,7 miliardi di dollari, operando in 12 paesi e impiegando più di 4.000 dipendenti in tutto il mondo.

La Tunisia è pienamente impegnata nella transizione energetica e determinata a ridurre la sua dipendenza dal gas, che rappresenta quasi il 97 percento della sua produzione di elettricità. L’idrogeno verde, in particlare, potrebbe rappresentare la prossima rivoluzione energetica in Tunisia. Con un progetto ambizioso e a lungo termine, il Paese nordafricano punta a raggiungere una produzione di idrogeno verde di 8,3 milioni di tonnellate entro il 2050, trasformando l’attuale panorama industriale ed energetico nonché l’economia locale e globale, soprattutto per l’Europa affamata di energia pulita. Le stime suggeriscono che, a pieno regime, la Tunisia potrebbe esportare fino a 6 milioni di tonnellate di idrogeno all’anno creando un ecosistema energetico potente e sostenibile, con conseguenze significative sulla scena internazionale.

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