Un software per salvare gli abiti dal rogo: Cloov è la start up della moda sostenibile che punta sul riuso – La Repubblica

Galeotto fu un webinar sulla moda sostenibile. Olimpia Santella e Chiara Airoldi si conoscono prima virtualmente (2021) e poi ufficialmente. Ma l’intesa è da subito così forte da non lasciare spazio a dubbi. Nel 2022 co-fondano a Milano Cloov, startup green, con una grande missione: estendere il ciclo di vita dei prodotti nella moda. In che modo? «Tramite il nostro software creiamo un sito personalizzabile con un aspetto simile a quello di cui è proprietario il cliente. Al suo interno il cliente riesce a mettere a disposizione dell’utente finale prodotti invenduti, resi e fallati tramite l’opzione del noleggio. O in vendita come seconda mano».

Lo stock del prodotto e la logistica sono interamente gestiti da Cloov. La startup ha infatti bisogno di toccare con mano i capi per ricondizionarli. «Prima di questa esperienza mi occupavo di pianificazione strategica in una startup off-price (che tratta prodotti a prezzi bassi). Ricordo che spesso mi capitava di andare nella parte logistica degli uffici. Ero scandalizzata dalla quantità di merce in eccesso» racconta Chiara Airoldi. Ricerca dopo ricerca, Olimpia e Chiara si sono rese conto che negli ultimi anni i brand hanno prodotto di più di quanto hanno venduto, creando inefficienze di sistema e ricorrendo a tecniche di smaltimento come macerare o bruciare. In alternativa affidandosi ad altri canali come gli outlet e gli off-price marketplace con il rischio, però, di mettere a repentaglio la loro reputazione.

di Federica Venni

19 Giugno 2024

La problematica le ha portate a studiare soluzioni e le ha spinte a pensare in grande. «La sostenibilità permea ogni aspetto della nostra startup: dai processi operativi alle tecnologie» continua Airoldi. «Identifichiamo ciascun prodotto con un codice di immatricolazione univoco. Questo ci permette tramite un software di proprietà di tracciare le singole rotazioni dei capi per calcolarne gli utilizzi ovvero l’estensione del ciclo vita». Con la convinzione che il noleggio di abiti sia il vero futuro della moda, Cloov ha appena chiuso un round di finanziamenti da 400mila euro. L’obiettivo è consolidare la propria presenza in Italia e prepararsi ad approdare in Europa.