10 progetti di donne che vale la pena seguire nel mondo dell’agroalimentare – CiboToday
https://ift.tt/Ti98LMd
Sono state comunicate le 10 vincitrici di EWA – Empowering Women in Agrifood, programma europeo che mira a tutelare e promuovere l’imprenditoria femminile in campo agricolo. Una giuria di esperti e accademici ha valutato le candidature, che quest’anno hanno avuto un incremento dell’85% rispetto al passato, selezionando 10 progetti che si sono distinti per innovazione e creatività. Un concorso promosso da EIT Food, organismo indipendente dell’Unione Europea creato nel 2008, e organizzato in Italia grazie al supporto del Future Food Institute e con il coinvolgimento di Angels4Women e Unfold Tomorrow. Ecco chi sono le vincitrici della prima fase della terza edizione di EWA – Empowering Women in Agrifood.
EWA – Empowering Women in Agrifood: il programma rivolto alle donne
Una prima fase di selezione che porterà le giovani donne a misurarsi con un periodo di 6 mesi di mentoring e formazione per accelerare lo sviluppo imprenditoriale e di start-up nell’universo agrifood. Solo il primo passo di un percorso che andrà ulteriormente a scremare il ventaglio di proposte, per decretare a novembre i due migliori progetti che si aggiudicheranno un premio di 10mila e 5mila euro oltre alla partecipazione diretta nei programmi di EIT Food. Un concorso partito per la prima volta nel 2022 al fine di potenziare l’imprenditoria rosa in un comparto dove troppo spesso sono lasciate ai margini. Ma chi sono le vincitrici di questa prima fase?
Claudia Guidi – Nuhpro
Claudia Guidi passa la prima fase di selezione grazie allo sviluppo di un integratore sportivo frutto delle sue numerose ricerche in campo alimentare. Infatti, da 4 anni e con due società all’attivo, Guidi fa produzione, ricerca e sviluppo di prodotti innovativi per la nutrizione sportiva, e non solo. Ha convinto i giudici di EWA con un prodotto arricchito con probiotici e fibre prebiotiche per prevenire il diabete infantile e l’obesità.
Giulia Costantini – Magic Food
Un progetto rivolto e pensato per i più piccoli, sfruttando tecnologia e gaming. Magic Food di Giulia Costantini è un’app rivolta ai bambini e cerca attraverso il gioco di educare all’importanza di un’alimentazione sana e bilanciata. Grazie a messaggi vocali specifici, Magic Food illustra i benefici per la salute di ogni frutto e verdura e offre motivazione e messaggi positivi, permettendo ai bambini di mangiare più sano divertendosi.
Valentina Grasso – Orto Collettivo
Il progetto di Valentina Grasso si sviluppa a Genova e utilizza l’orto come collante per diverse situazioni sociali. Insieme ad alcuni volontari, Orto Collettivo vede coinvolte persone che vogliono tornare ad avere un contatto con la natura, immigrati, richiedenti asilo ed ex detenuti che, attraverso il lavoro nelle campagne, si riavvicinano gradualmente alla società, in uno scambio reciproco di tempo e di risorse. Attraverso laboratori ed eventi, promuove il benessere in natura, riduce l’abbandono delle campagne, creando un’economia circolare basata sulla collaborazione e la sostenibilità.
Antonella Bellina – Alma Serum
Dopo avere lavorato nella moda, Antonella Bellina si è specializzata nello sviluppo di fibre tessili naturali e sostenibili. Da qui è partita per sviluppare, dal 2013 al 2023, Duedilatte, azienda produttrice di fibre naturali realizzate partendo da scarti di latte, occupandosi di R&D di filati e tessuti sostenibili ed innovativi. Ad EWA si è distinta per Alma Serum, progetto che valorizza il siero di latte superfluo trasformandolo in prodotti cosmetici tramite elettrofilatura. Una tecnologia di ultima generazione che riduce l’impatto ambientale creando maschere per la pelle con gli scarti caseari.
Mara Verri – AgerTech
AgerTech è un software a servizio dell’agricoltura che, tramite un’app, rende digitale il lavoro nei campi. Gli agricoltori inviano semplicemente messaggi vocali, testuali o foto tramite la chat e il sistema si occupa di compilare automaticamente il gestionale, fornendo tutte le informazioni necessarie. La piattaforma raccoglie dati agricoli, offre pianificazione intelligente tramite machine learning e facilita la gestione aziendale con un chatbot intuitivo, migliorando sostenibilità ed efficienza.
Sofie Christel e Dirk Kornelia Van Besien – SoGut
Dall’idea di recuperare frutta ed erbe in eccesso in Sardegna nasce SoGut, progetto creato da Sofie Christel e Dirk Kornelia Van Besien. Il risultato è un kefir d’acqua, bevanda ottenuta dalla fermentazione dei grani di kefir e dello zucchero in acqua, sfruttando economia circolare e risorse locali. SoGut vuole ridurre gli sprechi alimentari e lo fa dando nuova vita a materie prime che altrimenti verrebbero gettate.
Deborha Decorti – NADEX Natural Deep Eutectic Extract
Cosmetica e scarti alimentari anche nel progetto proposto da Deborha Decorti. Si chiama NADEX Natural Deep Eutectic Extract e utilizza scarti agroalimentari per creare nuovi ingredienti alimentari e di bellezza con solventi naturali. La tecnologia che utilizza NADEX è sostenibile e altamente bioattiva, riducendo così costi e impatto ambientale.
Ira Sulejmeni – Clearchain
Un sistema tecnologico e innovativo che aiuta il tracciamento della filiera e di tutta la blockchain. La Clearchain-BOX traccia posizione, temperatura, umidità e vibrazioni, inviando dati a una web app, migliorando la trasparenza e la consapevolezza lungo tutto il percorso di un alimento. Un sistema di tracciamento che serve a ridurre lo spreco di cibo tramite l’invio e l’analisi di questi dati, permettendo di intervenire migliorando la qualità ed evitando contaminazioni e contraffazioni.
Tarika Silveira e Cintra de Oliveira – Divers.Bio
Dal Brasile viene questa idea creata da Tarika Silveira e Cintra De Oliveria. Divers.Bio è una piattaforma alimentare che aiuta gli agricoltori nel lavorare con specie autoctone spesso difficilmente reperibili. Infatti Divers.Bio ha come obiettivo quello di domesticare decine di specie consentendo la costruzione di catene di produzione su larga scala.
Elizabeth Rose Cox – Growing Greener
Elizabeth Rose Cox è una ragazza inglese che s’è innamorata del Cilento, decidendo così di fermarsi e farne casa sua. Qui ha sviluppato il progetto EcoHub, dedicato al turismo lento e consapevole. Infatti suo obiettivo è quello di promuovere uno stile di vita sano ed equilibrato, basandosi innanzitutto sulla dieta mediterranea e suoi prodotti del Cilento. Si organizzano corsi, eventi e laboratori sull’alimentazione, permacultura e orti comunitari. L’Hub riconnette le persone alla terra e al cibo, migliorando benessere e sostenibilità.
June 19, 2024 at 08:16AM