Cambiamenti climatici e malattie immunomediate, aumenta il numero dei pazienti per diagnosi e terapie – tvprato.it
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Nella prestigiosa rivista Frontiers in Science (https://ift.tt/fzudGi0), è stato pubblicato il lavoro scientifico a cui ha partecipato il dottor Lorenzo Cecchi afferennte alla struttura di Allergologia e Immunologia dell’Ospedale di Prato diretta dal dottor Alessandro Farsi, che affronta la problematica dell’impatto dei cambiamenti climatici sulla risposta immune e il rischio di insorgenza di patologie immuno-mediate. Quello di Prato è l’unico Centro italiano coinvolto in questo importante lavoro frutto di una collaborazione tra i maggiori esperti internazionali e contribuisce a rendere la complessità degli effetti del cambiamento climatico sulle malattie immunomediate, come l’asma e le altre patologie allergiche, le malattie autoimmuni e le patologie oncologiche.
“Tra gli autori – fa sapere il dottor Farsi– figura un nostro medico, il dottor Lorenzo Cecchi, che insieme ad altri colleghi, massimi esperti a livello mondiale, affronta i fattori ambientali, come il riscaldamento globale, l’aumento della frequenza e intensità di incendi, tempeste di sabbia e polvere, temporali e ondate di calore innescano infatti complesse risposte immunitarie che sono ulteriormente alterate dagli effetti degli inquinanti e altri fattori ambientali sulla barriera cutanea e delle mucose. Inoltre, una ridotta esposizione alla diversità microbica, dovuta anche al continuo impoverimento della biodiversità, compromette lo sviluppo immunitario tollerogenico portando a quella disregolazione immunitaria che sta contribuendo all’aumento di queste malattie. Gli effetti sono particolarmente importanti sulle malattie allergiche respiratorie come rinite ed asma per come i cambiamenti globali influiscono sulla produzione e allergenicità dei pollini”.
È ormai chiaro, quindi, che sono necessari sforzi multisettoriali, multidisciplinari e transfrontalieri per adattarsi e mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici, a cominciare dai sistemi sanitari che devono prepararsi ad affrontare l’aumento delle patologie immuno-mediate croniche.
A questo proposito sono state quasi duemila in più (1824) nel 2023 le prestazioni cliniche e di diagnostica rispetto al 2022 svolte dalla struttura di Allergologia e Immunologia di Prato che vengono erogate al Santo Stefano e nel presidio Misericordia e Dolce. Nel 2022 le prestazioni erano state 21.391 e nel 2023 sono state 23.215. Per evidenziare il notevole trend in aumento si evidenzia che, sempre a Prato, nel 2021 le prestazioni erano state 7.998. A livello aziendale nel 2022 erano state 45.603 nel 2023 sono salite a 55.838.
June 21, 2024 at 10:11PM