Agroalimentare, l’ecologia è a tavola: un settore in espansione – quotidianodipuglia.it

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Agrifood green, un settore che è una vera e propria “gallina dalle uova d’oro”. La filiera dell’agroalimentare sostenibile nel 2023 ha siglato un trend di crescita dell’11% rispetto all’anno precedente (Coldiretti-Istat 2023). E sono aumentati del 31% anche gli investimenti in tecnologie innovative nel campo dell’agroalimentare, dimostrando la sempre maggiore attenzione delle aziende italiane verso un cibo buono, pulito e giusto.

La Puglia non fa eccezione a questo trend: in linea con la strategia Farm to Fork dell’Unione europea, infatti, molte aziende stanno migliorando l’impronta ecologica. A incominciare dai maestri del Primitivo di Manduria, che dal 1932 approdano nei bicchieri dei pugliesi, ma ormai in quelli di tutto il mondo, con fiumi di buon vino. «Alcuni nostri soci hanno accettato di seguire il nostro protocollo per la produzione di uve sostenibili, avendo praticamente azzerato carbon e water footprint (le emissioni di gas serra e lo spreco di acqua,  – spiega con orgoglio Vittorio Moscogiuri, direttore di “Produttori Vini di Manduria” –. Ciò si traduce nella riduzione drastica della produzione di anidride carbonica nella coltivazione dei vigneti, nell’abolizione di fertilizzanti a impatto chimico, ma anche in un uso attentissimo dell’acqua per irrorare i campi. Così otteniamo oggi i vini sostenibili Aka, Zin, Elegia, Lirica e Sonetto». Ma non solo, anche l’energia pulita vuole la sua parte.

«Dal 2018 siamo diventati azienda sostenibile e abbiamo ottenuto la certificazione di energia elettrica prodotta da fonti alternative – prosegue Moscogiuri –. L’anno scorso siamo arrivati a produrre 450 kilowatt, coprendo di pannelli fotovoltaici i tetti aziendali e i parcheggi esterni: il nostro stabilimento necessita di molta energia, visto che abbiamo 3 impianti del freddo con cui mantenere costante la temperatura di migliaia di bottiglie. Inoltre, abbiamo dotato i nostri parcheggi di 4 colonnine di ricarica per auto ibride ed elettriche, che mettiamo a disposizione in forma gratuita anche per chi viene da noi. E abbiamo sostituito anche tutti i macchinari energivori, risparmiando così sui consumi».

Investire nella sostenibilità fa bene anche ai bilanci aziendali. Lo sa bene Oropan spa, azienda che dal 1956 produce il famoso pane di Altamura, attraverso i marchi Forte e Veropane: «Negli ultimi tre anni, abbiamo visto un incremento del fatturato lordo del 14% e un aumento del 61% nell’Ebitda, raggiungendo il 34% dei ricavi – afferma l’amministratore delegato, Lucia Forte –. Il valore aggiunto distribuito lungo la nostra filiera è cresciuto del 35% nel 2023, dimostrando che è possibile crescere economicamente senza perdere di vista la responsabilità sociale verso fornitori, collaboratori e l’intera comunità. Abbiamo formulato un Piano strategico di sostenibilità e introdotto un Bilancio di sostenibilità dal 2021, strumenti fondamentali per rendicontare il nostro impegno verso una gestione aziendale sostenibile e trasparente. Abbiamo ottenuto la certificazione UNI/PdR 125:2022 per la gestione della parità di genere e avviato un programma di change management per rendere l’organizzazione più inclusiva. E ancora, l’anno scorso abbiamo ridotto del 27% i consumi energetici. Un prodotto di cui andiamo particolarmente fieri – conclude l’ad Forte – è il pane da filiera sostenibile certificato con standard ISCC Plus, prodotto secondo un modello di sviluppo sostenibile che va dal seme alla coltivazione, dalla raccolta e macinazione all’impasto e cottura, fino al trasporto nei punti vendita». 

E la sostenibilità approda anche nella tazzina. Valentino Caffè, storica torrefazione leccese che esporta in tutta Europa, ha creduto fin da subito nell’autosufficienza energetica: «Sono circa due decenni che il nostro stabilimento è alimentato da pannelli fotovoltaici installati sui tetti – spiega la presidente, Chiara Montefrancesco – e inoltre la plastica non entra più in azienda da molto tempo: cerchiamo di sensibilizzare anche i nostri dipendenti a un uso consapevole delle risorse. Teniamo molto anche al nostro caffè biologico, per il quale abbiamo ottenuto l’apposita certificazione di qualità, e anche le cialde per le macchine da espresso sono confezionate con carta biocompostabile e non nociva alla salute dell’uomo. E ancora, ai nostri baristi forniamo su richiesta un apposito kit per caffè e cappuccino da asporto, con bicchieri biodegradabili, palette in legno e confezione esterna in carta».

June 2, 2024 at 08:37AM

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