Distretti produttivi, culla dell’idrogeno. I progetti di Axpo – Energia&Mercato
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decarbonizzazione
Distretti produttivi, culla dell’idrogeno. I progetti di Axpo
Scritto da
F.R.
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Da sinistra: Guy Buhler, Head of Hydrogen e Livia Pastore, Project & Business Developer Hydrogen di Axpo Group
«L’idrogeno verde riveste un ruolo fondamentale per la tutela del clima. Sulla via verso il net zero non ci sarà modo di evitarlo, anche per lo stoccaggio stagionale». Ne è fermamente convinto Guy Buhler, Head of Hydrogen di Axpo Group, a cui abbiamo chiesto di raccontarci la strategia della energy company in questo ambito.
«Axpo intende svolgere un ruolo attivo nello sviluppo dell’economia dell’idrogeno, come testimoniano il nostro primo impianto di idrogeno verde a Reichenau, in Svizzera, e la nostra collaborazione con l’azienda australiana IGE. In Italia, l’impianto in Valle Peligna include un elettrolizzatore da 30 MW alimentato da un dispositivo solare da 45 MWp, che lo rende uno dei maggiori siti per la produzione di idrogeno della penisola».
Elemento chiave in diversi settori, tra cui i trasporti e l’industria hard-to-abate, l’idrogeno svolgerà un ruolo di rilievo anche come vettore energetico nel contesto della decarbonizzazione tramite la produzione da FER: «Un ambito nel quale, sfruttando la nostra presenza in circa 40 mercati e lungo l’intera catena di valore, potremo offrire ai nostri clienti soluzioni integrate di ampio respiro», afferma Guy Buhler.
In attesa che venga emanata la Strategia Nazionale
Ma quale ruolo riveste il nostro Paese nei piani di Axpo? «L’Italia ha sempre rappresentato una regione cardine, soprattutto per la sua posizione geografica, e pensiamo che possa svolgere il ruolo di hub energetico anche nel mercato dell’idrogeno, offrendo accesso ai nuovi mercati potenziali delle rinnovabili al di là del Mediterraneo.
La nostra presenza e la nostra attività in Italia, con una base di clienti significativa, sono tali da farci credere che il mercato italiano dei combustibili verdi possa essere non solo attraente ma anche accessibile. Tuttavia, per quanto riguarda l’idrogeno, manca ancora la Strategia Nazionale, che ci auguriamo venga pubblicata entro l’estate, come annunciato dal Ministro Pichetto Fratin», afferma Livia Pastore, Project & Business Developer Hydrogen di Axpo Group.
Incentivi e rinnovabili, fattori abilitanti
Alcune condizioni sono imprescindibili per lo sviluppo di progetti nell’ambito dell’idrogeno verde. «Oggi l’idrogeno è una molecola costosa: affinché i clienti lo acquistino, è necessario un contesto regolatorio chiaro e affidabile che ne renda attraente l’uso, ad esempio attraverso incentivi. La disponibilità di nuove e ampie fonti di energia rinnovabili integrate è un fattore abilitante: il costo dell’elettricità rappresenta la maggior parte del costo di produzione dell’idrogeno.
Attualmente, inoltre, non è ancora definito il contesto normativo e regolatorio per consolidare la catena del valore, inclusa la distribuzione. Siamo convinti che l’idrogeno si svilupperà a partire da piccoli cluster che si espanderanno gradualmente con lo sviluppo delle reti: aree come la Valle Peligna, ma anche i numerosi porti italiani, saranno ottimi punti di partenza», continua Livia Pastore.
Collaborazioni sul territorio
I partner sul territorio sono un elemento chiave per sviluppare progetti di medio e lungo periodo per la produzione di idrogeno verde. «La produzione e il consumo di idrogeno devono essere sviluppati in concomitanza. Inoltre, non esiste una rete per l’idrogeno, che dipende da una catena logistica e richiede partnership con off-taker e operatori prossimi ai siti di produzione.
Per questo aderiamo a progetti sviluppati con partner che hanno relazioni consolidate sul territorio, come l’investitore francese ENEGO, con cui collaboriamo per studiare la fattibilità di un impianto a idrogeno verde da 100 MW in Sicilia», conclude Pastore.
La rete dovrà collegare i centri di produzione e consumo
La rete nazionale sarà pronta per supportare la transizione energetica anche nel settore emergente dell’idrogeno verde?
«Serviranno investimenti ingenti ed è importante che l’onere dei costi non ricada interamente sui primi operatori che consentiranno l’avvio del sistema. Non crediamo che nel breve e medio termine le reti possano o debbano assicurare una distribuzione capillare, quanto piuttosto concentrarsi sul collegamento dei principali centri di produzione e consumo.
Tuttavia, siamo pronti a includere nuove infrastrutture nel nostro portafoglio di progetti, che saranno di dimensioni maggiori e potrebbero includere anche i servizi. A questo proposito, riteniamo di poter fare leva non solo sulla nostra esperienza specifica sull’idrogeno, ma anche sui sistemi di accumulo (BESS), offrendo soluzioni ottimizzate per l’intero sistema energetico», afferma Guy Buhler, Head of Hydrogen di Axpo Group.
Questo articolo è stato pubblicato sul numero di giugno 2024 di Energia&Mercato
June 19, 2024 at 09:41AM