Non è un’impressione, il clima sta velocemente cambiando – L’Amico del Popolo
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L’Istat ha diffuso oggi, mercoledì 5 giugno, il rapporto «Temperatura e precipitazione anni 1971-2022. Profili climatici delle città Capoluogo» con riferimento ai capoluoghi di regione. Ne esce una fotografia che conferma senza dubbio il cambiamento climatico in atto, particolarmente gravoso per le grandi città. E se il nostro capoluogo regionale, Venezia, si colloca a metà classifica per l’aumento della temperatura media (+1,5°C), risulta quinto per incremento di giornate con clima tipicamente estivo (+35) e per numero di “notti tropicali” (+44), occupando la parte alta della classifica anche per gli indicatori relativi al calo complessivo delle precipitazioni. Questi e altri dati sono presentati dalla tabella proposta qui, sotto il titolo.
Il territorio italiano, noto per la sua fragilità e vulnerabilità agli effetti dei cambiamenti climatici, sta affrontando una serie di sfide sempre più complesse. Tra queste, spiega l’Istat, si registrano aumenti di temperatura, ondate di calore, siccità, incendi boschivi, alluvioni e fenomeni di erosione. La disponibilità di dati storici dettagliati e ad alta risoluzione risulta cruciale per le analisi climatiche a livello locale, le valutazioni degli impatti sui sistemi urbani e le strategie di adattamento. Questi dati supportano il monitoraggio delle varie Strategie nazionali.
Un’analisi sui capoluoghi di regione per il periodo 1971-2022 rivela che la temperatura media annua è in costante aumento. Gli ultimi dieci anni sono stati i più caldi mai registrati. Dal 1997, le anomalie annuali di temperatura media sono sempre positive, con eccezione degli anni 2005 e 2010. Il 2014 è stato il primo anno in cui la temperatura media ha raggiunto i 16°C, superando di circa 1,1°C il valore climatico del trentennio 1981-2010. Anni successivi, come il 2015 e il 2018, hanno mantenuto temperature medie simili, con il 2022 che ha segnato un nuovo record con 16,6°C.
Parallelamente all’aumento delle temperature, le precipitazioni annuali nei capoluoghi di regione mostrano una significativa variabilità. La media delle precipitazioni del periodo 1981-2010 è di circa 743 mm. Tuttavia, dal 1990 si nota un aumento delle oscillazioni delle anomalie annuali di precipitazione. Negli ultimi anni, queste anomalie sono spesso negative, con il 2022 che ha registrato una precipitazione media di circa 576 mm, una delle più basse dal 1971.
La variazione stagionale delle precipitazioni ha un impatto significativo sul ciclo idrologico e sull’equilibrio degli ecosistemi. Il 2022, anno più caldo dal 1971, ha visto anomalie termiche e un calo delle precipitazioni che hanno interessato 17 città, con Milano, Genova e Torino tra le più colpite. Le città delle Isole e del Sud hanno registrato le temperature più alte, con medie rispettivamente di 18,7°C e 16,9°C.
Le aree urbane, soggette al fenomeno dell’”isola di calore urbana”, vedono un aumento delle temperature rispetto alle zone più esterne e rurali. La mitigazione di questo fenomeno può essere ottenuta attraverso interventi naturalistici, come l’incremento di alberi e spazi verdi, che contribuiscono anche alla regolazione della qualità dell’aria. Le “Nature based solutions” (NbS), soluzioni ispirate e supportate dalla natura, sono ritenute efficaci per aumentare la resilienza urbana. Nel 2022, gli interventi di forestazione urbana e periurbana sono aumentati, con 56 capoluoghi di provincia che hanno realizzato nuove aree boschive per un totale di 13,2 milioni di m².
L’Istat fornisce annualmente misure statistiche sugli estremi meteoclimatici a livello locale, basate sugli indici della World Meteorological Organization delle Nazioni Unite (WMO-UN). Tra il 2006 e il 2022, gli indici di estremi di temperatura nei capoluoghi di regione mostrano un aumento rispetto ai valori climatici del trentennio 1981-2010. I giorni estivi e le notti tropicali hanno registrato anomalie positive, con una media di 113 giorni estivi e 49 notti tropicali all’anno. Nel 2022, i giorni estivi sono stati 136 e le notti tropicali 58, con incrementi significativi rispetto al periodo 2006-2015.
Le anomalie degli indici di calore e dei giorni senza pioggia evidenziano un trend preoccupante. I giorni senza pioggia sono aumentati, raggiungendo una media di 299 nel 2022, segnando un incremento rispetto ai valori climatici 1981-2010.
June 5, 2024 at 01:02PM