Marchi green: 6 brand moda sostenibili Made in Italy – Grazia

Marchi green: 6 brand moda sostenibili Made in Italy – Grazia

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Tessuti e metodi di produzione sostenibili, sapienza artigianale e brillanti intuizioni estetiche: ecco i marchi attenti all’ambiente che non potete farvi sfuggire

Stare attenti all’ambiente mentre si cura il proprio guardaroba non è più un’impresa impossibile, né richiede investimenti esagerati. Al contrario! Può riservare infatti una grande dose di divertimento e insospettabili sorprese, rivelandosi come una caccia al tesoro decisamente appagante, il cui premio in palio è molto più di una semplice pentola ricolma di oro e monete.

A ringraziare è infatti l’intero pianeta, le specie più a rischio, il clima e anche, perché no, il look. E allora preparatevi a un insolito viaggio della Penisola, sulle tracce dei 6 marchi di moda sostenibile che abbiamo selezionato per voi.

Marchi green da seguire: Fenice by Valentina

(Credits: courtesy of press office)

Materiali certificati OEKO-TEX, FSC o GOTS, processi produttivi a basso impatto ambientale che non utilizzano nessun tipo di sostanza chimica e che rispettano i diritti dei lavoratori, packaging privi di plastica, realizzati esclusivamente in carta riciclata. Insomma, una sostenibilità a 360 gradi, l’unica, secondo la designer e fondatrice di Fenice, Valentina Pesce, che possa garantire a un brand l’etichetta di eco-friendly.

Benvenuti a casa Fenice, un luogo accogliente dedicato alle donne che ricercano l’eleganza e la raffinatezza anche nei momenti di puro relax. Grazie alla linea seasonless prodotta dal marchio made in Italy, infatti, è possibile creare infiniti look, che sfruttano tutte le declinazioni della maglieria per outfit morbidi sia alla vista che al tatto. Obiettivo di Fenice, infatti, è quello di creare moda significativa e di grande impatto, unendo sostenibilità e femminilità. #GreenFemininity

Marchi green da seguire: Le Costantine

(Credits: courtesy of press office)

Ha un endorsement decisamente “di peso”, quello di Maria Grazia Chiuri, questa realtà fortemente radicata nel territorio leccese e con un impianto fieramente tradizionale. Nata nei primi del ‘900, Fondazione le Costantine si propone in primo luogo come attività formativa e imprenditoriale per le donne del Salento, per poi impegnarsi nella salvaguardia del patrimonio artistico e delle tradizioni locali, grazie a un laboratorio di tessitura artigianale, con produzioni realizzate su antichi telai in legno a 4 licci.

Eredi dello spirito delle loro madri, le due cugine Giulia Starace e Lucia de Viti de Marco proseguono oggi il lavoro della fondazione sia sul piano sociale sia su quello produttivo, ma sempre nel rispetto dell’ambiente: a Casamassella, nella tenuta di 33 ettari di terreno, Le Costantine si avvale – dal 1985 – di un metodo di coltivazione rispettoso dell’ambiente e della biodiversità: tutti i prodotti coltivati sono certificati dal marchio di qualità “Demeter”. #GreenHeritage

Marchi green da seguire: Flomì

(Credits: courtesy of press office)

Nel progetto Flomì – nome composto dall’unione di Florence e Milano – tutto gira intorno al tempo. Sono infatti necessarie dalle due alle tre settimane per ricevere i propri acquisti. Il premio in palio però è un vero lusso: la possibilità di possedere un pezzo unico. Alcuni capi, come i blazer, sono personalizzabili tramite il configuratore online che dà la possibilità di modificare ogni singolo dettaglio. Mentre, per tutto il resto della collezione, il team Flomì garantisce una consulenza su misura per soddisfare ogni necessità o desiderio.

Al fianco degli ormai immancabili suit e pigiami da giorno proposti la scorsa stagione, il brand presenta per la primavera/estate la capsule Riflessi, due nuovi modelli passepartout realizzati con attenzione sartoriale: la camicia con collo bowling e vestibilità over e la nuova gonna a portafoglio, che rivisita il design del più classico pareo. La cartella colore è essenziale, mentre i tessuti spaziano da popeline a un cotone leggermente croccante, fino ad arrivare alla lana naturale, da utilizzare tutto l’anno grazie alla natura termoregolatrice della fibra. #GreenTime

Marchi green da seguire: Anna Vallotta

(Credits: courtesy of press office)

Less is enough to be cool: fa suo il concetto caposaldo del minimalismo il marchio Anna Vallotta, che, sin dalla nascita, ha messo al centro del suo lavoro un’approfondita ricerca nel campo delle fibre sostenibili ed ecologiche. Non è da meno la collezione proposta per la bella stagione 2024, intitolata Le Beige e dedicata, ça va sans dire, a questo colore non colore e alla sua inesauribile capacità di mutare pelle e attitudine.

Composta da sei capi mixabili tra loro, dallo stile raffinato e contemporaneo, la linea è realizzata con innovative fibre ecosostenibili particolarmente adatte alle temperature estive. Ecco quindi il Lyocell, che viene estratto dalla cellulosa degli alberi di eucalipto, in foreste certificate FSC, fibra traspirante e antibatterica, luminosa e delicata sulla pelle. E poi la fibra di Aloe Vera, dall’azione dermoprotettiva, che dona alla pelle una bellissima sensazione di freschezza e morbidezza. Infine, la fibra di Bamboo, con cui si producono tessuti con qualità antimicrobiche e antibatteriche, e in grado di assorbire l’umidità del corpo e di mantenere la temperatura corporea ad un giusto livello. #GreenBeige

Marchi green da seguire: Florania

(Credits: courtesy of press office)

“Solar punk”: è questa l’estetica che contraddistingue il brand Florania, fondato nel 2021 da Flora Rabitti, designer e illustratrice mantovana classe 1992 con anni di gavetta alle spalle nell’ufficio stile di Miu Miu. Alla base ci sono stampe floreali e colori vitaminici, ma con il cotê irriverente garantito dalla sovrapposizione di scritte e svolazzi underground, con tanto denim, innesti patchwork, applicazioni effetto piercing e dettagli cut out che rendono la proposta di Florania unica nel suo genere.

A questo, si aggiunge l’impegno per la sostenibilità del brand, le cui collezioni sono green al 100%: l’upcycling incontra infatti i tessuti bio e naturali (realizzati con canapa, bambù e alghe). Il risultato è un mix di indie sleaze, grunge e joie de vivre difficile da trovare altrove e che trova perfetta espressione nella collezione proposta per il prossimo autunno-inverno, ispirata al lavoro del costumista Michiko Kitamuranel per il film "Ichi The Killer", e alla sua interpretazione sfocata delle norme di genere nell’abbigliamento, alla sperimentazione nei tessuti e nel design. #GreenPunk

Marchi green da seguire: Endelea

(Credits: courtesy of press office)

Un team composto all’85% da donne, con un gender pay gap pari a zero. Laboratori in Tanzania, dove la retribuzione di sarti è del 116% più alta della media e tutti godono di assicurazione sanitaria per sé e per le loro famiglie. E una certificazione B Corp a testimoniare che Endelea, che in lingua Swahili significa “andare avanti senza arrendersi alle difficoltà”, fa parte di quel network globale di aziende che concepisce l’impresa come una forza positiva e insegue uno scopo più alto del profitto: il benessere delle persone e del pianeta.

Insomma, se la moda sostenibile made in Italy cercasse una madrina, questa sarebbe certamente Endelea, nata nel 2018 e quest’anno alla prima prova con una collezione on demand in pre-ordine, per ridurre gli sprechi e ricordare che la moda richiede tempi lenti. Al centro della proposta c’è la capsule collection creata in collaborazione con il designer Tiziano Guardini: grazie al suo estro, gli abiti diventano un portale da cui accedere ad altri luoghi e tempi. E se la stampa animalier multicolor esprime il legame che ci unisce a tutti gli esseri viventi, quella con le stelle ci mette in connessione con l’universo. #GreenNetwork

June 3, 2024 at 12:43PM

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