Sondaggio clima (2) – UnserTirol24 – UnserTirol24

“Ciò che spicca è una certa stanchezza climatica“, ha sottolineato Felix Windegger, socioeconomista presso il Center for Advanced Studies di Eurac Research. “Una parte della popolazione südtirolese sembra essere stanca delle notizie negative sul cambiamento climatico. Inoltre, nonostante la generale elevata consapevolezza del problema, oltre il 70% afferma che molte delle azioni di protesta per una maggiore protezione del clima vanno troppo oltre per loro“. Il che non significa che non vorrebbero vedere un’azione più rapida sulle questioni climatiche. Dopotutto, il 56% ha dichiarato che sospenderebbe temporaneamente le procedure democratiche (almeno in casi eccezionali) per compiere progressi più rapidi nella protezione del clima. In ogni caso, solo un terzo è contrario.

“Questi risultati mostrano che la popolazione ha poca fiducia nei politici per contrastare consapevolmente e tempestivamente i rapidi cambiamenti causati dal cambiamento climatico. Ciò può anche essere correlato al fatto che gli allarmi sono in aumento, ma le misure concrete vengono nuovamente respinte“, sottolinea Christoph Kircher, sociologo presso il Center for Advanced Studies, autore anche dello studio. “Un altro fattore può essere la mancanza di opportunità partecipative“, afferma Windegger. “I cittadini sono poco coinvolti nei processi decisionali. Se c’è una discussione a porte chiuse ma non viene intrapresa alcuna azione, si può dare l’impressione che il sistema sia troppo lento per reagire abbastanza rapidamente“.

Solo il 28% è soddisfatto degli sforzi in corso per contenere la crisi climatica. Una percentuale molto più ampia afferma di sentirsi impotente (67%) o frustrata (48%). Il 51 per cento è fiducioso riguardo agli sforzi, mentre le informazioni sulla rabbia sono limitate al 31 per cento. Interessanti differenze sono state riscontrate tra i gruppi linguistici.

Le persone che parlano italiano come lingua madre sono molto più fiduciose riguardo agli attuali sforzi per combattere il cambiamento climatico (74%) rispetto alle persone di lingua tedesca (43%). (continua)